Il signor Montezemolo, presidente della Confindustria (corporazione dei
predatori industriali) ha ricordato recentemente l’unico problema etico
dello sfruttatore, che è quello di seguire le norme legali. Arricchirsi
oltre misura, ovvero sottrarre ricchezza alla collettività producendo
povertà, è lecito (e perfino encomiabile) se viene fatto secondo le norme
legali!.
Tutto il contenzioso della storia della specie umana si risolve nella
contrapposizione tra coloro che vogliono la perpetuazione della legge
dell’animalità, avendo perso dell’animale solo l’aspetto esteriore (e che
costituisce la destra vera e propria) e coloro che vorrebbero essere solo
uomini, realizzando l’economia propriamente detta che è il vero socialismo
(e che costituisce la sinistra scientifica).
L’Iraq riassume tutte le vergogne passate e costituisce certamente la più
grande di quelle presenti. I criminocrati yankee hanno invaso e massacrato
uno Stato sovrano con una serie di pretesti falsi, il primo dei quali era
quello di punire Saddam Hussein, descritto come il peggiore despota
sanguinario ma che è probabilmente un apprendista rispetto a Bush. Con
quello secondo cui quel paese fosse sostenitore di Al Qaeda di bin Laden;
che colà vi fossero armi di distruzione di massa: tutte menzogne, una più
grottesca e ridicola delle altre, tenendo conto che, comunque, nessun
crimine dello Stato iracheno avrebbe conferito a nessun altro Stato la veste
giuridica d’intervenire, meno che mai al potere criminalterroristico
dell’Unione Stati Yankee d’America. L’ha fatto contro varie sia pur deboli
resistenze del mondo e in assenza dell’assenso dell’ONU, che proprio in quel
momento stava conducendo un’inchiesta sulle pretese ami di sterminio
segrete. Non è tutto. Ciò che i fuori legge yankee, autentici gangster del
vecchio Far West, hanno fatto seguire ad oltre dieci anni di embargo (causa
di centinaia di migliaia di bambini morti per carenza di alimenti e farmaci
di prima necessità) è una teoria di mostruosità che gridano vendetta al
cospetto della storia e della specie umana. Hanno cominciato ad impiegare le
bombe più potenti e sofisticate: da quelle a frammentazione a quelle condite
di uranio impoverito, tutte definite “intelligenti” ma così intelligenti da
distruggere indiscriminatamente uomini e cose, militari e civili, decine di
migliaia di donne, vecchi e bambini; innumer strutture urbane e monumenti
storici. Hanno catturato e torturato; hanno corrotto i deboli e disonesti
del luogo inducendoli ad organizzare un potere fantoccio USA-cratico, detto
arbitrariamente democratico; hanno prodotto decine di migliaia di vedove, di
orfani e di mutilati (particolarmente pietosi i bambini); hanno portato il
caos all’interno di quello Stato, mettendo perfino gli uni contro gli altri.
La disgregazione strutturale di uno Stato, che è un organismo fisiologico
vivente sui generis, è un crimine per antonomasia contro l’umanità. Infine,
hanno martirizzato Falluja - ove si era organizzata una legittima gloriosa
resistenza partigiana - con l’uso massiccio e indiscriminato dell’erbicida
napalm, aggiornato e ribattezzato MK77, producendo un autentico genocidio.
Ma si potrebbe dire, per rendere il crimine con tinte realistiche, una vera
e propria mattanza di fuoco di esseri umani.
Il documentario (Rainews 24)) di Sigfrido Ranucci sulle “scorribande
criminali dell’impero angloamericano” in Iraq è ormai incontestabile perché
basato su riprese visive e sostenuto da testimoni viventi, e tutte le
menzogne - crimini esse stesse - sono cadute una dopo l’altra. Come le
innumeri menzogne, spesso diaboliche, di cui si nutre da sempre la politica
estera del Pluristato “a stelle e strisce”, già ribattezzato “a croci e
lettighe”, i cui rappresentanti non hanno vergogna di sé stessi. La prima
affermazione menzognera è che a Falluja ci fossero dei “nemici”. Nemico è
colui che ci ha fatto del male o, sul piano militare, colui che ne prende le
difese sia pure per costrizione. Gli iracheni di Falluja erano soltanto dei
patrioti che difendevano la loro patria contro nemici veri e propri, barbari
invasori e distruttori. Il fatto è che le forze militari yankee sono tanto
potenti quanto vili. Se tali forze avessero affrontato i resistenti di
Falluja ad armi pari, ne sarebbero usciti con le ossa rotte. Ma ad una
potenza criminale non si addicono l’onore e la lealtà, bensì solo vincere
non importa in quale maniera animalesca e inumana.
Carmine R. Viola
Fonte:www.rinascita.info
Link:http://www.rinascita.info/cogit_content/rq_analisi/Lacriminalitbiochimicadelp.shtml
Segue
Archivio Hiroshima
Archivio Guerra e Terrorismo
|