Il racconto di un gruppo di giovani della diocesi
di Brescia e Verona, presenti sabato in piazza San Giovanni. Dice
Pierguglielmo: "E' stata una esperienza fantastica, eccezionale,
assolutamente da esserci".
Eccoci, da Brescia e Verona, Bruno e sua moglie Federica e poi
Pierguglielmo e Stefano, il nostro minigruppo, al family day, una
esperienza fantastica, eccezionale, assolutamente da esserci. Non contro
qualcuno o qualche parte politica, ma solo a favore di quella splendida,
specifica, unica ed irripetibile esperienza che è la famiglia basata
sulla naturale complementarietà di un uomo e una donna e completata in
quei figli che il buon Dio concede.
Qui, in questa piazza San Giovanni il nostro entusiasmo (lo stesso delle
tante GMG vissute insieme) lo abbiamo portato e ritrovato in una
giornata piena di famiglie, di giovani, anziani, movimenti, associazioni
tutti riuniti spontaneamente (non "cammellati" a suon di gratuità nei
trasporti e di supporto logistico come qualche solito vecchio "trombone"
del mestiere voleva far credere).
E' stato un pomeriggio da "leoni" ma senza "azzannare"nessuno, non uno
slogan contro una parte politica, un partito, un riferimento (come
purtroppo abbiamo poi saputo essere accaduto abbondantemente in piazza
Navona). Solo dispiace, e lo gridiamo ad alta voce perché lo abbiamo
visto con i nostri occhi e sentito con le nostre orecchie, che tanta,
troppa stampa e tv (italiana e straniera) abbiano ridotto il tutto ai
più beceri, bassi e volgari luoghi comuni parlando solo di sporcizia
lasciata, di pannolini sporchi, di picnic sull'erba tipo pasquetta, di
allegra caciara giovanile, di ragazzi che strimpellavano chitarre e
tamburelli (migliaia di neocatecumenali...).
Travisando il significato dell'evento stesso, hanno fotografato, ripreso
e intervistato alcuni personaggi giunti a manifestazione ormai al
termine con alcuni cartelli chiaramente politici, con riferimenti al
governo e ad alcuni suoi esponenti con il chiaro intento di trascinare
la manifestazione sul piano politico. Ripeto, squallido il tentativo, ma
decisamente peggio il fatto che i fotografi, le telecamere ed i
giornalisti si siano precipitati su queste persone dando loro una
visibilità ed un risalto che non aveva nessuna ragione di essere.
Assolutamente provocatorie poi, al limite dell'insulto personale, le
domande che alcune troupe televisive estere, rivolgevano ai partecipanti
cercando solo di ridurre il tutto al significato politico della
manifestazione e/o alla presunta o meno attualità e rispondenza del
magistero della chiesa alla società attuale laica, multiculturale,
multietnica etc.
A tutti abbiamo detto, diciamo e diremo sempre: smettetela di provocare,
di cercare dove non troverete mai, ascoltate invece questa piazza,
questa gente, queste famiglie che hanno viaggiato con mezzi propri o
autobus o treni per una notte intera per dire ora e sempre che solo Dio,
nella sua bontà, ha creato, crea e creerà la vera e unica famiglia. Non
ci sono tipi diversi di famiglie. Basta con le equiparazioni, basta con
le confusioni, la Chiesa non ha fatto e non fa politica pro o contro
quella parte, ma i principi non si negoziano o peggio ancora si svendono
o calpestano per amor di sedia o di coalizione.
Non siamo né bigotti, né inquadrati, ma abbiamo urlato forte, alto e
chiaro il nostro si alla famiglia, modello della Santa Famiglia di
Nazaret con un padre, una madre ed i figli. Non esistono altre forme di
famiglie, non si gioca con la vita delle persone, dei figli, ne va del
futuro di tutti.
Pierguglielmo (Cologne-Bs)
Archivio PACS e DICO
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