La Vittoria di Bush,
ai fini della politica di difesa, ha un significato preciso: gli Americani
della maggioranza silenziosa che si addensa attorno al nocciolo della media
borghesia, ha approvato formalmente la Dottrina Bush. Essa fu emanata dopo
l’11 settembre; è basata sui seguenti pilastri:
- esportare la
democrazia ed estendere i benefici della libertà s tutto il pianeta
- guerra
preventiva al terrorismo e agli Stati Canaglia (Irak, Iran, Corea del
Nord)
- realizzare un
Nuovo Ordine Mondiale
- rafforzare la
difesa antimissilistica del terrritorio degli Stati Uniti con uno
"scudo spaziale"
- avversare la
proliferazione delle Armi di Distruzione di Massa
- esercitare il
diritto di autodiufesa anche agendo da soli
La vittoria avrà
di certo conseguenze a brevissimo. medio e lungo termine. E' da prevedere
un'azione immediata più incisiva contro la guerriglia e la rete terroristica
che agisce in Iraq con lintenzione di sottrarre al controllo delle forze
eversive vaste aree del territorio e le città ove i ribelli si sono
asseragliati ed utilizzate come basi per attacchi contro le forze della
coalizione. A gennaio 2005 ci saranno le elezioni in Iraq e gli USA faranno il
possibile perchè non siano "mutilate" dall'impossibilità di far
votare le popolazioni sotto il controllo della guerriglia e dei terroristi
A medio termine,
gli Stati Uniti consolideranno la posizione di forza acquisita nella Regione
Mediorientale e cercheranno di estenderla o politicamente o con la forza in
gran parte dell'area ed in particolar modo in quella Iraniana e Siriana.
Bush, dopo le
elezioni, cercherà di stringere rapporti più solidi con l'Europa di Chirac e
Shoreoder e potrà farlo da una posizione di forza. La Russia già si è
schierata apertamente con Bush quando Putin, alla vigilia del voto in America,
ha dichiarato che non votare Bush sarebbe stato un grave errore per la
sicurezza e la pace del mondo occidentale.
Putin contraccambia
la non ingerenza degli USA negli affari Ceceni con un chiaro segnale di volontà
cooperativa con gli USA di BUsh e, quindi, anche lui fornisce la piena
approvazione alla dottrina Bush.
A lungo termine sarà
perseguito l'obiettivo di realizzare il Nuovo Ordine Mondiale E' da escludere
che l'America pensi di globalizzare il pianeta con la creazione di un Impero;
non è da Grande Democrazia poter mutare la leadership USA da pluralistica a
totalitaria. Il Presidente USA, anche se scelto con larga maggioranza, non è
un dittatore con pieni potere. Deve agire congruentemente al mandato
conferitogli e il Popolo USA non consegnerà mai il mondo in mano ad un
Dittatore.
La ristutturazione
dell'ONU si fa sempre più impellente in quanto unica Organizzazione
sovranazionale in grado di garantire la Società Internazionale da mire
Imperiali
|