Un condannato per tangenti annuncia lo sciopero fiscale. Un
multiprescritto, ex piduista, gli va dietro, ma va capito: ha la febbre del
viagra del sabato sera.
Gli uffici stampa ne parlano come se fosse una roba seria. I giornalisti
politici fanno analisi politiche. I giornalisti economici fanno analisi
economiche. I cittadini che possono evadono, quelli che non possono
pagano anche per gli altri, Rossi e Capirossi invece vanno all’estero.
I grandi evasori evadono da sempre e Bossi, per loro, è superfluo, quasi un
fastidio. Il debito pubblico sta aumentando come un razzo. La crescita è tra le
ultime in Europa. Nessuno fa una piega.
In questo starnazzare sul nulla è arrivata la tassa giusta.
L’ha annunciata il capo ombra del governo a Rimini. Infatti il segretario di
Stato del Vaticano Tarcisio Bertone ha dichiarato: “Tutti
devono pagare le tasse perchè è un dovere e questo deve essere fatto con
leggi giuste”. Quali siano queste leggi giuste non è ancora dato da
sapere. Nel frattempo Visco, Calderoli, Mastella, Volontè (Udc), Bertolini (FI),
Urso (An) dicono, tutti, che Bertone ha ragione.
Le parole del cardinale sono il nuovo mistero della fede, la
loro interpretazione varia dal punto di osservazione. Ma rimangono sempre buone
e giuste: per l’evasore e per il tassatore.
Il primo ministro Bertone è su tutte le pagine dei giornali, compresa la seconda
e la terza e nelle aperture dei telegiornali.
Questa è la vera notizia, non il fisco.
Che una persona fuori dalle istituzioni influenzi lo Stato e il pubblico
dibattito sulle tasse. Che si tiri in ballo San Paolo per
discutere di uno Stato moderno.
Il Cardinal Bertone ha aggiunto: “Il politico deve guardare ai più deboli e ai
più poveri, e fare attenzione che non si compia nessuna ingiustizia anche nella
distribuzione delle risorse dello Stato”. Si candidi alle prossime elezioni,
vincerà a mani basse e potremo finalmente fare a meno di costosi
prestanome.
Archivio Fisco
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