Nel 2002, gli Stati Uniti avevano (1)
7,982 testate nucleari pronti all'uso, e altri 2,700 di riserva. Ricordiamo
che novanta di queste bombe pronte all'uso si trovano sul territorio
italiano. (2)
Le zone chiuse degli Stati Uniti, riservate esclusivamente alla cura di tali
missili, occupano un'area un po' maggiore del Distretto della Colombia e
degli stati del Massachusetts e del New Jersey messi insieme.
Aggiungiamo che gli Stati Uniti sono anche l'unico paese al mondo ad aver
mai usato una bomba atomica. Anzi, due.
Nessuno sa di quante armi nucleari disponga invece Israele. Certamente
abbastanza per distruggere ogni città tra il Pakistan e il Marocco nell'arco
di una mezz'ora.
Adesso, come tutti sanno, si parla della possibilità che l'Iran si
costruisca degli impianti nucleari a scopo civile, e qualcuno dice che
l'Iran intenderebbe segretamente passare da lì a costruirsi anche una bomba
atomica. Un'intenzione smentita dai diretti interessati. Per la cronaca,
l'ultima volta in cui l'Iran ha attaccato un proprio vicino è stato nel 614
dopo Cristo, in una guerra sanguinosa contro l'Impero bizantino. Pare che la
colpa fosse proprio dei persiani, quella volta. Però la guerra successiva,
sette anni dopo, fu voluta dai bizantini.
Cosa dicono gli Stati Uniti a proposito della sospetta intenzione iraniana?
Ieri, il presidente Bush ha presentato il rapporto (3) intitolato National
Security Strategy, in cui si ribadisce la "doctrine of pre-emption".
Tradotto dal Newspeak orwelliano, significa che gli Stati Uniti, come i
vichinghi di una volta, si arrogano il diritto di attaccare chiunque, in
qualunque parte del pianeta. Per colpire una "minaccia prima che si
materializzi", cioè prima che esista. Quello che Romano Prodi più
italianamente riassume nel concetto di "si può fare". (4)
Lo stesso giorno, l'ambasciatore americano presso le Nazioni Uniti, John
Bolton - un signore che aveva svolto un ruolo chiave (5) nell'invenzione
delle "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein - ha fatto una
dichiarazione alla televisione ABC che nel suo surrealismo compendia molti
aspetti dei nostri tempi, dalla paranoia come metodo alla violenza come
prassi. Preparando il terreno alla guerra "preventiva" minacciata da Bush,
Bolton dice dell'Iran (6):
"Proprio come l'11 settembre, ma con armi nucleari stavolta, questa è la
minaccia. Credo che questa sia la minaccia. Si tratta, mi sembra,
semplicemente di guardare in faccia la realtà. Non è una bella realtà, ma è
la realtà, e se non l'affronti, potrà diventare ancora più antipatica".
Samuel Johnson [1], scrittore inglese, aveva riassunto perfettamente il
metodo, alla fine del Settecento, parlando degli indipendentisti americani
dei suoi tempi:
"Come si spiega che le più alte grida di dolore per la libertà le udiamo
levarsi dai cacciatori di negri?"
Fonte:
http://kelebek.splinder.com/
17.03.06
NOTE:
1
http://www.nrdc.org/nuclear/nudb/datainx.as
2
http://www.kelebekler.com/occ/atomiche.htm
3
http://breakingnews.iol.ie/news/story.asp?j=176259254&p=y76z5996x
4
http://kelebek.splinder.com/1142415227#7458392
5
http://en.wikipedia.org/wiki/John_R._Bolton
6
http://www.msnbc.msn.com/id/11849446/
Archivio Hiroshima
Archivio Guerra e Terrorismo
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