22/12/2008 TURISMO. Per questo Natale sette milioni di italiani scelgono una microvacanza. Dossier Coldiretti
Dormire tre notti fuori casa, anche non andando
troppo lontano, è comunque una vacanza, magari una micro vacanza,
ma molti italiani la preferiscono. Saranno quasi sette milioni gli italiani
che la sceglieranno per questo Natale, cioè quasi la metà di quelli che si
metteranno in viaggio. Per la prima volta quest'anno le micro vacanze,
quelle da 1 a 3 notti, hanno sorpassato le vacanze tradizionali, quelle di 4
notti e più.
E' quanto emerge dal primo dossier sulle "micro vacanze a
chilometri zero" presentato da Coldiretti e SL&A. In 3 anni, dal
2005 ad oggi, gli italiani che preferiscono la micro vacanza sono aumentati
del 60%, segno inconfondibile dell'affermarsi del nuovo stile low cost. Ed è
questa una tendenza che si consoliderà nel tempo: con la proiezione al 2020
elaborata da SL&A si intravede un sorpasso, non solo in numero di viaggi, ma
anche in termini di fatturato delle microvacanze su quelle più lunghe.
Un quarto degli italiani che hanno prenotato un albergo tra
Natale e l'Epifania risiedono nella stessa regione in cui si trova
la struttura, un terzo provengono da regioni limitrofe e il restante 42%
arriva da località più lontane. Dunque gli italiani riscoprono il piacere
della vacanza breve e in un posto vicino che, nello stesso tempo interrompe
la quotidianità e, magari, ci fa vedere qualcosa di eccezionale senza dover
attraversare l'oceano.
Inoltre, scegliendo un piccolo centro invece che una città
rinomata, si risparmia tra il 28 e il 42% che, aggiunto al minor
costo del trasporto, consente di spendere tra i 150 e i 250 euro in meno, a
persona.
"L'obiettivo è lo stacco, mentre la destinazione è un optional...
- si legge nei forum di racconti di viaggi - e si tende a valutare "...più
l'esperienza che l'unicità del luogo". Insomma l'importante è cambiare letto
e cambiare tavola per gustare nuove specialità.
Poi l'Italia è piena di patrimoni culturali, artistici,
ambientali ed enogastronomici. "Non mancano in Italia - sostiene la
Coldiretti - i percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 "strade
dei vini e dei sapori" lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del
territorio. Riguardo alla strade del vino e dei sapori la regione con il
maggiore numero è il Veneto con 15. E se i diciottomila agriturismi presenti
lungo tutta la penisola sono i luoghi ideali dove riposare e riscoprire i
sapori delle tradizioni, in Italia sono "aperti al pubblico" per acquistare
prodotti enogastronomici 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine. L'Italia
secondo la Coldiretti può contare su 772 parchi e aree protette che coprono
il 10% del territorio nazionale, sulla leadership europea nella produzione
biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 174 denominazioni di
origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali
censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine
controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica
tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt).
"La scelta della microvacanza ha anche - continuae la Coldiretti
- un valore ambientale perché consente di risparmiare carburante e quindi di
ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nell'atmosfera. Lo dimostra il
fatto che per arrivare nelle Maldive (tra le mete preferite) partendo da
Roma si percorrono quasi 15mila chilometri liberando 1,6 tonnellate di CO2
per persona, mentre per recarsi a Parigi da Milano la produzione è di 200
chili di CO2 per un tragitto di 1300 chilometri. Si tratta di valori molto
lontani da quelli generati dai trasporti con auto della distanza media di 75
chilometri che sono la tratta media percorsa dai privati sulla rete
autostradale".
22/12/2008 SICUREZZA. Giocattoli e fuochi d'artificio, da UNI e CEI le istruzioni per feste sicure
Giocattoli, addobbi natalizi, regali tecnologici,
fuochi d'artificio: bisogna sempre avere occhio alle etichette e al
rispetto delle norme di sicurezza. A ricordare le norme che regolano la
sicurezza dei prodotti natalizi sono i due enti normatori nazionali, l'UNI
(l'Ente nazionale italiano di unificazione) e il CEI (Comitato
elettrotecnico italiano). Giocattoli... in sicurezza
Per i giocattoli, ricordano i due enti, è importante controllare
che:
- i giocattoli non abbiano spigoli vivi e bordi taglienti;
- le parti sporgenti che comportano rischi di perforazione siano protette;
- i meccanismi di apertura e chiusura abbiano dei dispositivi di bloccaggio
automatico per evitare lo schiacciamento accidentale;
- le eventuali molle e gli altri meccanismi in movimento non siano
accessibili alle dita;
- le cuciture e le parti applicabili siano resistenti agli strappi;
- i giocattoli da portare alla bocca e quelli con piccole parti che si
possono staccare devono avere dimensioni tali da non poter essere ingeriti
dal bambino;
- i giocattoli nei quali i bambini possono entrare (tende, casette, ecc)
abbiano fori di ventilazione e porte apribili con sforzo minimo.
Prima di acquistare un giocattolo è indispensabile controllare
che riporti la marcatura CE e il numero della norma europea di riferimento.
Un aiuto è rappresentato da avvertenze e istruzioni per l'uso dei giocattoli
(che devono essere confezionate insieme ad esso o stampate sulla confezione)
oltre alle indicazioni per il montaggio e la manutenzione e gli avvertimenti
sulla fascia di età dei bambini utilizzatori (obbligatorie se il gioco è
destinato ai bambini di età inferiore ai 3 anni). Le avvertenze devono
essere scritte nella lingua ufficiale del Paese di utilizzo, dovrebbero
rimanere leggibili per tutta la durata prevedibile del giocattolo e non
riportare troppi dati non pertinenti o non necessari che possano confondere
il consumatore.
Fuochi d'artificio...senza pericoli
Per la sicurezza di tutti coloro che desiderano festeggiare la fine
dell'anno con fuochi pirotecnici, UNI consiglia di comprare i fuochi
d'artificio solo in negozi autorizzati, di scegliere sempre prodotti in
confezioni sigillate, che riportino i dati del produttore o dell'importatore
o del distributore e le istruzioni di sicurezza.
Secondo le norme UNI EN 14035, i fuochi d'artificio da
divertimento sono sicuri se:
- non possono accendersi accidentalmente per frizione o sfregamento, o per
urto;
- la quantità di materie attive è conforme ai parametri previsti per quel
tipo di prodotto;
- l'effetto pirotecnico è ritardato di alcuni secondi dall'accensione;
- le eventuali fiamme si devono autoestinguere;
- gli effetti devono essere contenuti entro i limiti previsti per quel
prodotto.
Come festeggiare in sicurezza? Ecco alcuni consigli pratici:
- usa solo fuochi d'artificio legali
- non acquistarne su bancarelle o mercatini ma solo nei negozi autorizzati
- accendili all'aperto
- rispetta la distanza di sicurezza indicata
- in caso di mancato funzionamento non tentare di riaccendere l'artifizio e
non raccoglierlo
- allontanati immediatamente dopo aver accesa la miccia
- accendere la miccia allungando il braccio, tenendo lontano il busto e in
particolare il viso
- non puntare mai contro persone
- leggi sempre le istruzioni di utilizzo
- allontanati da possibili fiamme libere di qualsiasi tipo (sigarette,
candele...)
- tieni gli artifizi pirotecnici lontani dal corpo (mani, occhi, gambe) e
non tenerli in tasca.
22/12/2008 ACQUISTI. Natale: i giovani comprano hi-tech e oggettistica
L'inchiesta di Help Consumatori: i giovani sono interessati soprattutto
a lettori Mp3, cellulari e accessori per il computer. Notebook e I phone
troppo cari per i leggeri portafogli dei ventenni.
Tanti piccoli pensieri e pochi regali importanti:
questo Natale di crisi per i giovani non sarà tanto diverso da quelli
passati. Help Consumatori ha seguito le compere di alcuni ventenni romani
scoprendo che il 2008 non riserva sorprese: la spesa maggiore è stata fatta
per i partner, seguiti da genitori, fratelli e migliori amici. Le ragazze,
rispetto ai coetanei maschi, acquistano di più e oltre ai regali "obbligati"
vanno alla ricerca di pensieri da donare ad altri amici e parenti. Ma cosa
hanno impacchettato? Hi-tech responsabile: in cerca di occasioni
I ventenni sono disposti a spendere cifre alte solo per due generi di
regali: hi-tech e abbigliamento, ma sono soprattutto i prodotti tecnologici
a rappresentare i doni più costosi fatti nelle ultime settimane dalle classi
degli anni Ottanta.
Anche se i più noti marchi di telefonia e altri accessori non
sono ancora in grado di rilasciare dati, secondo quanti lavorano
all'interno dei centri di informatica ed elettronica i ragazzi non hanno
esitato a comprare prodotti cari, superando però solo di rado il tetto dei
200 euro. «Ventenni e venticinquenni sono interessati a lettori mp3,
cellulari e accessori per il computer - racconta il commesso di un
grande negozio all'interno di un centro commerciale a Roma Nord - notebook,
i-Phone e navigatori satellitari invece sono presi in considerazione per lo
più dai clienti sopra i 35 anni, sono troppo cari per i ventenni».
I limiti imposti dai portafogli spesso leggeri degli
studenti universitari o dei lavoratori agli esordi sono confermati dal
ristretto campione analizzato: nelle buste di 15 ragazzi tra i 21 e i 25
anni trovo tre i-Pod, due navigatori satellitari, un lettore dvx
portatile, un netbook lowcost (ultimo nome per definire i mini-notebook,
ossia i portatili più leggeri, con prestazioni inferiori), un videogioco.
Per i prodotti più cari, come navigatore e netbook l'acquisto è stato
subordinato alla scoperta di promozioni convenienti: 99 e 119 euro nel primo
caso, 199 euro nel secondo.
Abbastanza responsabile lo shopping tecnologico: prima di tirar fuori
banconote e carte di credito i ragazzi intervistati hanno visitato più
negozi, confrontato i prezzi e alla fine sono tornati nei punti con le
offerte migliori, grossi rivenditori con tante possibilità di scelta.
In effetti, da uno dei centri Apple romani arriva la conferma
che gli acquisti sono andati bene, ma ne è stata protagonista la fascia
d'età tra i 40 e i 50 anni: al massimo i più giovani potranno trovarsi a
scartare il generoso pacco dei genitori.
Abbigliamento per pochi, pensieri originali per molti
Diversa invece la tendenza per il vestiario. In questo settore la crisi
sembra essere più avvertita dai giovani e solo una minoranza è disposta a
spendere cifre elevate per le firme più in voga, considerate superflue.
Abiti, scarpe e accessori costosi restano il regalo da fare per togliere lo
sfizio di chi non può fare a meno dei suoi marchi preferiti.
Se però i prezzi del tecnologico restano costanti grazie alle
vendite sempre certe, nel caso dell'abbigliamento questi si sono un
po' abbassati per via degli escamotage messi in atto da molti negozi. Molti
esercizi che devono reggere la competizione con i centri commerciali hanno
anticipato i saldi di gennaio facendo sconti sottobanco.
Per i regali "minori", tra le ragazze - e in pochi casi anche tra
i ragazzi, ha spopolato l'oggettistica più economica. Accessibili a
tutte le tasche, cartolerie e altri negozi che vendono pensieri originali di
ogni tipo sono stati presi d'assalto: sotto l'albero aspettatevi pure uno
scaldamani a forma di animale, un sapone dall'odore di qualche strana
combinazione o qualche altro oggettino dall'uso assurdo.
Internet salvaportafoglio
Difficile staccarsi dal rito degli acquisti vetrina per vetrina: ma se i
ragazzi intervistati hanno preferito comprare i regali in modo tradizionale
passeggiando per le vie di negozi o rifugiandosi nei centri commerciali,
anche gli acquisti on-line sono aumentati grazie al risparmio che spesso
consentono.
I dati diffusi da eBay.it non distinguono l'età degli
acquirenti, ma gli under trenta rappresentano da sempre una fetta
consistente. Anche sul sito di commercio on-line più grande della rete il
settore vincente è quello tecnologico: la vendita di consolle per
videogiochi è aumentata, rispetto allo scorso Natale, del 140% per la
Playstation3 e del 134% per la Nintendo Wii; anche sul web la moda insegue
l'hi-tech con un aumento del 91%.
Un altro dato salta agli occhi e fa pensare che questi consumi
siano in gran parte in mano ai giovani; tra i regali più comprati all'asta
si afferma la bevanda dei giovani per eccellenza: birre di ogni
provenienza hanno subito un incremento di vendite del 100%.
A cura di Martina Chichi
19/12/2008 ACQUISTI. Per un Natale "a lume di candela" sicuro, ecco le regole dell'UNI
Di tutte le forme, classiche o particolari,
profumate e colorate, le candele sono tra le protagoniste delle
feste, soprattutto di quelle natalizie: vanno ad ornare le tavole per il
pranzo di Natale o il cenone di Capodanno; si accendono nelle case per
creare un'atmosfera magica; diventano dei veri e propri regali. Ma
l'utilizzo delle candele richiede attenzione, sia a causa delle possibili
formazioni di emissioni dannose, dovute alla loro combustione, sia per
eventuali incendi causati da un utilizzo scorretto.
Quest'anno l'UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, ha
elaborato 3 norme tecniche, valide a livello europeo, per dare ai
consumatori la garanzia di fare acquisti sicuri. Osservando alcuneetichette
e simboli che compaiono sulle candele (o sul depliant informativo che le
accompagna) sarà possibile scegliere solo prodotti che offrono la massima
garanzia di sicurezza e festeggiare quindi "a lume di candela" senza correre
rischi inutili.
Specificare i requisiti e i metodi di prova per la sicurezza
antincendio delle candele destinate ad essere utilizzate in locali
chiusi; è questa la prima norma - la UNI EN 15493. Per far questo la norma
analizza alcune caratteristiche della candela come, ad esempio, la
stabilità, l'altezza della fiamma, il comportamento di auto estinzione alla
fine del processo di combustione e la riaccensione dopo l'estinzione.
La seconda norma - la UNI EN 15494 - specifica quali e come
devono essere fatte le etichette di sicurezza che devono essere
riportate su tutte le candele destinate ad essere accese in luoghi chiusi e
della cui presenza il consumatore si può facilmente accertare al momento
dell'acquisto. Ad esempio simboli o etichette, con testo nella lingua del
paese in cui le candele sono commercializzate, che dicono di "accendere la
candela fuori dalla portata di bambini o animali" o di "non accendere
candele vicino o su oggetti che si possono incendiare".
La UNI EN 15494 fornisce anche ulteriori informazioni volontarie
che possono essere apposte sul prodotto e che servono ad avvertire il
consumatore sui comportamenti più corretti da tenere quando si utilizzano le
candele, come ad esempio non esporre la candela a correnti d'aria; spegnere
la candela soffocando la fiamma e non soffiandoci sopra né utilizzando
liquidi vari; tagliare lo stoppino a circa 1 cm prima di accendere la
candela; non spostare le candele accese, etc.
Infine la terza norma - la UNI EN 15426 - descrive i requisiti
e i metodi di prova per la valutazione dell'indice di fuliggine delle
candele. La norma si applica alle candele con stoppino singolo, che abbiano
un diametro sino a 10 cm, destinate ad essere bruciate in ambienti chiusi.
18/12/2008 SICUREZZA. Se a Natale regalate giocattoli attenti a marchio e prezzo. Indagine MDC Junior
Più della metà degli italiani per fare i regali di
Natale quest'anno spenderà meno di 200 euro e gli altri arriveranno
a spendere tra i 200 e i 500 euro. Si prospetta dunque un Natale moderato
per quanto riguarda i consumi e il Dipartimento Junior del Movimento Difesa
del Cittadino (MDC Junior) coglie questo momento di "riflessione" per
sottolineare l'importanza dei regali che si fanno ai bambini. Infatti
andando alla ricerca del risparmio si corre il pericolo di comprare prodotti
non garantiti o addirittura contraffatti. Nel 2007 ci sono state
nell'Ue oltre 1.600 notifiche di prodotti pericolosi ritirati dal
mercato europeo grazie all'attività del sistema di allarme rapido RAPEX, che
ha registrato un aumento del 53% di tali prodotti rispetto al 2006. E in
testa alla classifica dei prodotti più pericolosi ci sono i giocattoli: 700
notifiche, cioè oltre la metà dei prodotti pericolosi individuati nel 2007
erano giocattoli provenienti dalla Cina. MDC Junior invita quindi ad
esaltare il valore pedagogico del singolo giocattolo in sé, scegliendolo con
molta attenzione. Prima di tutto bisogna controllare il marchio sulla
confezione, verificando che le indicazioni, obbligatorie per legge, siano
apposte in modo visibile sul giocattolo :
- marcatura
- tutte le indicazioni che permettano di risalire al fabbricante o
all'importatore (ragione sociale, indirizzo ecc.)
- le avvertenze e precauzioni d'uso redatte in lingua italiana, (ad
esempio la dicitura "NON ADATTO A BAMBINI DI ETA' INFERIORE AI 36 MESI" )
Il simbolo CE indica che il prodotto è in regola con la normativa
di sicurezza e il produttore ha rispettato tutti gli adempimenti
sulla direttiva giocattoli europea in vigore. Inoltre, esistono marchi
facoltativi a garanzia ulteriore della sicurezza del giocattolo che sono, ad
esempio: il marchio IMQ che viene rilasciato ai prodotti giudicati conformi
dall'Istituto italiano per il Marchio di Qualità; il marchio GIOCATTOLI
SICURI rilasciato dall' Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli.
Particolari non trascurabili se si pensa che, negli ultimi anni, sono in
forte aumento, durante il periodo delle festività di fine anno, i danni a
minori da giocattoli non omologati o inadatti all'età dei bambini.
Per quanto riguarda invece i videogiochi, ricordiamo l'esistenza
della classificazione PEGI (Pan european game information), che attraverso
otto descrittori simbolici, (sotto-indicati), indica la tipologia del gioco,
il grado di violenza, il linguaggio adottato e la fascia d'età a cui è
rivolto. Inoltre
sul sito sono reperibili tutte le informazioni ed i consigli per i
genitori.
L'indagine di MDC Junior ha evidenziato una tendenza da
parte di genitori e nonni ad acquistare un prodotto, spinti dalle richieste
dei bambini e dalle campagne pubblicitarie, senza verificare le indicazioni
relative all'età per cui il giocattolo è ritenuto adatto. In diversi casi,
nei giocattoli presi a campione, tale indicazione era assente od
oggettivamente non corretta, oppure non facilmente ricavabile dai dati
riportati sulla confezione.
Secondo i dati ISTAT più recenti, a dispetto dell'enorme mole di
giochi tecnologici o comunque computerizzati, ritrovati sugli
scaffali di negozi ed ipermercati anche da MDC Junior, in testa alla
graduatoria dei giochi preferiti dai bambini da 3 a 5 anni si trovano i
giocattoli più tradizionali: le bambole per le femmine (85,6%) e le
automobiline, i trenini e simili per i maschi (76,1%). In questa fascia
d'età sono molto amate le costruzioni e i puzzle, il disegno, i giochi di
movimento, la manipolazione di materiali come la plastilina. I videogiochi
si collocano al 15° posto.
Certo, bambole e automobiline, costruzioni e puzzle perdono
terreno al crescere dell'età, però aumenta l'interesse per i giochi
di movimento, in particolare tra le bambine. Inoltre, più di un terzo dei
bambini e delle bambine di 6 -10 anni preferisce i giochi da tavolo. In
questa fascia d'età, le differenze di genere emergono più decisamente: il
72,3% delle femmine continua ad amare il disegno, mentre tra i maschi la
quota di chi lo preferisce scende al 44,1%. Il 72,9% dei bambini ama giocare
a pallone e, sempre per i maschi, emergono nettamente i videogiochi (70,4%),
seguiti dai giochi di movimento (51,2%). La maggior parte dei giocattoli
esposti nei centri commerciali, al centro delle offerte e delle promozioni
sono, al 80%, prettamente computerizzati.
Sul fronte dei prezzi, MDC Junior ha concentrato le rilevazioni
in Lombardia, prendendo in esame 50 articoli-giocattolo, suddivisi
per tipologia (giochi tecnologici, per l'infanzia fino a tre anni, per bimbo
e bimba dai 2 ai 16 anni, in scatola) comparando i costi rilevati nei vari
centri. La selezione è avvenuta tra gli articoli "più gettonati", quelli
proposti in offerta ed in volantino, e presentati nelle campagne
pubblicitarie in atto sui media.
In generale si confermano i dati dello scorso anno: a parità di
articolo è possibile risparmiare fino al 20% ed oltre, da un centro
commerciale all'altro. Quindi l'invito è di visitare più negozi ed
effettuare il classico controllo "qualità/prezzo", senza ovviamente
dimenticare che, nell'acquisto dei giocattoli non è corretto utilizzare,
nella valutazione, il solo parametro economico.
LINK: L'indagine di MDC Junior
19/12/2008 SICUREZZA. Milano, Natale: è allarme contraffazione per giocattoli, elettronica e moda
In vista del Natale, è tutto un proliferare di
articoli da regalo "taroccati" nei vari settori merceologici. Nel
corso dei controlli che la Guardia di Finanza (GdF) sta effettuando in
questi giorni a Milano, sono state riscontrate irregolarità nella vendita di
giocattoli per bambini non conformi alla normativa, prodotti con marchi
contraffatti, piccoli apparecchi luminosi natalizi sprovvisti del marchio
Ce. Ma tra gli articoli "taroccati" c'è davvero di tutto:
giocattoli, abbigliamento, vestiti di Babbo Natale, cd musicali, accendini,
articoli sportivi, gadget e altri oggetti sequestrati, messi sotto sequestro
per violazione delle norme in materia di sicurezza dei prodotti.
Nonostante l'intensa attività della GdF però, parte dei
giocattoli che finirà sotto l'albero di Natale sarà comunque una potenziale
fonte di pericolo per i più piccoli. È quanto emerge da un'indagine della
Camera di Commercio di Milano e dai dati di un sondaggio effettuato presso
270 milanesi condotto in questo mese di dicembre.
Secondo i dati forniti dalla Commissione europea infatti,
oltre un prodotto altamente pericoloso su tre (37%) riguarda l'infanzia e in
questo caso i rischi più comuni sono soffocamento e tossicità. Secondo
questa indagine, nei primi sei mesi del 2008, l'Italia avrebbe incrementato
le esportazioni di giocattoli verso la Cina del 405%, per un milione di euro
circa, ma ha importato complessivamente una quantità di giocattoli pari a
453 milioni di euro, di cui quasi la metà proveniente dalla Cina.
"L'attività di controllo è una funzione di regolamentazione molto
importante - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera
di Commercio di Milano, ricordando l'importanza di vigilare in particolare
sulla sicurezza di giocattoli - Contraffazione e abusivismo sono un danno
per i cittadini e per le imprese, perché un mercato senza legge è un mercato
fuorilegge".
Comunque, con l'avvicinarsi del Natale, la presenza di
prodotti falsi sul mercato spazia davvero in tutti settori merceologici:
oltre ai giocattoli, tra le merci più colpite ci sarebbero anche i capi di
abbigliamento, accessori moda ed elettronica.
"Bisogna essere coalizzati contro illegalità e contraffazione
- ha aggiunto Sangalli - ed intervenire con più controlli, ma anche
sviluppando la cultura della responsabilità". La mancanza di sicurezza, ha
ricordato il presidente della Camera di Commercio di Milano, oggi
rappresenta per l'economia un costo significativo.
"Il Natale - ha concluso Sangalli - è ancora sentito ed è fatto
di tradizioni. In un momento difficile come quello attuale le feste
possono diventare un'occasione importante per fare ripartire i consumi e
guardare con maggiore fiducia al nuovo anno. Combattere la mancanza di
sicurezza significa anche rendere le nostre imprese più competitive in
Italia e all'estero".
21/11/2008 CONSUMI. Natale, acquisti in calo. Un'idea: i regali equosolidali
Le previsioni per quest'anno sono di un Natale
freddo se non nel clima almeno nei consumi. Secondo la
Cia-Confederazione italiana agricoltori, a causa della crisi economica e dei
rincari dei prezzi, per festeggiare le prossime festivita' si spenderanno
poco piu' di 6 miliardi di euro, con consumi alimentari in calo quantitativo
tra il 3,5 ed il 5% rispetto al 2007. La Confederazione ha previsto anche un
taglio delle spese folli e voluttuarie ed acquisti all'insegna
dell'oculatezza e della tradizione.
Dello stesso avviso il Codacons. Secondo l'associazione,
infatti, è in arrivo un Natale magro sul fronte consumi, con un calo delle
vendite che potrebbe raggiungere in certi settori il 25%. Un'indagine
dell'associazione ha testato la propensione agli acquisti dei consumatori
per le prossime festivita' natalizie, da cui emerge anche che la maggioranza
dei cittadini chiede di anticipare i saldi prima delle feste.
Contro la crisi, ottima potrebbe essere l'idea dei regali
equosolidalicome quelli che propone Fairtrade Italia. Ce n'è per
tutti ig usti. Dall'apertura di un conto corrente in Banca popolare Etica,
l'unico istituto di credito in Italia ad investire in progetti a favore del
sociale, dell'ambiente e dello sviluppo del Sud del mondo, e di investire in
progetti di commercio equo (vedi
www.bancaetica.com). Ad
esmpio i Certificati di deposito per il commercio equo sono uno strumento di
investimento che vincola il risparmio per un periodo di tempo determinato,
consentendo, grazie agli utili, il sostegno ai progetti sviluppati da
Fairtrade Italia.
Per chi invece non rinuncia ad un omaggio dolce con i classici
prodotti di commercio equo a prezzi contenuti, quest'anno Coop, con
la linea solidal, ripropone una latta natalizia con il caffè arabica, il
caffè miscela classica, il tè, le tavolette di cioccolato al latte e
fondente, i cioccolatini, il cacao amaro e il miele della linea. Per
informazioni: www.e-coop.it.
Ancora più sfiziosa la proposta di Zotter, cioccolataio artigiano austriaco,
che propone le sue tavolettepersonalizzate con motivi natalizi e
dell'Avvento in tante gustose varietà. Chi volesse ordinarle, può consultare
il sito www.zotter.at e
scrivere direttamente a
schokolade@zotter.at.
Tutto il gusto del 100% arabica bio nella confezione natalizia
proposta da Goppion, in un elegante shopper che propone di motivi
della confezione e che contiene i due caffè in latta (anche nella versione
decaffeinato) ad un prezzo speciale:
www.goppioncaffe.it,
commerciale@goppioncaffe.it. Si chiama invece "Contenuti di
giustizia" la proposta regalo di Commercio Alternativo: splendide confezioni
per tutti i gusti e tutte le tasche con disegni originali realizzati dalla
pittrice cilena Beatriz Aurora i cui diritti saranno devoluti alla causa del
popolo indigeno.
Per i più piccoli, Giunti Progetti educativi ha realizzato un
volume, in collaborazione con Fairtrade Italia e con GVC in cui
spiega da dove provengono e come arrivano sulle nostre tavole la cioccolata,
il caffè e tanti altri prodotti del commercio equo e solidale. Il libro
"Lontano ma vicino: il commercio equo e solidale" è attualmente in vendita
promozionale nel sito www.ibs.it
Infine le borse in cotone equosolidale certificato Fairtrade
sono a disposizione nei negozi Accessorize di tutta Italia, in cinque
originali disegni. Per visionare i modelli delle borse:
www.monsoon.co.uk/icat/fairtrade .
Per trovare il punto vendita più vicino a voi:
www.accessorize.it/html/04/puntivendita.htm
02/12/2008 CONSUMI. Federconsumatori: Natale "in rosso", in calo solo i prezzi dei tecnologici
Il calo degli acquisti oscillerà fra il 15 e il
20%, con l'unica eccezione del settore alimentare - perchè alla
golosità non si rinuncia nonostante i prezzi in ascesa. Gli aumenti di
prezzo interesseranno tutti i settori, dai giocattoli agli articoli da
regalo all'alimentazione, con l'unica eccezione dei prodotti innovativi come
televisori lcd e navigatori satellitari che vedono scendere il prezzo
rispetto allo scorso anno. Risultato? "Nonostante le ottimistiche previsioni
della Confcommercio, questo sarà un Natale "in rosso", a causa della crisi e
delle difficoltà economiche del momento". È quanto rileva l'Osservatorio
Federconsumatori che ha effettuato un monitoraggio sull'andamento dei
prezzi, dei consumi e delle tendenze in occasione del Natale.
Gli aumenti non risparmiano gli addobbi e gli alberi di Natale,
i giocattoli, gli articoli da regalo e l'alimentazione. I dati
dell'Osservatorio registrano, dal 2007 al 2008, un aumento del 4% sui prezzi
del panettone di marca, del 7% del pandoro di marca, del 6% sul prosecco,
del 6% sul torrone e del 9% sul miele da 250 grammi. In controtendenza vanno
invece i prodotti innovativi, tecnologici e di ultima generazione: una
fotocamera digitale costa il 4% in meno rispetto all'anno scorso, un
televisore lcd 20 pollici il 7% in meno, un navigatore satellitare vede un
calo di prezzo del 21%.
Secondo le previsioni Federconsumatori, dunque, in
questo Natale ci sarà un calo degli acquisti che per alcuni settori
raggiungerà il 15% o il 20%. Non nell'alimentare, però, al quale gli
italiani non sembrano disposti a rinunciare.
09/12/2008 SICUREZZA. I giocattoli sono davvero sicuri? Attenzione ai prodotti di esportazione
Nonostante la grande paura della recessione, è
scattata anche quest'anno, la tradizionale corsa all'acquisto dei
regali per le festività natalizie e, come sempre, sono i giocattoli i doni
più desiderati dai bambini. Secondo quanto emerge da un'elaborazione Camera
di Commercio di Milano su sondaggio Cedcamera (dati Istat 2007 e Rapex
2006), talvolta, però, anche l'oggetto apparentemente più innocuo e
rassicurante, può diventare una potenziale minaccia per la salute e
l'incolumità dei piccoli e i giocattoli, in particolare, continuano a essere
prodotti ad alto rischio sicurezza, a causa della facile infiammabilità,
scarsa resistenza alla rottura e allo strappo, tossicità, eccessiva
rumorosità o indicazione errata delle fasce di età sono alcune tra le
infrazioni contestabili a fabbricanti e importatori. Secondo la
Commissione europea (Fonte Commissione Europea, DG Protezione della
Salute e del consumatore - ritiri volontari o imposti dall'Autorità 2008)
oltre un prodotto altamente pericoloso su tre (37%) riguarda l'infanzia tra
giocattoli (417 notifiche nel 2007, 31% del totale circa, +7 punti
percentuali rispetto al 2006), articoli per l'infanzia e equipaggiamento per
bambini (89 notifiche, 6% del totale 2007).
Soffocamento e tossicità continuano a rappresentare i rischi più
comuni. Nei primi sei mesi del 2008, l'Italia ha importato
giocattoli per oltre 453 milioni di euro, di cui quasi la metà (47%)
proveniente dalla Cina, a fronte di esportazioni verso questo stesso Paese
pari a meno di 1 milione di euro, esportazioni di giocattoli italiani verso
il gigante asiatico che crescono però del 405% rispetto al 2007. Il 37%
delle importazioni di giocattoli made in China, per un valore di oltre 79
milioni di euro, è arrivato in Lombardia e l'81% di queste ha avuto come
destinazione Milano (quasi 65 milioni di importazioni, il 30% del totale
italiano).
Tra le altre province che brillano per importazioni di giocattoli
cinesi si posiziona Cuneo con l'11,5% delle importazioni nazionali,
Novara con l'8,9% e Modena con il 6,3%. Di prevalente provenienza europea il
resto dei giocattoli che arrivano in Italia: tedeschi (25%), inglesi (4,7%)
e francesi (4,2%).
Sulla sicurezza e conformità dei giocattoli agli standard europei
vigilano enti nazionali e comunitari. Nell'ambito della propria attività di
vigilanza la Camera di Commercio di Milano procede al prelievo dal mercato
di giocattoli, articoli tessili, prodotti elettrici che vengono sottoposti
ad analisi in collaborazione con laboratori specializzati quali IMQ,
Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli, Istituto Masini, Centro Tessile
Cotoniero e Abbigliamento, Stazione Sperimentale per la seta e CNR di
Biella.
Ma quali accortezze vanno adottate per essere sicuri che
tra le mani dei bambini finiscano solo giocattolisicuri? Help Consumatori lo
ha chiesto a Lucia Moreschi, responsabile nazionale del Dipartimento Junior
del Movimento Difesa del Cittadino (MDC).
"Visto che i destinatari dei giocattoli sono i bambini, bisogna
fare il possibile affinché vengano messi in atto i massimi livelli
di sicurezza, che passano necessariamente attraverso un aumento e una
maggiore severità dei controlli", spiega Moreschi, ricordando come il
marchio CE non rappresenti di fatto in sé stesso una sicurezza assoluta.
"Bisogna inoltre essere certi che il gioco sia adatto all'età del bambino a
cui è destinato e che contenga istruzioni in italiano e indicazioni a chi
rivolgersi in caso di problemi", ha aggiunto Moreschi, ricordando che MDC è
a disposizione di chi volesse segnalare eventuali problematiche su questo
tema.
Per un acquisto più sicuro dei giocattoli di Natale, sul
sito della Camera di Commercio di Milano, sono comunque consultabili e
scaricabili la Guida interattiva all'acquisto sicuro, la Guida manuale
all'acquisto sicuro e la Guida all'acquisto e all'uso del giocattolo.
"Questa dei controlli è una funzione di regolazione molto
importante - conclude Carlo Sangalli, Presidente della Camera di
Commercio di Milano - che svolgiamo per garantire un mercato più
trasparente. Contraffazione e abusivismo sono un danno per le imprese, un
furto per Stato, un crimine per la società: un mercato senza legge è un
mercato" fuorilegge".
12/12/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. A Natale il pesce sarà sicuro. Partiti i controlli della Guardia Costiera
I consumatori che a Natale vogliono mangiare pesce
possono stare tranquilli sulla qualità del prodotto che
acquisteranno. La sicurezza sarà garantita dal lavoro della Guardia
costiera. Fino al 4 gennaio, infatti, centinaia di militari delle
Capitanerie di Porto sono impegnati nell'operazione "Pesce ok": verifiche e
controlli garantiranno, per tutto il periodo, la qualità, la provenienza e
la freschezza del pesce sul mercato in un periodo di festa in cui il consumo
del pescato aumenta sensibilmente. Oltre alle consuete verifiche
presso i punti di sbarco, di vendita e di consumo del pescato, ci
saranno controlli anche per le attività commerciali di distribuzione e gli
scali aeroportuali. Attraverso la collaborazione con le autorità sanitarie e
doganali si verificheranno le informazioni legate alla tracciabilità delle
partite di prodotto provenienti dall'estero, specie dai mercati orientali.
Sempre per la maggior tutela dei consumatori una particolare attenzione sarà
posta nei confronti delle indicazioni da riportare obbligatoriamente sul
pescato (nome, zona d'origine, metodo di produzione).
19/12/2008 TUTELA CONSUMATORI. Altroconsumo: saldi truccati per un negozio su cinque
L'associazione ha condotto un'inchiesta su 178 boutique di cinque
grandi città durante gli sconti estivi: nel 20% dei casi sconti truccati,
fittizi e qualche volta inesistenti.Sconti fittizi. Sconti pompati. O qualche volta
inesistenti. C'è pure il caso di una canottiera che a prezzo pieno
costava 25 euro ed è stata messa in saldo, per così dire, a 30 euro. La
denuncia è di Altroconsumo che, durante l'estate, ha condotto un'inchiesta
in 178 boutique di cinque grandi città italiane (Milano, Torino, Roma,
Napoli e Bari) dalla quale è emerso che nel 20% dei casi ci sono state
manomissioni o interventi sui prezzi nel periodo di saldi. In pratica,
denuncia Altroconsumo, un negozio su cinque truccava gli sconti.
Denuncia l'associazione: "Quando non sono fittizi, gli sconti sono
pompati: si maggiora artificialmente il prezzo pieno, lo si sconta con una
percentuale consistente che attira i consumatori, cosicché il prezzo finale
risulta di poco più basso rispetto a quello di partenza. In pratica si gioca
sull'illusione del grande risparmio, mentre si tratta di pochi spiccioli".
La ricerca è stata fatta su 2813 capi di abbigliamento sui quali è stata
condotta una rilevazione (con una scheda che segnava i dati di riferimento,
dal prezzo al codice a barre) prima dei saldi e a saldi iniziati.
Le sorprese non sono mancate. Tra i negozi che non avevano
nessuna promozione prima dell'inizio dei saldi, nel 16% dei casi il
prezzo in saldo era uguale a quello di partenza e dunque lo sconto era
inventato. Nel 24% dei casi il prezzo in saldo era inferiore al prezzo
pieno, ma la percentuale di sconto non era veritiera. Nel 3% dei casi il
prezzo in saldo, denuncia Altroconsumo, era addirittura più alto di quello
di partenza.
Nel 44% dei negozi visitati durante la tornata di saldi più
recente, afferma l'associazione, c'era una scarsa trasparenza sui
cartellini dei prezzi. Fra questi, nel 35% dei casi mancava l'indicazione
del prezzo pieno di partenza, in un altro 35% del campione mancava la
percentuale di sconto applicata e nel 10% compariva solo la percentuale di
sconto, senza ulteriori indicazioni di prezzo.
Da qui una serie di indicazioni per muoversi fra i saldi,
dal prestare attenzione al cartellini agli eventuali vizi nascosti dei capi.
E ancora: sì alle carte di credito, no alle revolving e conservare lo
scontrino per la garanzia.
19/12/2008 PREZZI. I saldi iniziano il 2 gennaio. I consigli per gli acquisti di Federconsumatori e Adusbef
Parte il 2 di gennaio la stagione dei saldi
invernali ma, nonostante molte famiglie abbiano rinviato gli
acquisti agli "sconti dopo Natale", si prevede una maggiore cautela e
prudenza rispetto allo scorso anno. Solo 10 milioni e 800 mila famiglie,
infatti, saranno interessate dai saldi, pari al 45%. Secondo
Federconsumatori e Adusbef "sarebbe stato più sensato anticiparli, vista la
grave situazione economica in cui versa il nostro Paese e la drastica
riduzione del potere di acquisto delle famiglie, così come è avvenuto nella
maggior parte dei paesi europei".
Come le spese natalizie sono crollate di oltre 2 miliardi,
così, la spesa per saldi si attesterà, rispetto al 2008, anziché a 4
miliardi e 932 milioni di euro a circa 3 miliardi e 428 milioni di euro,
cioè il 30% in meno. Con una spesa di 317 euro per ogni famiglia coinvolta,
pari a 122 euro pro capite.
"La raccomandazione più importante che rivolgiamo ai consumatori
che, comunque, si apprestano ad effettuare i propri acquisti in saldo è di
verificare oggi, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del
prodotto che si intende comperare, se possibile, anche fotografandolo con il
telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo
sarà possibile valutarne la reale convenienza".
Ecco alcuni preziosi consigli di Adusbef e Federconsumatori
per orientarsi negli acquisti in saldo:
- non fermatevi mai davanti alla prima vetrina, girate più negozi,
confrontate i prezzi e, in ogni caso, orientatevi verso beni o prodotti
che vi servono veramente;
- diffidate dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi
consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o
superiori al 60%;
- i prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma di
questa stagione, non di quelle passate! La merce di risulta o di magazzino
non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta
separatamente;
- occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato,
obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello
nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
- non esiste l'obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del
negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso
di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
- i commercianti in possesso del POS hanno l'obbligo di accettare il
pagamento con carte di credito o bancomat;
- conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso
in caso di merce fallata o non "conforme", in quanto obbliga il
commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
- problemi o "bufale" devono essere subito denunciate ai vigili urbani,
all'ufficio comunale per il commercio o ad una associazione dei
consumatori.
19/12/2008 AMBIENTE. Greenpeace: ecco i cinque consigli per un EcoNatale
Cinque buone pratiche di comportamento per un
EcoNatale verde e sostenibile, dai regali, agli addobbi
natalizi alle vacanze. La campagna di Greenpeace e Bonsai tv "Take action
for the Planet" rilancia cinque consigli ecologici per Natale. Sulla pagina
dell'EcoNatale sarà inoltre possibile scegliere una o più azioni: il
conteggio dei click diventerà una sorta di rilevamento di quelle che vengono
considerate le principali "emergenze ambientali". Quali dunque i
consigli di Greenpeace per l'EcoNatale?
1. Non comprare un albero vero ma utilizza i rami di potatura dei nostri
boschi
2. Per il cenone scegli il pesce azzurro. Evita tonno, pesce spada e gamberi
pescati in maniera selvaggia e spesso illegale.
3. Se regali oggetti in legno controlla che abbiano il marchio FSC, garanzia
di un legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. Per i
prodotti hi-tech assicurati che la casa produttrice sia amica dell'ambiente.
4. Per le luci della tua casa utilizza solo lampadine a basso consumo
5. Evita viaggi in aereo a favore di quelli in treno e in nave.
19/12/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Per Natale "sai che pesci pigliare?". Te lo dice il WWFScegliere cosa mangiare a Natale è sempre
un'impresa e se si decide di fare un pranzo a base di pesce la cosa
si fa ancora più ardua. Chi ci dice se è fresco o surgelato, ma soprattutto
quale è quello sicuro? Il WWF ha stilato una guida tascabile per un consumo
consapevole dei prodotti del mare. Si chiama
"Sai che pesci pigliare?" e ci dice quali specie di pesci, crostacei e
molluschi scegliere al momento dell'acquisto, cosa consumare, avendo la
coscienza ecologica a posto, e cosa invece lasciar stare in mare.
Semaforo verde per acciughe, per esempio, e per ostriche, rombi chiodati
d'allevamento, sgombri. Semaforo arancione per mazzancolle, astici, seppie,
sogliole, salmoni, orate. Semaforo rosso per l'anguilla, il tonno rosso, il
pesce spada.
Si può stare tranquilli dunque nell'acquisto in pescheria
per tutte le specie inserite nella lista verde: il WWF da il via libera
poiché questi pesci soddisfano gran parte dei criteri compatibili con la
salvaguardia degli stock e con un prelievo in mare sostenibile.
Nella lista gialla sono invece inserite quelle specie che,
se consumate con elevata frequenza, potrebbero andare incontro ad impatti
eccessivi, e dunque, più cautela al momento dell'acquisto. I pesci elencati
sotto il semaforo rosso dovrebbero essere evitati del tutto: per loro anche
un consumo ridotto può incidere sullo stato degli stock e, in taluni casi,
la reperibilità del prodotto può avere elevati costi energetici senza
garanzie di ridotti costi ambientali.
Il WWF ha anche prodotto uno speciale Ricettario "Le Stagioni
della pesca" che propone un menù basato sulla disponibilità
stagionale delle specie ittiche, un'altro dei criteri per un acquisto
consapevole dei prodotti della pesca. La presentazione è avvenuta ieri a
Roma, presso il Ristorante "Crudo", con una degustazione di piatti a base di
pesce appartenente alla lista verde del WWF.
"Da quando negli anni Settanta è iniziata la fase di
industrializzazione della pesca, si è registrato un progressivo
impoverimento dei mari - commenta Marco Costantini, responsabile del
Programma Mare del WWF Italia - ormai con sonar, echosounder, fishfinder,
GIS-mapper e quant'altro è stato possibile non solo individuare i banchi, ma
anche sapere la loro forma, le loro dimensioni, sapere che specie li
costituiscono. Ripartire, da una scelta consapevole del consumatore ci è
sembrato un primo passo per sconfiggere l'offerta omologata del mercato che
trascura il valore del prodotto locale e stagionale, dimentica le tecniche
di pesca selettive e si rivolge verso zone di pesca ormai lontane e in molti
casi impoverite".
Inevitabilmente, con catture sempre inferiori, si è andati a
caccia di nuovi stock sempre più in profondità, anche oltre i mille
metri; si è andati sempre più al largo e quindi sempre più distanti dai
luoghi effettivi di consumo - si pensi ai merluzzi in Cile alle spigole
della Patagonia, agli scorfani della Mauritania - si sono utilizzate reti
sempre più efficaci e si sono cominciate a trattenere a bordo e a vendere
solo le specie più vantaggiose dal punto di vista economico, rigettando
tutto il resto, creando così la "tragedia" del bycatch, ovvero il riversare
in mare tonnellate e tonnellate di pesce buono da mangiare ma di scarso
valore commerciale. Si è poi passati in alcuni casi alla pesca illegale, non
rispettando i limiti di cattura, le aree interdette, utilizzando attrezzi
banditi ma estremamente efficaci.
Con il declino delle catture - dal 1994 al 2003 la cattura
globale è calata del 13% - la pesca, poi, si "è enormemente
globalizzata" e certe specie hanno cominciato a migrare a distanze maggiori
da pescate che non da vive. Sulle tavole dei consumatori arriva pesce da
tutto il mondo, spesso tanto trasformato da essere difficile da riconoscere.
Il consumatore, continuando a pensare che il pesce venga da un mare a sé
prossimo, non è più in grado di capire "che pesci pigliare".
24/11/2008 PREZZI. Panettone e cenone di Natale più cari. Indagine Codacons
Per questo Natale, comprare un panettone, anche se
non di marca, potrà costare caro, cioè quasi l'8% in più rispetto
al Natale 2007. E questo vale anche per altri prodotti tipici natalizi,
soprattutto alimentari, che registrano rispetto allo scorso anno un
incremento di prezzo notevole. E' quanto emerge da un'indagine condotta,
come ogni anno, dal Codacons, che verifica i prezzi dei classici beni di
Natale nelle principali città d'Italia. "Pandoro e panettone, così
come gli altri prodotti alimentari classici del Natale, fanno
registrare quest'anno sensibili incrementi dei listini - spiega il
Presidente Codacons, Carlo Rienzi - mentre nel settore degli addobbi per la
casa si registrano prezzi sostanzialmente stabili o in leggera salita
rispetto lo scorso anno. Stabili anche i prezzi degli alberi di Natale. Ciò
è dovuto soprattutto al calo degli acquisti di palline, candele, coccarde,
ecc. registrato lo scorso anno - prosegue Rienzi - con le famiglie che
tendono sempre più a tirare la cinghia rinunciando ai beni non
indispensabili. Una siffatta situazione ha portato i commercianti a
contenere gli aumenti in questo settore, per evitare ulteriori cadute dei
consumi'.
"Sensibili cali dei listini si registrano invece per i prodotti
hi-tech, per i quali le continue novità introdotte sul mercato
consentono una positiva riduzione dei prezzi - spiega Carlo Rienzi - mentre
rialzi si registrano per giocattoli e prodotti di lusso, irrinunciabili a
Natale. In particolare il mercato del lusso e quello dell'hi-tech saranno
gli unici a registrare quest'anno un segno positivo sul fronte dei consumi.
I rincari dell'intero settore alimentare - sostiene il Codacons -
porteranno le famiglie a spendere per il classico cenone di Natale
20 - 30 euro in più rispetto allo scorso anno (a seconda della qualità e
della quantità degli acquisti), per un totale complessivo di 180 - 190 euro
a famiglia.
Per il listino dei prezzi completo cliccare qui
05/12/2008 CONSUMI. Confesercenti: sarà un Natale "preoccupato"
Quasi 38 miliardi di tredicesime in campo: corsa ai regali? Meglio al
risparmio: "taglio" ai regali del 9% ma non per i bambini. Ed è boom per i
mercatini.
Nel vocabolario del Natale entra la parola crisi.
E' quanto emerge dal sondaggio Confesercenti-Swg secondo il quale per gli
italiani si preannuncia un Natale sotto tono o, meglio, all'insegna della
preoccupazione. In aumento coloro che prevedono un Natale austero (dal 14 al
16%) e difficile (dal 13 al 21%). Cala chi lo vede come un'occasione di
speranza (dal 53 al 44%) o si dimezza la percentuale di chi lo immagina
"gaudente" (dal 12 al 6%). Di conseguenza sono meno gli italiani che se lo
aspettano migliore (dal 24 al 21%), od uguale (dal 57 al 50%) mentre cresce
di 10 punti il numero di quelli che temono sia peggiore (dal 19 al 29%).
Le tredicesime ammonteranno a 37 miliardi e 877 milioni di euro,
quasi 17 miliardi andranno in spese per acquisti che risultano però in calo
di 1 miliardo e 173 milioni rispetto al 2007.
Salgono le quote destinate al pagamento dei conti in sospeso (+550 milioni
di euro) e per i mutui (318 mln euro).
A spendere di più in acquisti rispetto allo scorso anno resta un
4%, mentre il 65% è convinto che spenderà meno e fra questi ultimi
c'è un 28% che taglierà le spese di ben oltre il 30%.
A condizionare i comportamenti degli italiani non sono solo i
prezzi: un italiano su cinque (il 21% contro il 16 dello scorso
anno) pensa che peggiori la situazione economica familiare, uno su dieci
(10% contro l'8% del 2007) è preoccupato per il futuro del suo lavoro.
Ma dove andranno le tredicesime impiegate nelle spese natalizie?
Ancora una volta a guidare la classifica sono le spese correnti per casa e
famiglia, subito dopo ecco la voce "risparmio" seguita da quelle non meno
impegnative dei "conti in sospeso". Solo dopo spunta il capitolo "regali" e
quello dei "mutui". In testa troviamo l'abbigliamento (43% delle
risposte), poi cibo e vino (un altro 26%), i libri (17%) che
soffiano il terzo posto... ai giocattoli (16%). C'è un 9% che pensa ad un
viaggio, mentre non pare annata per i gioielli confinati ad un 2%.
Natale da risparmio anche per i regali. Il clima di "moderazione"produrrà
un taglio che dovrebbe aggirarsi attorno al 9% superiore di quattro punti
rispetto al calo già registrato nel 2007. Flette il numero di chi spenderà
di più passando dal 17% dell'anno scorso al 13%. Sale di ben 16 punti invece
la percentuale di chi ha deciso e di moderare il bugdet-regali (dal 35 al
51%). Ed un 16% di costoro ridurranno le spese per oltre il 30%.
Ed i patiti dei regali tecnologici non hanno dubbi.
Quest'anno il re dei regali per loro è il computer portatile seguito dal
televisore al plasma o LCD ed a sorpresa dal telefonino tradizionale (anche
in questo caso fa dunque capolino la tendenza al risparmio). Spese, va bene,
ma senza indebitarsi: alla domanda se ricorreranno al credito al consumo
quasi tutti rispondono no. Un vero e proprio plebiscito che coinvolge l'81%
del campione. Ed è boom per i mercatini il cui indice di
gradimento sale di 5 punti (dal 15 al 21%), mentre sono in calo sia la
grande distribuzione (dal 50 al 45%), sia i piccoli negozi (dal 26 al 22%).
A non subire i venti di crisi saranno i bambini per i cui regali
non si prevedono rinunce. Se un sacrificio si deve fare gli
italiani preferiscono riservarlo a se stessi: ed il calo è significativo,
vale a dire di otto punti (dal 23 al 15%). Anche i parenti e gli amici
dovranno accontentarsi: la loro quota scende di poco e si attesta al 21%. Si
salvano le risorse destinate ai bambini che, anzi, sono in leggero aumento.
I viaggi subiscono una leggere flessione: il 27% di
italiani (l'anno scorso era il 24%) ha deciso di regalarsi un viaggio od una
vacanza. Ma se la durata media resterà eguale (circa sei giorni) scenderà
invece La spesa media: dai 601 euro del 2007 a 593 euro per quest'anno.
Parola d'ordine: il riposo con netta preferenza per le mete italiane.
12/12/2008 TURISMO. Natale, Confesercenti: al Nord si viaggia, al Sud tutti a casa
Secondo l'indagine Confesercenti-PublicaRes-Swg
sulle intenzioni dei consumatori per le prossime festività
natalizie saranno circa 15 milioni i vacanzieri in viaggio in questo periodo
dell'anno, ovvero due milioni in più rispetto al 2007 e spenderanno circa 9
miliardi di euro (1,3 mld in più rispetto allo scorso anno), mentre la spesa
individuale si attesta sui 593 euro a persona, al di sotto della media del
2007. Su 100 italiani che vanno in vacanza 56 risiedono nelle regioni del
nord, mentre solo il 15%, ovvero 1 su 6, vive in quelle meridionali (escluse
le isole)..
Insomma, nonostante il Natale "preoccupato" sul fronte
dei maggiori risparmi per i regali, un buon numero di italiani comunque non
rinuncerà a partire anche se, a confronto con il 2007, aumenta, la
percentuale di coloro che alloggeranno presso amici o parenti, il 30%,
seguita da un 25% di intervistati che sceglieranno come soluzione l'albergo
o pensione. In aumento dell'11% il numero degli italiani che prediligeranno,
invece, l'accoglienza dei bed and breakfast. La differenza la fanno i
giovani. Gli under 35 sono quelli che viaggeranno di più.
Ma ecco un'altra novità di quest'anno: chi deciderà di
concedersi una vacanza durante le feste natalizie non sarà disposto trovarsi
di fronte ad incertezze e magari a spendere di più ed in modo sbagliato a
causa di una mancata organizzazione in tempo utile. Cala infatti all'11% la
quota di coloro che prenoterà solo una parte del viaggio e diminuisce al 19%
la percentuale di coloro che partiranno senza prenotare affatto.
L'attenzione al risparmio emerge anche dalla scelta delle mete
turistiche. Rispetto al 2007, infatti, si registra una minore
propensione a viaggiare in Europa, mentre la meta preferita è la tranquilla
vacanza italiana: la scelgono il 76% degli intervistati con preferenze che
si concentrano soprattutto nel Lazio, Trentino Alto Adige, Lombardia e
Veneto. Tra coloro invece che si recheranno all'Estero, sebbene l'Europa sia
ancora la destinazione più scelta dal 18% degli intervistati (e la Francia
in particolare), si denota un'apertura verso mete più lontane: qualche punto
in più le vincono l'America del Sud e l'Africa. Le vacanze di Natale e
Capodanno sono sempre di più all'insegna della montagna: nel 2008
raggiungerà il 43% (era il 36% nel 2007) la percentuale di coloro che
preferiranno la neve ad altre tipologie vacanziere, mentre al secondo posto
troviamo la scelta di cultura e città d'arte per un 30% del campione.
A subire una significativa contrazione nel 2008 è la scelta di
mete di campagna, il 7%, mentre resta costante la voglia di mare
anche in inverno per il 14% degli italiani. Aumenta lievemente l'attrazione
delle terme scelta da un 5%.
Ma cosa cercano gli italiani nelle loro vacanze? Quest'anno
più di sempre riposo e relax desiderato dal ben 62% degli italiani che
vogliono ritagliare attimi di riposo, mentre diminuisce al 21% la voglia di
divertimento ed evasione. Se le vacanze del 2008 rappresentano maggiormente
un'occasione di arricchimento culturale (11%), il tempo della vacanza può
rappresentare anche un'occasione per dedicarsi agli altri e magari per poter
sperare in nuove conoscenze e nuovi amori.
Infine per quegli italiani che la vacanza la riporranno nel cassetto dei
desideri, prevalgono ragioni economiche alla base della rinuncia: il 34%
degli intervistati afferma di non avere disponibilità sufficiente per
permettersi un viaggio e, accanto a questi, il 19% sostiene che i prezzi
sono troppo elevati.
12/12/2008 SICUREZZA. I consigli di Adiconsum per fare regali di Natale "sicuri"
Con l'approssimarsi delle festività, si ripresenta
l'occasione dello scambio dei regali che, proprio per l'esiguità
delle risorse invoglia l'acquisto dei beni con la consolidata formula
"prendi oggi e inizi a pagare fra sei mesi", o a "orientare l'acquirente
verso articoli spesso contraffatti, che non sempre , ma spesso significa
mancanza di qualità e pericolosità". L'Adiconsum mette in guardia i
consumatori sugli acquisti di Natale e fornisce loro qualche consiglio.
In testa alla classifica dei possibili regali "ci sono i giocattoli
per cui l'acquisto deve essere ragionato e controllato perché rivolto ad un
bambino che è soggetto debole inesperto, perciò per tutelarlo, prima
dell'acquisto si deve controllare che la confezione,l'imballaggio o il
foglio illustrativo riportino le seguenti indicazioni obbligatorie per
legge:
- la marcatura CE: deve essere apposta in maniera visibile, leggibile e
soprattutto indelebile. Il marchio CE attesta solo che il prodotto è stato
fabbricato secondo i dettami legislativi: non è sinonimo di sicurezza al
100%! La contraffazione del marchio è uno dei reati più comuni nel mercato
clandestino dei giocattoli. Altri marchi come "Giocattoli sicuri"
dell'Istituto italiano di sicurezza dei giocattoli e "IMQ" dell'Istituto
per il marchio di qualità (per i prodotti elettrici) danno più garanzie,
perché indicano che i giocattoli sono stati sottoposti a test di
sicurezza;
- il nome e/o la ragione sociale e/o il marchio, l'indirizzo del
fabbricante o dell'importatore: sono importantissimi nel caso di
malfunzionamento dell'oggetto o in caso di danno fisico arrecato al
bambino;
- le avvertenze sulle fasce d'età consigliate;
- le istruzioni d'uso in lingua italiana.
Cosa verificare dopo l'acquisto di un giocattolo?
- Ritagliare i dati del fabbricante e/o dell'importatore stampati sulla
confezione prima di buttarla;
- eliminare immediatamente gli imballaggi dei giocattoli a forma di
sacco per evitare che i bambini possano infilarvi la testa;
- verificare periodicamente lo stato d'usura dei giocattoli. Se
presentano schegge di legno, punte taglienti o tracce di ruggine, non
indugiate a disfarvene;
- accertare che il bambino abbia capito il funzionamento del gioco.
L'Adiconsum invita a segnalare tutto ciò che non è conforme
alle normative alla Direzione generale per l'armonizzazione del mercato e la
tutela dei consumatori del Ministero dello Sviluppo Economico.
L'associazione dei consumatori indica, infine, alcune
importanti regole di comportamento da seguire:
- evitare, se possibile, di regalare videogiochi con contenuto violento
o eccessivamente conflittuale, magari visionandoli in prova prima
dell'acquisto (molti negozi sono attrezzati con le console di prova);
- stare vicino ai bambini durante il gioco, magari giocando insieme, in
modo da poter suggerire considerazioni "critiche" sul contenuto
eventualmente diseducativo o stereotipato ed evitare la "full immersion";
- invitare spesso compagni e amici in casa, per favorire il gioco in
gruppo e di squadra;
- evitare che si sviluppi una preferenza esclusiva per i videogiochi,
alternando l'acquisto a libri, giochi da tavolo e giochi didattici.
http://www.helpconsumatori.it
- Archivio Feste
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