|
|||
29/07/2005 Il Tempo delle Regole - Settore Bancario, la Miglior Difesa è l'Attacco |
Il dibattito sui futuri assetti del settore bancario in Italia e sulla gli orientamenti in materia della Banca d’Italia è attualmente focalizzato sull’apertura del nostro mercato ai gruppi esteri. Minore attenzione viene data a quale debba essere il modello di specializzazione delle nostre banche, soprattutto quelle maggiori. Eppure, si tratta di una questione cruciale, tanto più in una fase in cui l’economia italiana soffre per la scarsa capacità competitiva. La debolezza italiana E’ ormai evidente la concentrazione del sistema bancario italiano sulle
attività al dettaglio a scapito di quelle "all’ingrosso" (corporate
e investment banking). Questa tendenza pone i maggiori gruppi in
una situazione di strutturale debolezza, con riflessi non secondari per tutto il
sistema bancario italiano e per la competitività del paese nel suo complesso. Un
sistema economico privo di un’industria domestica di investment banking non fa
certo a meno di tali servizi: li riceve dai gruppi bancari internazionali. Ma è
facilmente intuibile che, rispetto a soggetti esteri, banche di matrice italiana
hanno un interesse maggiore nel promuovere la crescita e lo sviluppo delle
nostre imprese, in quanto queste costituiscono una porzione prevalente del loro
portafoglio crediti e rappresentano comunque la componente core della
clientela. A conferma di ciò, vi è l’interesse dei maggiori paesi europei nel
supportare le banche di investimento domestiche. La posizione del governatore Lo stesso governatore, peraltro, sembra preferire uno scenario in cui le
banche italiane si concentrano sull’attività al dettaglio, esaltando la loro
funzione di "reti". Infatti dal discorso modenese di Antonio Fazio si ricava
che: Un ruolo nel corporate e investment banking Nel segmento all’ingrosso le banche italiane hanno certo un problema di
natura dimensionale (vedi grafico 2) ed è evidente che la strada della pur
complementare crescita interna richiede tempi eccessivamente dilatati. Se dunque
escludiamo fusioni tra i grandi, vuol dire che ci si orienta sulla difesa
delle banche/reti, lasciando agli operatori esteri il settore all’ingrosso.
![]() Il tempo delle regole - Indice Generale dell' ArticoloUna vicenda anima in questi giorni la Borsa italiana: lo scontro per il controllo della banca Antoveneta. I dubbi riguardano in particolare le condizioni e il ruolo svolto dalla Banca Popolare di Lodi e dalle autorità di controllo e vigilanza... Il tempo delle regole. Il possibile compromesso alla Camera…Nell’ ambito del dibattito sul risparmio, si sta delineando un compromesso sul ruolo della Banca d’ Italia: potrà tenersi il controllo di fatto del sistema bancario, vincendo così la concorrenza dell’Antitrust, in cambio di un qualche limite sul mandato del governatore Il dibattito sui futuri assetti del settore bancario in Italia e sulla gli orientamenti in materia della Banca d’Italia è attualmente focalizzato sull’apertura del nostro mercato ai gruppi esteri. Minore attenzione viene data a quale debba essere il modello di specializzazione delle nostre banche, soprattutto quelle maggiori. Eppure, si tratta di una questione cruciale, tanto più in una fase in cui l’economia italiana soffre per la scarsa capacità competitiva... Nel tradizionale discorso al Forex il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, ha risposto alla lettera pubblica con la quale il commissario Parlamento europeo, il Consiglio dell’ Unione europea, la Commissione europea, la Corte di giustizia e la ......Ue al Mercato interno, Charlie McCreevy, aveva chiesto rassicurazioni sul suo impegno a favore di un sistema La pax bancaria, improvvisamente scoppiata fra Governo e via Nazionale con le dimissioni di Tremonti ha mandato in soffitta anche tutta la parte di riforma relativa all'architettura dei poteri di vigilanza e al mandato del Governatore. La riforma, se mai si farà, sarà realizzata a pezzi e bocconi, utilizzando i veicoli legislativi più... Come negli Stati Uniti dopo Enron, la politica si è subito attivata per dare una risposta legislativa allo scandalo Parmalat. Non si può certo dire che alla velocità di reazione iniziale abbiano fatto seguito risultati altrettanto rapidi. Il rischio di far ancora peggio L'esame del disegno di legge per la tutela del risparmio inciampa di nuovo, con le dimissioni del relatore di maggioranza, in un clima rarefatto nel quale le truppe dei sostenitori sembrano ogni giorno assottigliarsi. Eppure, il provvedimento resta necessario e urgente. Sul fronte internazionale... "La Banca motiva, da sempre, le sue decisioni. Sistematicamente, con la diffusione di relazioni e studi nelle sedi istituzionali, rende conto delle proprie analisi e del proprio operato". Con queste parole il governatore ha risposto, con encomiabile orgoglio istituzionale, a quanti giudicano inadeguata l'accountability della nostra banca centrale... La predisposizione definitiva del progetto di legge in materia di tutela del risparmio e disciplina dei mercati finanziari non si è ancora conclusa, dopo le emergenze di questo inverno sul caso Parmalat e Cirio. La duplice esigenza di assicurare una risposta rapida, ma anche organica e convincente, non ha quindi trovato ancora una sua composizione. .. Anche la saggezza proverbiale sa che "prendere due piccioni con una fava" è un esito di per sé non impossibile, ma comunque affidato a circostanze fortuite e fortunate... Il caso Parmalat rappresenta una grande opportunità e un grande rischio per l'ordinamento della finanza.. Opportunità e rischi. Nel corso della storia le crisi finanziarie, grandi o piccole che siano, sono sempre stati utili, anche se a volte tragici e costosissimi, stimoli per legislatori sonnolenti a occuparsi con più attenzione della tutela dei risparmiatori. I fatti gravissimi della crisi Parmalat gettano nuovo discredito sul mercato finanziario e il sistema dei controlli dell'Italia, dopo il fallimento della Cirio e numerosi episodi di collocamento di strumenti finanziari discutibili presso i risparmiatori. Al di là delle responsabilità per ciascun episodio, che andranno... L'opportunità che alle banche centrali siano affidati, oltre al compito di garantire la stabilità dei prezzi, altre responsabilità, in particolare per quanto riguarda la stabilità del sistema finanziario, è da sempre oggetto di analisi teoriche che sottolineano i benefici relativi di sistemi alternativi. Sebbene le banche centrali... Banche e assicurazioni (penso in particolare a quelle più attive nel settore delle polizze "vita") si distinguono per la caratteristica molto diversa dei loro bilanci. Le compagnie di assicurazione hanno una raccolta molto stabile, i premi, e impegni a lungo termine e poco liquidi: la scadenza di una tipica polizza vita... Sta avvicinandosi per le Autorità Indipendenti la fase del declino, dopo il ruolo di primo piano giocato negli anni Novanta? O siamo invece in una fase di utile ripensamento per riordinare e razionalizzare il quadro delle Agenzie oggi operanti in Italia? I segnali |
Questo sito |
| |