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12/08/2007 Bische di Stato (http://www.beppegrillo.it)

foto di
vittoriocristiano
Due giornalisti del Secolo XIX di Genova, Menduni e Sansa, denunciano da tempo
le imposte non pagate dai Monopoli di Stato. Tenetevi forte,
sono 98 MILIARDI DI EURO.
Dove sono finiti questi soldi? Ai partiti, alle Mafie,
a privati cittadini? Tangentopoli in confronto sembra una barzelletta
e Valentino Rossi un bambino che ha rubato le caramelle.
Visco se ci sei batti un colpo, dato che le federazioni dei Ds
sono proprietarie di sale Bingo. Fini e Alemanno,
così impegnati sui costi della politica, chiedete informazioni ai vostri
consiglieri delle società concessionarie delle slot machine.
Di seguito la lettera di Menduni e Sansa al signor Tino,
direttore dei Monopoli di Stato.
“Gentile dottor Giorgio Tino,
ci piacerebbe porgerle queste domande a voce, ma parlarLe sembra essere
impossibile. Da mesi La cerchiamo inutilmente, cominciamo quasi a dubitare che
Lei esista davvero. E dire che Lei avrebbe interesse a rispondere (oltre che il
dovere).
Secondo il rapporto di una commissione di inchiesta parlamentare e secondo gli
uomini della Guardia di Finanza infatti, tra imposte non pagate e multe non
riscosse le società concessionarie delle slot machine devono allo Stato
98 miliardi di euro. Sarebbe una delle più grandi evasioni della storia
d’Italia.
Secondo la commissione e gli investigatori, questo tesoro sarebbe stato regalato
alle società che gestiscono il gioco d’azzardo legalizzato. Di più: nei consigli
di amministrazione di alcune di queste società siedono uomini appartenenti a
famiglie legate alla Mafia. Insomma, lo Stato italiano invece
di combattere Cosa Nostra le avrebbe regalato decine di miliardi di euro.
Con quel denaro si potrebbero costruire metropolitane in tutte le principali
città d’Italia. Si potrebbero comprare 1.000 Canadair per
spegnere gli incendi. Potremmo ammodernare cinquecento ospedali oppure
organizzare quattro olimpiadi. Si potrebbero realizzare impianti fotovoltaici
capaci di fornire energia elettrica a milioni di persone oppure si potrebbe
costruire la migliore rete di ferroviaria del mondo.
Da mesi noi abbiamo riportato sul nostro giornale, Il Secolo XIX, i risultati
dell’indagine. Decine di pagine di cronaca che non sono mai state
smentite. Secondo la commissione d’inchiesta, i Monopoli di Stato hanno
gravi responsabilità nella vicenda. Non solo: la Corte dei Conti
ha chiesto alle società concessionarie di pagare decine di miliardi di
euro per il risarcimento del danno ingiusto patito dallo Stato. E nei Suoi
confronti, signor Tino, i magistrati hanno aperto un procedimento per chiedere
il pagamento di 1,2 miliardi di euro di danni.
Ma Lei che cosa fa? Tace e rimane al suo posto, come tutti i responsabili dei
Monopoli, dalla dottoressa Barbarito alla dottoressa Alemanno (sorella dell’ex
ministro di Alleanza Nazionale).
E, cosa ancora più incredibile, tace il vice-ministro
dell’Economia, Vincenzo Visco (che da mesi ha ricevuto il
rapporto della commissione di inchiesta), da cui Lei dipende.
Può spiegarci per filo e per segno che fine hanno fatto quei 98 miliardi di euro
che secondo la Finanza sono stati sottratti alle casse dello Stato?
Finora Lei non ci ha mai voluto rispondere. Forse conta sul sostegno del mondo
politico. Del resto la Sua poltrona è una delle più ambite d’Italia. Pochi lo
sanno, ma i Monopoli gestiscono il commercio del tabacco e del gioco
d’azzardo legalizzato. Insomma, un tesoro, su cui i partiti si sono
lanciati da anni: An ha suoi rappresentanti proprio nei
consigli di amministrazione delle società concessionarie delle slot machine,
mentre le federazioni dei Ds sono proprietarie di molte sale
Bingo.
Così Lei può permettersi di tacere. Ma chissà che cosa farebbe se a ripeterLe
queste domande fossero decine di migliaia di visitatori di questo blog
(l’indirizzo dell’ufficio stampa è:
ufficiostampa@aams.it)?” Marco Menduni e Ferruccio Sansa
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