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25/11/2005 La Criminalità Biochimica del Potere Statunitense 2 (Carmine R. Viola, visto su www.comedonchisciotte.org)

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Il signor Montezemolo, presidente della Confindustria (corporazione dei predatori industriali) ha ricordato recentemente l’unico problema etico dello sfruttatore, che è quello di seguire le norme legali. Arricchirsi oltre misura, ovvero sottrarre ricchezza alla collettività producendo povertà, è lecito (e perfino encomiabile) se viene fatto secondo le norme legali!.
Tutto il contenzioso della storia della specie umana si risolve nella contrapposizione tra coloro che vogliono la perpetuazione della legge dell’animalità, avendo perso dell’animale solo l’aspetto esteriore (e che costituisce la destra vera e propria) e coloro che vorrebbero essere solo uomini, realizzando l’economia propriamente detta che è il vero socialismo (e che costituisce la sinistra scientifica).

L’Iraq riassume tutte le vergogne passate e costituisce certamente la più grande di quelle presenti. I criminocrati yankee hanno invaso e massacrato uno Stato sovrano con una serie di pretesti falsi, il primo dei quali era quello di punire Saddam Hussein, descritto come il peggiore despota sanguinario ma che è probabilmente un apprendista rispetto a Bush. Con quello secondo cui quel paese fosse sostenitore di Al Qaeda di bin Laden; che colà vi fossero armi di distruzione di massa: tutte menzogne, una più grottesca e ridicola delle altre, tenendo conto che, comunque, nessun crimine dello Stato iracheno avrebbe conferito a nessun altro Stato la veste giuridica d’intervenire, meno che mai al potere criminalterroristico dell’Unione Stati Yankee d’America. L’ha fatto contro varie sia pur deboli resistenze del mondo e in assenza dell’assenso dell’ONU, che proprio in quel momento stava conducendo un’inchiesta sulle pretese ami di sterminio segrete. Non è tutto. Ciò che i fuori legge yankee, autentici gangster del vecchio Far West, hanno fatto seguire ad oltre dieci anni di embargo (causa di centinaia di migliaia di bambini morti per carenza di alimenti e farmaci di prima necessità) è una teoria di mostruosità che gridano vendetta al cospetto della storia e della specie umana. Hanno cominciato ad impiegare le bombe più potenti e sofisticate: da quelle a frammentazione a quelle condite di uranio impoverito, tutte definite “intelligenti” ma così intelligenti da distruggere indiscriminatamente uomini e cose, militari e civili, decine di migliaia di donne, vecchi e bambini; innumer strutture urbane e monumenti storici. Hanno catturato e torturato; hanno corrotto i deboli e disonesti del luogo inducendoli ad organizzare un potere fantoccio USA-cratico, detto arbitrariamente democratico; hanno prodotto decine di migliaia di vedove, di orfani e di mutilati (particolarmente pietosi i bambini); hanno portato il caos all’interno di quello Stato, mettendo perfino gli uni contro gli altri.

La disgregazione strutturale di uno Stato, che è un organismo fisiologico vivente sui generis, è un crimine per antonomasia contro l’umanità. Infine, hanno martirizzato Falluja - ove si era organizzata una legittima gloriosa resistenza partigiana - con l’uso massiccio e indiscriminato dell’erbicida napalm, aggiornato e ribattezzato MK77, producendo un autentico genocidio. Ma si potrebbe dire, per rendere il crimine con tinte realistiche, una vera e propria mattanza di fuoco di esseri umani.


Il documentario (Rainews 24)) di Sigfrido Ranucci sulle “scorribande criminali dell’impero angloamericano” in Iraq è ormai incontestabile perché basato su riprese visive e sostenuto da testimoni viventi, e tutte le menzogne - crimini esse stesse - sono cadute una dopo l’altra. Come le innumeri menzogne, spesso diaboliche, di cui si nutre da sempre la politica estera del Pluristato “a stelle e strisce”, già ribattezzato “a croci e lettighe”, i cui rappresentanti non hanno vergogna di sé stessi. La prima affermazione menzognera è che a Falluja ci fossero dei “nemici”. Nemico è colui che ci ha fatto del male o, sul piano militare, colui che ne prende le difese sia pure per costrizione. Gli iracheni di Falluja erano soltanto dei patrioti che difendevano la loro patria contro nemici veri e propri, barbari invasori e distruttori. Il fatto è che le forze militari yankee sono tanto potenti quanto vili. Se tali forze avessero affrontato i resistenti di Falluja ad armi pari, ne sarebbero usciti con le ossa rotte. Ma ad una potenza criminale non si addicono l’onore e la lealtà, bensì solo vincere non importa in quale maniera animalesca e inumana.

Carmine R. Viola
Fonte:www.rinascita.info
Link:http://www.rinascita.info/cogit_content/rq_analisi/Lacriminalitbiochimicadelp.shtml

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