“L’esperimento ha avuto un successo travolgente,” così riferiscono le parole
dette dal presidente Harry S. Truman ai suoi compagni di bordo una volta
appreso che le forze armate Usa avevano sganciato la bomba atomica su
Hiroshima.
Se si considerano gli effetti immediati della bomba e quelli sulle vite
umane delle generazioni future, le dichiarazioni del presidente Truman
evocano immagini orribili del Dr. Frankenstein e della sua visione distorta
dell’umanità. Come il mostro di Frankenstein, le bombe atomiche lanciate
dagli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki dimostrano cosa può fare la
scienza se sta nelle mani sbagliate, ma noi non dobbiamo pensarlo. Noi
dobbiamo credere che l’uso della bomba atomica da parte dell’esercito degli
Stati Uniti fu la giusta risposta a Pearl Harbor ed il solo modo per finire
la guerra con il Giappone.
Tuttavia, cosa accadrebbe se in realtà molto di quello che ci hanno detto su
Hiroshima e Nagasaki fosse una menzogna? Come cambierebbero le nostre
percezioni della II Guerra Mondiale, delle armi nucleari, dell’esercito Usa
e del cambiamento del Giappone?
Il primo annuncio ufficiale del bombardamento di Hiroshima da parte del
Presidente Truman riflette tutto ciò che noi dovremmo credere riguardo alle
azioni compiute dalla nostra nazione. Mentre il Presidente era ancora al
mare, il suo assistente per le relazioni con la stampa Eben Ayers lesse il
seguente annuncio alla stampa di Washington:
“Sedici ore fa, un aereo americano ha sganciato una bomba su Hiroshima,
un’importante base dell’esercito Giapponese. La bomba era più potente di
20.000 tonnellate di TNT … I Giapponesi hanno iniziato la guerra con
l’attacco aereo a Pearl Harbor. Sono stati ripagati di molte offese… E’ una
bomba atomica. E’ un attacco alla base del potere dell’universo.”
Esatto, la bomba atomica ha attaccato “la base del potere dell’universo” e
si, la bomba è stata più potente di 20.000 tonnellate di TNT. E’ stata la
giusta risposta a Pearl Harbor?
In base alle informazioni che il governo USA fornì allora al popolo
americano, molti americani credevano fosse giusto. Il governo Usa non fu
stupido; gli ufficiali del governo sapevano esattamente cosa dire (e cosa
non dire ) al pubblico per incoraggiare l’opinione pubblica. Classificando
Hiroshima come una “importante base militare Giapponese,” il presidente
Truman ridusse il bombardamento ad una questione puramente militare, come
niente più di un atto di guerra. Inoltre, come scrive Greg Mitchell nel suo
articolo su Editor and Publisher “La stampa ed Hiroshima”, il presidente
enfatizzò la potenza della bomba (che era sicuro avrebbe impressionato molti
americani), piuttosto che gli orribili effetti delle radiazioni, un effetto
successivo della bomba atomica che la maggior parte degli Americani a quel
tempo ignorava.
In seguito, nei giorni successivi ad Hiroshima, l’Aeronautica militare (Air
Force) fornì ai giornali Americani fotografie aeree della città e concentrò
l’attenzione sul fatto di essere riusciti a colpire un’area occupata da
importanti obiettivi industriali.
Quando una successiva indagine Usa sui danni ad Hiroshima scoprì che la
bomba aveva distrutto principalmente aree residenziali, tale informazione
non fu resa pubblica. Ogni notizia divulgata faceva parte di una campagna di
relazioni pubbliche ben calcolata con cui la stampa di allora fu imboccata.
Come dichiarò in seguito il direttore militare del Manhattan Project, il
Generale Leslie Groves, “La maggior parte della stampa pubblicò per intero
le notizie divulgate da noi. Questa fu una delle poche volte in cui le
dichiarazione del Governo furono date esattamente come doveva essere fatto.”
La stampa, nel trasferire le informazioni al pubblico americano, diede una
visione quasi esclusivamente positiva del bombardamento, producendo come
risultato la prospettiva disinformata sulla bomba atomica che ha prevalso
nelle coscienze americane negli ultimi 60 anni.
Tuttavia l’opinione popolare su Hiroshima e Nagasaki potrebbe finalmente
cambiare adesso che sono in corso di pubblicazione informazioni
precedentemente censurate. Il 16 Giugno del 2005 il quotidiano Mainichi
Shimbun di Tokyo ha pubblicato quattro articoli scritti da George Weller, il
defunto giornalista del Daily News che entrò per primo a Nagasaki dopo
l’attacco atomico del 9 Agosto del 1945. Weller fu un vero giornalista, un
anticonformista che non aveva paura di rischiare grosso pur di arrivare alla
verità. Piuttosto che obbedire alle restrizioni del Generale Douglas
MacArthur, Weller fece finta di essere un alto ufficiale dell’esercito e
riuscì ad entrare nella città, dove visitò la distruzione urbana, l’ex campo
POW (prigionieri di guerra) ed i centri di soccorso.
Forse i suoi articoli più importanti provengono dalle sue visite
all’ospedale, dove egli osservò e riferì delle vittime affette dalla
“Malattia X” (gli effetti delle radiazioni emesse dalla bomba atomica).
Weller raccontò di pazienti dalla bocca “nerastra” e macchie con punti
rossi, bambini che stavano perdendo i capelli e molti altri feriti che
stavano morendo misteriosamente.
“I dottori… hanno confessato apertamente …che la risposta al male è al di là
delle loro capacità… Essi [i pazienti affetti dalla Malattia X] sono morti
–morti a causa della bomba atomica—e nessuno sa perché”.
In realtà gli scienziati Americani ed il governo sapevano, ma certamente non
ne parlavano. Le informazioni raccolte da Weller avrebbero senza dubbio
ridotto il favore dell’opinione pubblica Americana nei confronti della
bomba. Il Generale MacArthur ed i suoi censori a Tokyo sapevano questo, ecco
perché gli articoli di Weller non videro mai la luce del giorno fino a che
suo figlio Anthony Weller trovò le copie carbone degli originali. Adesso, 60
anni dopo, possiamo finalmente vedere la dimenticata Nagasaki attraverso gli
occhi di un vincitore del premio Pulitzer.
D’altra parte, le foto dicono migliaia di parole e le immagini degli effetti
medici della bomba atomica ritraggono orrori inimmaginabili inflitti a
esseri umani, e questo è il motivo per cui il governo americano ha nascosto
all’opinione pubblica americana fino agli anni ottanta il filmato delle due
città distrutte. Dopo i bombardamenti, alcuni registi giapponesi tentarono
di documentare l’orrore che le bombe atomiche lasciavano sul Giappone.
Riconoscendo questo come una potenziale minaccia, l’esercito USA si
impossessò di tutti i video giapponesi e con un ordine vietò ogni altro
futuro filmato. Il generale MacArthur poi incaricò il colonnello Daniel A.
McGovern di dirigere una squadra di 11 registi americani – nove membri
dell’esercito Usa, tra cui Herbert Sussan e due civili.
A Nagasaki, il team volle dimostrare gli effetti umani della bomba, incluse
le ombre dei corpi vaporizzati dei civili rimaste sui muri ed i segni, le
bruciature e l’avvelenamento da radiazioni a causa dei quali le vittime
stavano morendo negli ospedali della città. Sussan in seguito spiegò la sua
interpretazione all’autore ed esperto di Hiroshima Greg Mitchell: “Capii che
se non avessimo catturato questo orrore nel film, nessuno avrebbe mai capito
le dimensioni di ciò che era successo. A quel tempo, la gente da casa non
aveva visto niente se non foto in bianco e nero degli edifici distrutti o
una nuvola a forma di fungo.” Purtroppo, per troppo tempo, le stranamente
belle nuvole a forma di fungo rimasero l’unica percezione del pubblico
americano riguardo Nagasaki e Hiroshima, mentre il Dipartimento della Difesa
e la Commissione per l’Energia Atomica tennero le pellicole del film sepolte
negli Archivi Nazionali e l’etichetta di catalogazione "#342 USAF" non dice
niente degli orrori raccolti nel film all’interno delle custodie.”
Sia i video giapponesi che quelli dell’esercito Usa rimasero nascosti alla
vista del pubblico per decenni. Alla fine degli anni sessanta, il governo
giapponese negoziò con il Dipartimento di Stato Usa, chiedendo la consegna
dei video in bianco e nero al Giappone. Gli Stati Uniti consegnarono una
copia del cinegiornale al Giappone, che stimolò la curiosità del regista
Erik Barnouw. Dopo aver visto il video da solo, presso gli Archivi Nazionali
di Maryland, Barnouw decise di ricavare dal video di 160 minuti un breve
video di 16 minuti molto duro, raccogliendo verso la fine del film le
immagini degli effetti della bomba sull’uomo per massimizzare l’impatto. Il
video di Barnouw, “Hiroshima-Nagasaki 1945” fu proiettato [nel 1970] al
Museo di Arte Moderna di New York, ma nessuno dei tre principali network tv
volle trasmetterlo sulle proprie reti.
Stranamente, la NBC mise in dubbio che la notizia potesse essere un vero
“scoop”. L’esercito americano aveva declassificato il video di McGovern/Sussan
a metà degli anni settanta, ma il film rimase nell’oscurità finché
l’incontro tra Sussan e Tsutomu Iwakura, un attivista antinucleare di Tokyo,
spinse quest’ultimo ad affrontare la questione. Dopo aver trovato le
pellicole del film negli Archivi Nazionali, Iwakura e 200.000 donatori
Giapponesi raccolsero mezzo milione di dollari e comprarono il film dagli
Archivi Nazionali. L’orribile video apparve per la prima volta sullo schermo
Americano con il titolo di “Dark Circle” e fu un enorme successo al Festival
del Film di New York del 1982, anche se non ricevette alcuna attenzione da
parte della stampa. Nel 1995, il cinquantesimo anniversario del
bombardamento attirò l’attenzione della stampa; comunque, l’opinione
pubblica americana riguardo alle nostre azioni militari rimase inalterata.
Come disse Chris Beaver, condirettore di "Dark Circle", a Mitchell, “Non mi
meraviglio che il governo non volesse farlo vedere. Penso che non volessero
che gli Americani si vedessero in quelle immagini. Una cosa è conoscere il
fatto ed un’altra e vederlo.”
Ancora oggi, neppure guardandolo, il pubblico Americano riesce a credere che
la nostra nazione agì in modo sbagliato.Siano nel 2006. L’ultima
capitolazione. Il 6 e 7 Agosto 2005, il film “Original Child Bomb” è stato
trasmesso sul canale via cavo Sundance. E’ stato il primo film a usare non
solo le immagini che il colonnello McGovern e Sussan realizzarono per
l’esercito, ma anche quelle amatoriali riprese da McGovern sui disastrosi
effetti successivi.
La trasmissione di tale video ha cambiato la prospettiva della popolazione
Americana nei confronti della bomba atomica? La cambierà mai? Il colonnello
McGovern ha detto a Mitchell – che è stato consigliere per il film – di
credere che molta gente responsabile del bombardamento prova rimorso per ciò
che accadde: “Ho sempre avuto la sensazione che le persone della Commissione
per l’Energia Nucleare provassero rimorso per il lancio della bomba.
L’Aeronautica era dispiaciuta. Al Pentagono alcune persone mi hanno detto
che non volevano che quelle immagini fossero rese pubbliche perché
mostravano gli effetti su uomini, donne e bambini. Non volevano che il
pubblico sapesse ciò che avevano provocato le loro armi … perché si
sentivano colpevoli. “Non è tempo per noi, come nazione, di dispiacersi per
ciò che abbiamo fatto a due città piene di civili?
Hiroshima e Nagasaki fatti e narrazione:
Falso: furono lanciati volantini sulle città giapponesi per avvertire i
civili di evacuare l’area.
Vero: I volantini furono lanciati dopo il bombardamento di Hiroshima e
Nagasaki.
Falso: Il nostro uso delle bombe atomiche accorciò i tempi della guerra.
Vero: I Giapponesi stavano cercando la pace quando fecero ritorno dalla
Conferenza di Postdam il 3 Agosto 1945, tre giorni prima della bomba di
Hiroshima.
Falso: Abbiamo bombardato Hiroshima, che era un’importante base militare
Giapponese.
Vero: Abbiamo bombardato il centro della città di Hiroshima, che aveva una
popolazione di 350.000 persone.
Vero: Solo quattro dei 30 obiettivi erano in realtà militari.
Falso: L’area distrutta di Hiroshima conteneva per la maggior parte
obiettivi industriali.
Vero: I soli obiettivi “industriali” erano tre stabilimenti tessili.
Vero: le aree residenziali subirono i danni maggiori.
Vero: meno del 10% degli impianti di immagazzinamento, produzione e
trasporto di Hiroshima fu danneggiato.
Falso: Le radiazioni residue non furono una minaccia per i soldati Americani
che occuparono Hiroshima e Nagasaki.
Vero: La “pioggia sporca” che cadde dopo i bombardamenti contaminò il
terreno, che rappresentava una delle principali fonti di radiazioni residue.
Dani Veracity
Fonte:www.counterthink.org
Link: http://www.counterthink.org/019176.html
28 febbraio 2006
Scelto e tradotto da MANRICO TOSCHI per Comedonchisciotte.org
CITAZIONI:
Bird, Kai e Sherwin, Martin J. "The Myths of Hiroshima." Los Angeles Times.
5 Aug 2005. http://www.commondreams.org
Mitchell, Greg. "A Great Nuclear-Age Mystery Solved." Editor and Publisher.
16 Jun 2005.
"Hiroshima Film Cover-Up Exposed." Editor and Publisher. 6 Aug 2005.
http://www.editorandpublisher.com
"The Press and Hiroshima: August 6, 1945." Editor and Publisher. 5 Aug 2005.
http://www.editorandpublisher.com
Radiation Effects Research Foundation. "Residual Radiation." 2003.
http://www.rerf.or.jp
Vedi anche:
http://www.topfoto.co.uk/gallery/atombomb/default.htmhttp://www.gensuikin.org/english/photo.html
http://www.worldlanguage.com/Products/27972.htm
Archivio Hiroshima
Archivio Guerra e Terrorismo
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