link:
http://etleboro.blogspot.com/2006/03/il-giorno-dei-debiti-e-dell-inferno.html
La nostra Organizzazione, rispettosa dell’alto codice etico, civile e morale che
la ispira, ha denunciato apertamente quanto sta accadendo, e sicuramente tutti
noi daremo un grande contributo, ma in questa settimana si scateneranno degli
eventi di cui abbiamo già avuto modo di parlare nei nostri rapporti.
Nella giornata di domani, l’Iran adotterà come valuta di scambio nelle vendite
del greggio l’euro, cosa che costringerà i compratori a disfarsi del biglietto
verde per acquistare la nuova moneta accettata nella transazione. Da domani
l’America e i suoi dollari cominceranno a perdere il loro valore e i mercati ad
affondare con loro. La guerra allo stato attuale è l’unica soluzione. Tutto può
essere in gioco, forse oggi stesso un blitz catturerà Mladic per distogliere
l’attenzione da quanto sta accadendo, come avevamo anticipato in Marzo di sangue
Attaccare l’Iran significa non dare vita alla Cina, la quale sicuramente non
resterà lì a guardare mentre l’America o altri per lei le toglieranno i mezzi di
sussistenza necessari per vivere. La popolazione cinese è in continuo aumento,
contro una sempre più marcata assenza di beni alimentari, di acqua e di energia,
che certamente non posso essere ottenute gratuitamente. In questo caso una
guerra contro coloro che vogliono minare la sopravvivenza diventerebbe
necessaria.
In un discorso choc, pubblicato nel 2003, il Ministro della Difesa cinese
Chi Haotian, denuncia come le grande potenze abbiano già deciso il
declino della Cina, e per evitare ciò occorre mettere in ginocchio gli Stati
Uniti, e distruggere il Giappone con un attacco nucleare.
La Cina
dunque piazzerà sul mercato i suoi dollari, accentuandone la svalutazione per
forza di cosa obbligata dal forte indebitamento della nazione. Il tracollo
finanziario è vicino, e questo spiegherebbe l’esistenza di una proposta di legge
del governo che agganci il debito pubblico al dollaro, ed eventi anomali, come
dei radar in tilt per consentire il trasferimento di una flotta.
Una guerra prossima, che ha come punto d’origine l’affondamento del Kurks,
sommergibile della marina russa, in seguito ad un impatto con un sommergibile
americano. In quell’occasione la propaganda dei media lasciò chiaramente
intendere che l’equipaggio fosse stato deliberatamente abbandonato per morire
poi annegato, dopo l’insuccesso del tentativo di salvataggio.
In realtà non morirono tutti, parte di essi riuscì a salvarsi mediante tute
particolari che consentivano una risalita di tre metri al secondo, mentre i
corpi ritrovati furono restituiti alle famiglie dopo molto tempo con evidenti
ferite d’arma da fuoco. Un altro sottomarino venne inoltre in soccorso,
evacuando un generale e due arabi; probabilmente era più piccolo, e non poteva
contenere tutti dunque sicuramente avranno promesso di ritornare.
Nessuno mai saprà
perchè non vi ritornarono.
 |
 |
Lo strano foro |
L’intera vicenda si evolse in maniera davvero
drammatica perchè dopo che 8 persone riuscirono ad andare via, coloro che
rimasero sul fondo minacciarono di lanciare un
missile granit nucleare, se
nessuno li avesse soccorsi. Infatti i corpi sono stati ritrovati crivellati di
colpi, per cui pare che vi sia stata una vera e propria guerriglia all’interno.
Una cosa è certa, che quel foro è stato deliberatamente provocato per inondare
tutti gli scompartimenti.
La stampa allora dichiarò che i sommergibili russi non erano adeguatamente
muniti dei mezzi di salvataggio, mentre in realtà tutti i sottomarini sono
equipaggiati, dalla società costruttrice inglese Beaufort. È strano il fatto che
il sottomarino si trovasse a 90 metri di profondità, e che il corpo era super
attrezzato e preparato, forse darebbero riusciti ad risalire anche con una
busta.
Oggi questo incidente viene classificato come "segreto", e il motivo che si
nasconde dietro questa storia è molto strano. Noi crediamo però che quel buco
sia stato intenzionale, e che Putin non aveva nessun motivo per non correre in
salvo del resto dell’equipaggio. Forse la Russia non voleva che si sapesse che
quel sottomarino custodiva un generale cinese e due arabi, e delle strutture
sofisticatissime: la loro esistenza andava mantenuta segreta . Speriamo che non
ci sia andato qualcun un altro a riprenderli! Secondo la nostra ipotesi, gli
americani volevano impossessarsi del sottomarino
|