Governo sempre più a rischio dopo il
risultato del voto in commissione bicamerale. La legge bandiera del
Carroccio è stata respinta. La Lega Nord aveva assicurato: "Senza riforma
andiamo alle urne". Ma il senatur, dopo un vertice con Berlusconi, fa marcia
indietro. La Loggia: "L'esecutivo prosegue"
A Montecitorio, intanto, è iniziata da pochi minuti la discussione sul caso
Ruby
La preoccupazione della Lega
Nord dopo il vertice notturno a palazzo Grazioli aveva un fondamento. Il
federalismo municipale non è passato in commissione. Subito dopo l'incontro
con Berlusconi, Bossi aveva dichiarato apertamente che in assenza di una
maggioranza politica su questo provvedimento, la Lega avrebbe staccato la
spina. L'opposizione attacca. Bersani: "Non ci sono le condizioni né
giuridiche né politiche per andare avanti". Il terzo polo: "Quello che si è
votato oggi non è federalismo ma porcellum fiscale"
03/02/2011 Federalismo, pareggio in bicamerale: parere respinto. Vertice Bossi, Calderoli, Tremonti e La Loggia (http://www.ilfattoquotidiano.it)
Il voto in bicamerale sul federalismo finisce con un pareggio, che equivale a
un parere negativo alla proposta del relatore. Secondo l’articolo 7 del
regolamento della Commissione, infatti, il decreto dunque si intende respinto,
almeno in commissione. Si legge infatti nel Regolamento: “Le deliberazioni
della commissioni sono adottate a maggioranza dei presenti, considerando
presenti coloro che esprimono voto favorevole o contrario. In caso di parità
di voti, la proposta si intende respinta”.
Appena dopo il voto Umberto Bossi si è riunito con Giulio Tremonti, Roberto
Calderoli ed Enrico La Loggia, presidente della Commissione bicamerale. Un
incontro durato pochi minuti: il ministro dell’Economia ha infatti lasciato
Palazzo San Macuto dopo pochi minuti, senza aprire bocca. Secondo
Antonio Leone del Pdl, “è solo un parere consultivo, si può andare
avanti”, mentre Felice Belisario dell’Idv, ritiene che si
tratti di una “bocciatura di fronte alla quale il governo deve trarre le
opportune conseguenze”. Determinante il voto contrario espresso dal finiano
Mario Baldassarri che stamani, in sede di dichiarazione di
voto, ha ribadito: “La mia valutazione non può essere positiva”.
A nulla è valso il pressing degli ultimi giorni sui finiani per riuscire a
raggiungere la maggioranza in commissione. “Se il cammino del federalismo
verrà fermato si tornerà a votare”, aveva scritto oggi la Padania ribadendo la
linea della Lega. Poi ripetuta anche da Bossi: “Con il pareggio si torna alle
urne”.
16.51 Fini: “Parere del governo sostanzialmente respinto”
Il “parere del governo” sul decreto sul federalismo municipale è stato
“sostanzialmente respinto”. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco
Fini, nel corso del suo intervento ad un forum del terzo settore. “Siamo in
una situazione senza precedenti” ha aggiunto. ”Uso l’espressione
‘sostanzialmente respinto’ perché – spiega Fini – chi conosce il regolamento
della bicamerale per il federalismo sa che in caso di pareggio il parere
s’intende respinto e non c’è un parere alternativo”.
16.08 Bossi: “Non penso si vada a elezioni, vediamo voto Ruby”
”Non penso, Berlusconi vuole vedereil risultato delle votazioni di oggi” sulla
vicenda Ruby. Così il leader del Carroccio Umberto Bossi ha risposto,
rientrando alla Camera, ai giornalisti che gli chiedevano se dopo il pareggio
sul federalismo si avvicinasse l’ipotesi di elezioni anticipate.
16.06 Calderoli: “Su sorti del Governo decideremo insieme”
Roberto Calderoli non si sbilancia sulle sorti del governo dopo la bocciatura
del parere al decreto sul federalismo municipale. “Non lo so. Non decido io,
decideremo insieme”, ha risposto il ministro conversando con Sergio D’Antoni e
altri deputati del Pd al termine della riunione della commissione Bilancio
convocata proprio sul bocciato. Calderoli ha tenuto a precisare che oggi “non
è stato respinto il decreto, è stato respinto un parere”. Su come procedere
tecnicamente, ha poi aggiunto, “decideremo”.
16.03 Terminato vertice Palazzo Grazioli
E’ terminato a palazzo Grazioli il vertice sul federalismo. Il leader della
Lega Umberto Bossi e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, hanno lasciato
la residenza del premier senza rilasciare dichiarazioni.
15.51 Pdl lascia Palazzo Grazioli, vertice prosegue con Lega
A palazzo Grazioli il premier Silvio Berlusconi prosegue i colloqui dopo il
voto sul federalismo della commissione bicamerale con il leader della Lega
Umberto Bossi, e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. I
coordinatori del Pdl hanno appena lasciato via del Plebiscito.
15.09 Terzo Polo: “Porcellum tributario, maggioranza eviti forzature”
Dopo il voto della commissione bicamerale per l’Attuazione del federalismo sul
decreto sul fisco municipale, o si torna “all’applicazione del testo
originario” o si ricomincia tutto l’iter previsto dalla legge delega con
l’emanazione di un nuovo provvedimento, ma non si può approvare un decreto che
faccia riferimento al parere oggi non approvato. Lo dice il Terzo polo in una
conferenza stampa con l’intervento di Linda Lanzillotta dell’Api, Gianluca
Galletti e Gianpiero D’Alia dell’Udc, Mario Baldassarri di Fli. Se il
centrodestra decidesse di andare avanti si creerebbe “un’enorme incertezza”,
fa notare Lanzillotta, per cui “sarebbe saggio non fare forzature”. Il Terzo
polo vuole la riforma federalista, ma “non c’è una maggioranza – dice ancora
l’esponente di Api – se non per una riforma seria e profonda che richiede
grandi cambiamenti e una condivisione ampia”. E invece quello che ha
predisposto dal governo, nota Galletti, è un “porcellum tributario”.
15.03 Verdini: “Governo va avanti”
“Il governo va avanti”. Lo afferma Denis Verdini,
coordinatore del Pdl, lasciando Palazzo Grazioli, dove è in corso un vertice
tra Lega e Pdl, dopo il voto sul federalismo municipale.
14.54 Maroni raggiunge vertice maggioranza
Il ministro dell’Interno, RobertoMaroni, ha raggiunto Palazzo Grazioli, dove è
in corso un vertice della Lega Nord con il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, dopo il voto in Commissione Bicamerale sul federalismo municipale.
14.47 Urso: “Maggioranza non è solida, ne prenda atto”
Nonostante fossero state accolte alcune proposte del nuovo polo, “l’impianto
non stava in piedi, era malfatto, è rimasto tale e non poteva essere varato”.
Lo ha detto Adolfo Urso, a SkyTg24. Il coordinatore di Fli giudica “importante
il voto contrario” in bicamerale, anche “sul piano politico: a dicembre c’era
stato l’accordo tra Bossi e Berlusconi sulla base che entro gennaio ci sarebbe
stata un maggioranza solida. Siamo a fine gennaio, la maggioranza non si è
allargata, non è solida, il federalismo si è bloccato. Bisogna prenderne
atto”.
14.45 Di Pietro: “Maggioranza non c’è, si torni a votare”
“Il voto di oggi certifica l’inesistenza di una maggioranza in Parlamento.
Bisogna restituire la parola ai cittadini e tornare alle urne. Abbiamo avuto
la dimostrazione che questo governo e questa maggioranza, al di la’ degli
slogan che propinano, sono incapaci di fare riforme ma buoni solo a varare
leggi ad personam”. Lo afferma in una nota il presidente dell’Italia dei
Valori, Antonio Di Pietro. “Buon senso e legalità – conclude Di Pietro –
impongono di ricominciare, riscrivendo nel merito il provvedimento”.
14.39 Alemanno: “Serve verifica nel centrodestra”
Dopo l’esito del voto in commissione Bicamerale sul federalismo “ci dovrà
essere un momento di verifica nel centrodestra”. Lo ha detto il sindaco di
Roma e presidente del consiglio nazionale dell’Anci, Gianni Alemanno,
commentando, all’uscita della riunione del consiglio il voto sul federalismo.
Secondo il primo cittadino della Capitale, “è presto per dire se ci saranno
ricadute politiche”. Quanto ai processi che potrebbero innescarsi con il
passaggio del decreto in Aula, Alemanno ha aggiunto: “Speriamo che
l’approvazione dell’Aula non porti ad una crisi di governo”.
14.37 La Loggia: “Sproporzionati 4 rappresentanti del Terzo Polo in
commissione”
”In commissione la situazione e’quella che è, ma va modificata, perchè si è
alterato il rapporto tra maggioranza e opposizione all’interno”. Lo ha detto
il presidente della Bicamerale sul federalismo, Enrico La Loggia, a margine
del voto sul federalismo sul fisco municipale. ”Questa – ha aggiunto – è una
cosa che abbiamo già constatato da diversi mesi, forse è arrivato il momento
di provvedere. Il Terzo Polo – ha sottolineato – ha quattro rappresentanti,
che mi sembrano sproporzionati”.
14.31 Bersani: “Governo si fermi, ora nuovo federalismo”
“Adesso ci si fermi, non ci sonocondizioni nè giuridiche né politiche per
andare avanti. Berlusconi e Bossi prendano atto della situazione. Si creino
condizione politiche nuove per un nuovo federalismo”. CosìPier Luigi Bersani
ha commentato la bocciatura del decreto sul federalismo municipale.
14.28 La Loggia: “Avanti su nuovo testo”
“Adesso si va avanti a fare il decreto”, ha detto il presidente della
Commissione Bicamerale per il federalismo fiscale, Enrico La Loggia, replica
ai cronisti che gli chiedono se adesso si andrà alle urne dopo che è stato
bocciato con un 15 a 15 il parere della commissione bicamerale per il
federalismo fiscale sul fisco municipale. “Andiamo avanti”, sottolinea La
Loggia. A chi gli chiede se si andrà avanti sul decreto originario oppure su
quello che era contenuto nel parere della Bicamerale La Loggia replica:
“Andiamo avanti su quello modificato perché ha già ricevuto l’ok della
commissione Bilancio del Senato”.
14.26 Stato maggiore della Lega a Palazzo Grazioli di Berlusconi
Vertice a Palazzo Grazioli dopo il voto in bicameralina sul federalismo. Hanno
raggiunto Silvio Berlusconi, lo stato maggiore della Lega e il ministro
dell’Economia, Giulio Tremonti. Nella residenza romana del premier era già in
corso da stamane un summit del Pdl. Bossi e Tremonti avevano appena incontrato
con Roberto Calderoli il presidente della Commissione, Enrico La Loggia, anche
lui ha poi raggiunto il premier.
14.25 Di Pietro: “Maggioranza non c’è, subito al voto”
“Bisogna sciogliere le Camere eandare al voto al più presto”. Lo dice il
leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, dopo la notizia del pareggio
in Commissione bicamerale sul parere sul federalismo. ”E’ la presa d’atto –
sottolinea il leader dell’Idv – della inesistenza di una maggioranza in
Parlamento adatta a fare le riforme, se non le leggi ad personam. Non c’è una
maggioranza politica favorevole a portare avanti il federalismo – aggiunge Di
Pietro – Buon senso e legalità impongono di ricominciare d’accapo e riscrivere
nel merito il provvedimento”.
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