
Un bombardamento a fosforo bianco
La rivelazione
nell'inchiesta di RaiNews 24 andato in onda stamattina. L'esercito
degli Stati Uniti avrebbe usato il fosforo bianco indiscriminatamente
sulla città irachena -
A maggio
l'inchiesta di Diario -
Un'altra vittima dell'uranio
Fallujah è stata conquistata con
le armi chimiche. L’esercito le ha usate in modo non convenzionale: ha
utilizzato il "fosforo bianco", non, come dovrebbe essere per illuminare
le postazioni nemiche, ma sulla città. Indiscriminatamente.
L’hanno scoperto i giornalisti di RaiNews 24 che hanno confezionato
un’inchiesta "Fallujah
- La strage nascosta" andata in onda stamattina alle 7.35 con le
immagini del bombardamento al fosforo e le sequenze drammatiche che
mostrano gli effetti dell'agente chimico, oltre che sui guerriglieri
iracheni anche sui civili, comprese donne e bambini di Fallujah.
Terribile, tra le altre, la testimonianza di un veterano, che ha
parlato con l'inviato di RaiNews 24. «Ho sentito io l'ordine di fare
attenzione perché veniva usato il fosforo bianco su Fallujah. Nel gergo
militare viene chiamato Willy Pete. Il fosforo brucia i corpi, addirittura
li scioglie fino alle ossa». E ancora: «Ho visto i corpi bruciati di donne
e bambini il fosforo esplode e forma una nuvola. Chi si trova nel raggio
di 150 metri è spacciato». Nell'inchiesta non mancano dichiarazioni di
abitanti di Fallujah, come il biologo Mohamad Tareq al Deraji, che
racconta: «Una pioggia di fuoco è scesa sulla città, la gente colpita da
queste sostanze di diverso colore ha cominciato a bruciare, abbiamo
trovato gente morta con strane ferite, i corpi bruciati e i vestiti
intatti».
E l'inchiesta di RaiNews24 mostra anche un documento che proverebbe
l'uso in Iraq di una versione del Napalm, chiamata con il nome MK77. Il
filmato sottolinea naturalmente che l'uso di queste sostanze incendiarie
su civili è vietato dalle convenzioni dell'Onu del 1980 e che l'uso di
armi chimiche è vietato da una convenzione che gli Stati Uniti hanno
firmato nel 1997.
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