Rapimenti, razzie,
esecuzioni...
I canali che mostrano alla popolazione la verità televisiva sulla
situazione in Cecenia mostrano un'interminabile e vittoriosa liquidazione di
"terroristi internazionali", oppure qualcosa di smielato: gare sportive tra
militari, soldati che portano un albero di Natale a una scuola materna...
Queste non sono menzogne, ma verità, anche se per un pubblico ristretto:
piccole messe in scena a beneficio di un piccolo gruppo. Per la stragrande
maggioranza dei ceceni la realtà è diversa: spietata e sanguinaria, cioè
guerra. E' una guerra iniziata nel 1999, e ancora continua. E l'inizio del
nuovo anno sembra sia contrassegnato da un record di sequestri di ceceni i
cui corpi mutilati vengono più tardi scaricati alla periferia dei villaggi),
di evacuazioni, rastrellamenti, razzie... Qui di seguito, un breve
resoconto, la cronaca di come il 2005 abbia portato l'accesso di un male che
è cronico.
5 gennaio - Hassan Azigov, in passato capo del quartiere Zavodskoy di
Grozny, è stato sequestrato. I Kadyrovtsy (le truppe presidenziali pro-russe
NdT) lo hanno fatto apertamente. Azigov è tenuto in una delle loro prigioni
illegali, per imporgli di lavorare per Kadyrov Jr. (il figlio del presidente
ceceno, morto in un attentato il 9 maggio scorso. NdT).
4 gennaio - Evacuazione di massa nei villaggi di Kotar-Yurt e
Valerik (distretto di Achkhoy-Martan), condotte congiuntamente da Kadyrovtsy
e truppe federali russe. I villaggi sono restati sotto occupazione per 14
ore. Molti gli arrestati. Il 5 gennaio sono stati tutti scaricati da veicoli
nel distretto di Gudermes, tutti tranne due, la cui sorte rimane ignota.
3 gennaio - Said-Ali Iriskhanov, precedentemente a capo
dell'amministrazione di Zakan-Yurt (distretto di Achkhoy-Martan), rapito tre
settimane prima da sconosciuti, è morto a causa dei pestaggi subiti in una
prigione illegale dei Kadyrovtsy... I corpi di tre uomini non identificati,
con numerose tracce di violenza, sono stati trovati alla periferia di
Khambi-Irze (distretto di Achkhoy-Martan)... Il corpo di un ragazzo di 18
anni di Mairtup (distretto di Kurchaloy), sequestrato molti giorni prima
nella sua abitazione dai Kadyrovtsy e tenuto in una prigione illegale a
Tsentoroy (distretto di Gudermes), e stato trovato nei pressi di Shali. La
vittima non aveva mai partecipato a combattimenti...
28 dicembre - Persone non identificate, mascherate e in mimetica,
hanno sequestrato Sulumbek Idagov, avvocato di fama, nella sua abitazione a
Grozny.
27 dicembre - I Kadyrovtsy hanno sequestrato Islam Zukhairayev, 34
anni, nella sua casa a Serzhen-Yurt (distretto di Shali). E' stato tenuto in
una prigione illegale, e giustiziato la notte di Capodanno. Anche lui non
aveva mai combattuto...
26 dicembre - Il corpo di Adam Shovlakhov, scoperto ai margini di
Shali, recava le tracce della sua esecuzione. Tre giorni prima uomini non
identificati in mimetica, lo avevano sequestrato in casa sua, insieme al
fratello Khalid. All'inizio della guerra si era unito alla resistenza, ma in
seguito l'aveva abbandonata ed era stato amnistiato. La sorte di Khalid
rimane sconosciuta...
25 dicembre - Federali non identificati hanno sequestrato tutti
gli uomini della famiglia Khatayevs, nel villaggio di Chechen-Aul (distretto
Grozny-Selski). La loro sorte è ignota... A Khasavyurt, nel Daghestan,
cinque Kadyrovtsy (membri della sicurezza del ministero degli interni ceceno)
hanno fatto irruzione in un'abitazione e minacciato con le armi la padrona
di casa, rubandole il cellulare. Quando la loro auto è stata fermata,
all'interno c'erano anche due ragazze, una di Kizil-Yurt, l'altra di
Makhachkala. E' risultato poi che i malviventi si erano fermati in un caffè,
il Tehran, e le avevano costrette a salire in auto. Nel veicolo c'era un
vero arsenale.
23 dicembre - Una vedova di 23 anni, il cui marito era morto
combattendo contro le truppe federali, è stata sequestrata di notte, nella
sua casa di Vedeno, da federali non identificati. La notte successiva gli
stessi federali hanno cercato di rapire due dei suoi figli piccoli, ma la
famiglia ha dato l'allarme e gli intrusi si sono allontanati. La mattina
dopo i bambini sono stati portati fuori dalla Cecenia...
Eccetera...persone che danno la caccia ad altre persone. Il moderno
modello di stato fantoccio. Adesso pensateci: voi potreste vivere così?
Silenzio. Assoluto silenzio tutto intorno nel mondo. La Cecenia non ha
mai desiderato attenzione, nel senso di pietà. Ma il nostro silenzio, ora,
non è più segno di consenso. E' un saluto militare. Il nostro collettivo
grido di guerra.
Anna Politkovskaya / Novaya Gazeta
www.chechentimes.org
13.01.05
Segnalato da:http://ceceniasos.ilcannocchiale.it/
Traduzione per Comedonchisciotte.net a cura di Asael
Archivio Politkovskaja07/10/2006 Archivio Politkovskaja
Comunque il giorno fatidico è arrivato e la giornalista Anna...
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