Per "armi ad energia dire si intende una classe di armamenti che comprende
numerosi dispositivi capaci di indirizzare sui bersagli, in modo molto preciso
ed efficace, svariate forme di energia non cinetica. In sostanza, piuttosto che
colpire l'obiettivo con un proiettile, o mediante la forza d'urto di
un'esplosione, questi dispositivi inviano sul bersaglio radiazioni
elettromagnetiche, od onde acustiche, o plasma ad elevata energia, o raggi
laser. Gli effetti legati all'uso di tali armi possono essere sia letali che non
letali, mentre i campi d'applicazione variano dalla difesa antiaerea alla tutela
dell'ordine pubblico.
1. ARMI LASER
La tecnologia laser è una delle maggiori protagoniste degli attuali programmi di
ricerca per lo sviluppo di un nuovo arsenale ipertecnologico ed è impiegata con
versatilità in diversi dispositivi bellici.
Tactical High Energy Laser (THEL)
Tra le varie, futuristiche armi in sperimentazione presso i laboratori
dell'esercito USA figura anche il dispositivo THEL, esistente anche in versione
portatile (MTHEL, dove M sta per "mobile"). THEL significa Tactical High Energy
Laser, ed è appunto un dispositivo laser ad elevata potenza. La compagnia che da
alcuni anni si sta occupando dello sviluppo del progetto THEL si chiama Northrop
Grumman. Durante diversi test, resi pubblici anche in video, il potente raggio
laser viene utilizzato per fare esplodere missili e proiettili in volo (testando
dunque la sua funzionalità quale dispositivo di difesa antiaerea).Il progetto
THEL vede impegnati nello sviluppo di questa tecnologia laser sia gli americani
che gli israeliani. Proprio l'esercito israeliano annovera il THEL quale arma
già in dotazione al suo esercito, e questo fa supporre che ne possieda già degli
esemplari, probabilmente già dislocati a difesa di basi militari e città. Il
THEL utilizza delle sostanze chimiche (fluorite di deuterio) per creare un
raggio laser invisibile capace di abbattere aerei e missili.
Press kit della Northrop Grumman sul Thel
La pagina web da cui è possibile scaricare i video dei test del Thel
La pagina web da cui è possibile scaricare le foto del Thel
Press kit della Northrop Grumman sul Joint High Power Solid State Laser
Airborne Laser (ABL)
Il sistema ABL consiste in un laser chimico ad alta energia (Chemical Oxygen
Iodine Laser - COIL), montato su di un Boeing 747 modificato. Il dispositivo,
sviluppato dalla Northrop Grumman e dalla Boeing è in dotazione all'aeronautica
USA dal 2003. L'ABL è in grado di individuare ed abbattere missili balistici,
può restare in quota per molte ore e rifornirsi di carburante mentre è in volo.
Il sito dell'Airborne
Laser, prodotto dalla Northrop Grumman e dalla Boeing
Press kit della Northrop Grumman sull'Airborne Laser
Alcuni video dell'Airborne Laser
Galleria Fotografica dell'Airborne Laser
Space-Based High-energy Laser (HEL)
Si tratta di un armamento laser montato su di un satellite, e capace di colpire
bersagli nello spazio, sulla terra ed in aria. Oltre agli Stati Uniti ed
Israele, anche la Cina sta sviluppando un armamento laser pensato per
distruggere i satellite nemici orbitanti. L'arma si chiama ASATS (Anti-Satellite
Simulation), in fase di test già nel 1998.
Approfondimenti sullo Space Based High Energy Laser
Laser a raggi ultravioletti
L'azienda HSV di San Diego sta sviluppando un'arma laser capace di paralizzare
animali e persone. La tecnologia descritta è quella di un laser che sfrutta le
caratteristiche dei raggi ultravioletti.
Sito internet della HSV, ditta
produttrice del laser non letale a raggi ultravioletti
Laser ZEUS
Si tratta di un laser montato su di un Humvee (un veicolo militare dell'esercito
USA simile ad una jeep). Secondo fonti ufficiali del Pentagono, mezzi militari
muniti di questo dispositivo al laser sono stati impiegati in Afghanistan per
fare brillare le mine. Secondo due accreditati siti di informazione militare:
Defense Tech e Defence Daily, almeno tre veicoli simili sono stati utilizzati
anche in Iraq. Sito ufficiale dello ZEUS,
prodotto dalla ditta Sparta Inc.
Rapporto ufficiale sull'impiego dello Zeus in Afghanistan
Articoli sull'impiego dello ZEUS in Iraq :
Defensetech
Military.com
2. ARMI AL PLASMA E AD IMPULSI
Le basi per una simile tecnologia bellica furono poste negli anni '40 dal fisico
Nicola Tesla. Alle scoperte di questo scienziato si deve lo sviluppo di
parecchie tecnologie: dalle bobine elettriche ai generatori di corrente, dalla
radio alla televisione. Durante i primi anni del `900 Tesla iniziò a lavorare al
suo progetto per un "Raggio della Morte". Nel 1942 il progetto era pronto e
Tesla lo propose agli Stati Uniti quale arma per battere i nazisti: fu
considerato pazzo e la sua proposta non fu presa in considerazione. Il principio
del "Raggio della morte" è qualcosa che sta a metà strada fra le armi laser e le
armi al plasma. Alla sua morte, avvenuta nel 1943, tutti I documenti dello
scienziato sul "Raggio della morte" furono misteriosamente trafugati. Parte di
quei documenti è stata citata in un documento segreto del Governo USA su un'arma
ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Questa tipologia di armamenti
ha parecchi tratti in comune con alcune armi laser. Il principio è quello di
sparare contro il bersaglio un "proiettile" di energia, composto da materia
elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto
avviene attraverso un processo di ionizzazione dell'aria. Tale meccanismo è
stato studiato approfonditamente dagli scenziati del DARPA (il dipartimento per
la ricerca e l'innovazione tecnologica del Dipartimento della Difesa USA), con
la collaborazione di una azienda tedesca. Armamenti di questo tipo sono in fase
di avanzata sperimentazione da parte degli eserciti di: USA, Israele e
Australia. L'applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed
Impulsive Kill Laser (PIKL). Il dispositivo (di cui nella foto si vede un
prototipo), ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a
perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo. La versione non letale
del PIKL va sotto il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo
è in grado di stordire uomini e animali, creando forte dolore e temporanea
paralisi. La documentazione sui possibili effetti a lungo termine provocati
dall'arma è però scarsa.
Il principale ambito di applicazione previsto per il PEP viene indicato in
scenari di controllo dell'ordine pubblico, mentre un'altra delle applicazioni
prefigurate è quella di presidio dei checkpoint. Oltre a stordire le persone una
simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in quanto il suo
"impulso energetico" interferirebbe con i sistemi elettrici di iniezione. Il
raggio d'azione del PEP è di circa 2 Km, ed il suo funzionamento si basa
sull'emissione di un impulso laser ad infrarossi (mediante l'impiego di un "deutorium
fluoride laser"). Il plasma prodotto dalla parte iniziale dell'impulso arriva ad
esplodere poiché i suoi elettroni assorbono l'energia della parte finale
dell'impulso. L'esplosione di questo plasma ad elevata energia si tramuta in una
forza d'urto combinata ad un'onda elettromagnetica. Altri dispositivi affini a
questa tecnologia si chiamano MARAUDER (Magnetically Accelerated Ring to Achieve
Ultra-high Directed Energy and Radiation), ed Extreme Alternative Defense System
(XADS).
Documentazione ufficiale
sul PIKL
Documento parzialmente censurato sul contratto per uno studio sul PEP
Sito della Ionatron, una
delle aziende che produce armi ad impulsi
Altri articoli e approfondimenti sul PEP:
GlobalSecurity
NewScientist
The Indipendent
3. ARMI A MICROONDE
Anche le armi a microonde hanno una storia non recentissima: immediatamente dopo
la seconda guerra mondiale se ne ipotizzò l'utilizzo per il controllo delle
menti ed altri impieghi più o meno fantascientifici. I primi a sperimentare le
microonde in modo più sistematico furono i sovietici. La CIA riporta un episodio
che aprì la strada agli studi americani sulle microonde. Negli anni '70
l'ambasciata americana a Mosca fu sottoposta ad un "bombardamento" a microonde.
In tale occasione i servizi segreti russi adottarono un piano a lungo termine
per indebolire l'apparato diplomatico statunitenze presente a Mosca. Attraverso
un'esposizione prolungata a microonde a bassa intensità i diplomatici americani
subirono pesanti danni fisici e psicologici. Oltre all'insorgere di diverse
forme di cancro sono stati documentati casi di problemi psicologici e cognitivi.
I tessuti umani possono infatti essere gravemente danneggiati dalle microonde a
diversi livelli: dall'insorgere di tumori a malattie della pelle, da impotenza
ad indebolimento delle difese immunitarie, fino ad effetti sul sistema nervoso
centrale capaci di provocare amnesie, demenza, sindromi depressive, paranoia,
etc.. In base a questi effetti ne è stato più volte ipotizzato un uso "segreto"
per l'indebolimento delle masse.
Active Denial System
Il "raggio del dolore" Questo dispositivo è in grado di indirizzare ("sparare")
un fascio di microonde ad alta energia verso un bersaglio preciso. La frequenza
utilizzata si aggira intorno ai 95 Ghz.Il "raggio del dolore" è classificato
come "arma non letali", in quanto il suo raggio invisibile penetra sotto la
pelle soltanto per alcuni millimetri, facendo temporaneamente impazzire i
recettori del dolore. Nel giro di 1 2 secondi chi viene colpito dal raggio a
microonde prova la sensazione di andare a fuoco. Ufficialmente infatti tali
strumenti di guerra servirebbero per produrre un "raggio del dolore", capace di
"distogliere" qualsiasi nemico da azioni ostili. L'invisibile raggio microonde a
95 Ghz penetra sotto la pelle per alcuni millimetri provocando, nell'arco di
alcuni millisecondi, una insopportabile sensazione di calore che però svanisce
non appena si spegne il dispositivo o si scappa oltre il suo raggio d'azione.
Negli esperimenti condotti su circa 400 volontari il tempo di esposizione
massimo è stato fissato in 3 secondi, ma secondo il Boston Globe, soltanto una
"cavia" è riuscita a resistere per tre secondi. Le fonti del Direttorio USA
sulle Directed Energy Weapons sostengono che il "raggio del dolore" non provoca
danni permanenti, ma esistono altri rapporti militari che indicano la
possibilità di gravi ustioni alla pelle nel caso in cui l'esposizione duri 250
secondi o più. Durante gli stessi test alle "cavie" venivano fatti togliere sia
gli occhiali che tutti gli oggetti metallici, in quanto potevano creare degli
"hot spots", capaci di ustionare la pelle. Gli utilizzi strategici delle armi a
microonde sono elencati in diversi documenti ufficiali: una delle applicazioni
che viene citata più di frequente riguarda il controllo delle folle e
dell'ordine pubblico. Oltre ai possibili danni a lungo termine causati dal
raggio a microonde, le organizzazioni umanitarie si interrogano sulla legalità
di questo dispositivo che a causa della sua invisibilità e della sofferenza che
provoca, potrebbe facilmente tramutarsi in un versatile strumento di tortura.
Altri interrogativi riguardano la possibilità di ustioni (nel caso in cui si
indossino oggetti di metallo), danni oculari, o altre tipologie di effetti a
lungo termine. Esistono infatti diverse pubblicazioni scientifiche che
documentano ampiamente gli effetti altamente dannosi legati all'esposizione alle
microonde. Dal cancro al precoce invecchiamento, alla riduzione delle difese
immunitarie, ai danni a pelle e retina, fino agli effetti molecolari e genetici,
vengono elencate serie infinite di "effetti collaterali" a breve, medio e lungo
termine. La ditta che produce questo tipo di armamenti è la Raytheon, con sede a
Tucson.
Il dispositivo prodotto dalla Raytheon può essere stanziale oppure montato su di
un veicolo militare Humvee. Per quanto riguarda l'impiego del "raggio del
dolore" nel campo di guerra, risulta dalla rivista militare Defence Industry
Daily che sono stati ordinati 3 veicoli modello Sheriff per circa 31 milioni di
dollari, e che è stata richiesta l'approvazione per altri 14 veicoli da parte
del Generale di brigata James Huggings, capo dello Staff della Forza
Multinazionale in Iraq.
L'articolo di Defense Daily sull'impiego del "raggio del dolore" in Iraq
Comunicato stampa della Raytheon
L'articolo del Boston Globe sui test del raggio del dolore
Altri articoli ed approfondimenti sul "raggio del dolore":
Defense-update
GlobalSecurity
NewScientist
WorldTribune
AirForce
Sandia
E-Bombs, Electromagnetic Pulse, High Powered Microwave (HPM)
Si tratta di bombe capaci di produrre onde elettromagnetiche comprese nel range
dei 4 20 Ghz. Microonde comprese in tali frequenze sono capaci di "accecare"
un gran numero di apparati tecnologici. Questa applicazione delle microonde, in
fase di avanzata sperimentazione, in contesti di guerra può servire a
distruggere sistemi informatici, telefonici, elettrici, radio e tv del nemico.
In pratica viene replicato uno dei "side-effects" delle esplosioni nucleari,
ovvero l'emissione di microonde ad elevata potenza. Il tutto avviene in assenza
di una reale esplosione: i dispositivi di questo tipo, comunemente chiamati HPM,
liberano la propria energia in aria, senza produrre alcun suono o fenomeno
visivo. L'effetto delle invisibili onde prodotte dalla "bomba", devastante per
tutti i dispositivi elettronici, è praticamente nullo su cose e persone (anche
se sugli esseri viventi è appurato che tutti i tipi di microonde provocano
effetti dannosi: dai telefonini ai forni a microonde). Gli Stati Uniti sembrano
essere la seconda potenza militare più avanzata da questo punto di vista: i
primi sarebbero i russi. L'esercito russo disporrebbe infatti di un vasto e
variegato arsenale di E-bombs. Si va dalla versione "portatile" che sta in una
valigetta (e che ha un raggio d'azione di 12 metri), alle versioni più pesanti,
che necessitano di un aereo per essere "sganciate sull'obiettivo". Diversi test
russi sono stati fatti in territorio svedese, con la collaborazione della
nazione scandinava, che avrebbe acquistato alcuni di questi armamenti. I
dispositivi HPM sono facilmente reperibili sul mercato russo, per poco più di
$100.000. Tutto ciò può far riflettere sulle possibilità di un ecatombe
tecnologica: l'esplosione di un simile dispositivo può in pochi istanti portare
una società ipertecnologica indietro di 50 se non 100 anni (in città dove tutte
le centrali sono controllate elettronicamente vorrebbe dire niente luce, niente
acqua, niente telefono, niente televisione, etc..). I rischi crescono se a
venire colpito è il sistema di controllo di una centrale atomica: un crash di
tale sistema elettronico potrebbe portare a gravissimi incidenti. Anche una
potenza in via di sviluppo come l'India, nel 2000, ha fatto i primi test sui
propri armamenti a microonde (il progetto si chiama Kali 5000 - kilo-ampere
linear injector).
Approfondimenti:
GlobalSecurity
Air
Force
Heritage
Foundation
SITI MILITARI DI INTERESSE:
U.S. Air Force Directed Energy Research Lab
Joint Non Lethal Weapons Directorate
Air Force Research Labs
Naval Surface Warfare Center
APPROFONDIMENTI
Una
raccolta degli articoli del sito d'informazione militare Defense Tech sulle
armi al laser, ad impulsi, al plasma e a microonde
Maurizio Torrealta e Sigfrido Rainucci
Fonte: http://www.rainews24.it/
Link: http://www.rainews24.it/ran24/inchieste/guerre_stellari_iraq.asp
17.05.2006
VEDI ANCHE
GUERRE STELLARI IN IRAQ
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