Presentato oggi a Roma il rapporto annuale della FAO "Lo Stato
dell'Insicurezza Alimentare nel Mondo, (SOFI) 2006".
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A dieci anni dal Vertice Mondiale dell'Alimentazione,
che aveva promesso di dimezzare il numero delle persone sottonutrite entro
il 2015, nei paesi in via di sviluppo ci sono più persone affamate oggi
(820 milioni) di quante non ce ne fossero nel 1996". Lo ha detto il
Direttore Generale della FAO Jacques Diouf nel corso della 32ma sessione
del Comitato sulla Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS) della FAO (Food and
agricolture organization) oggi a Roma.
Nel corso della giornata è stato presentato il
rapporto annuale della FAO Lo Stato dell'Insicurezza Alimentare nel Mondo,
(SOFI) 2006. Secondo lo studio, gli 820 milioni di persone che oggi
soffrono di sottonutrizione nei paesi in via di sviluppo rappresentano
solo una trascurabile riduzione di tre milioni rispetto al dato di
riferimento del 1990-92 usato dal Vertice che era di 823 milioni.
Per onorare l'impegno preso al vertice si dovrebbe
ridurre il numero dei sottonutriti di 31 milioni l'anno da oggi sino al
2015, mentre il trend attuale è al contrario di un aumento al ritmo di
quattro milioni l'anno. Negli ultimi dieci anni la proporzione delle
persone che soffrono la fame nei paesi in via di sviluppo è scesa ma
contemporaneamente è cresciuta la popolazione mondiale, fa notare il SOFI.
Nel biennio 1990-92 nei paesi in via di sviluppo era sottonutrita una
persona su cinque, mentre adesso la percentuale è scesa al 17 per cento.
Le proiezioni della FAO indicano che la proporzione
potrebbe ulteriormente calare passando dal 17 al 10 per cento nei prossimi
nove anni. Ma le proiezioni indicano anche che il numero totale delle
persone sottonutrite nei paesi in via di sviluppo nel 2015 sarà di 582
milioni - 170 milioni in più rispetto all'obiettivo del Vertice Mondiale
dell'Alimentazione che era di 412 milioni. "I leader dei 185 paesi che
partecipavano al Vertice in quell'occasione - ha aggiunto Diouf - hanno
definito la fame nel mondo "inaccettabile ed intollerabile. E mi rincresce
dire che oggi la situazione continua a rimanere intollerabile ed
inaccettabile - e forse anche di più perché nel frattempo sono trascorsi
dieci anni. La logica del business as usual non sarà sufficiente". Fallire
nel raggiungimento dell'obiettivo stabilito dal Vertice Mondiale sarebbe
"vergognoso
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