E' l'avvocato sudanese, Salih Mahmoud Osman,
il vincitore del Premio Sacharov 2007 per la libertà di pensiero. Il Premio
è stato istituito nel 1988 e viene attribuito ogni anno dal Parlamento
europeo a persone o organizzazioni che si sono distinte per l'impegno nella
difesa dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto. E' un
gesto solenne che ricorda l'importanza delle liberta fondamentali dell'uomo,
in particolare del diritto alla libertà di espressione, della tutela dei
diritti delle minoranze e del rispetto del diritto internazionale. Il primo
vincitore nella storia del Premio è stato Nelson Mandela. Oggi,
alle ore 12, con cerimonia solenne il Parlamento europeo premia,
con decisione unanime, l'impegno dell'avvocato sudanese Salih nella
situazione gravissima del Darfur, che ha visto almeno 400.000 morti,
nonostante la firma nel 2006 del Trattato di pace. Da 25 anni Salih difende
i diritti delle vittime del conflitto: migliaia di persone torturate e
minacciate di morte conoscono ormai il nome dell'avvocato, che è diventatoil
difensore della loro volontà dimenticata da tutti. Salih permette a queste
persone senza mezzi, ormai prive di speranza, un ritorno ad una vita quasi
normale. Collabora con la SOAT, l'organizzazione sudanese contro la tortura,
e fornisce a titolo gratuito l'assistenza legale, l'aiuto medico e
psicologico, alle vittime della guerra civile che sta dilaniando il paese
africano. In un paese a maggioranza musulmana è uno dei pochi uomini a
lottare per il diritto delle donne e si impegna per portare davanti alla
giustizia nazionale e internazionale i colpevoli di reati, che spesso
restano impuniti. Il fatto che le autorità sudanesi si rifiutino di
consegnare al tribunale internazionale i colpevoli ci dimostra quanto il
sistema giudiziario abbia ancora grandi lacune. E Salih si impegna anche per
una riforma del sistema giudiziario, lottando contro le minacce a cui sono
stati sottoposti lui e la sua famiglia. E'stato arrestato per 6 mesi senza
motivo e torturato, ma continua a dimostrare giorno dopo giorno il suo
impegno per la sua regione. Negli anni ci sono stati altri vincitori
africani, a dimostrare di quanto il Parlamento europeo sia sensibile al
dolore di questa parte di mondo.
Salih Mahmoud Osman ringrazia "per questo grandissimo
onore"." Questo premio dichiara Salih - viene assegnato sulla base di un
voto unanime e questo fatto mi riempie di soddisfazione e mi consente di
rivolgermi oggi a voi. Sono nato in una regione montagnosa nel centro dello
Stato del Darfur. Ho lavorato come avvocato per molti anni e sono stato
imprigionato e torturato a causa del mio lavoro e anche la mia famiglia è
stata allontanata dalle milizie del Darfur. Ho visto migliaia di torturati,
centinaia di donne e ragazze vittime di abusi sessuali, 4 milioni di persone
che sono stati sfollati a forza dalle loro case e i 2,5 milioni di persone
che tutt'ora sono confinati nei centri di sfollati. Purtroppo nessuna
risoluzione è stata applicata - continua l'avvocato - e le vittime aspettano
una voce dai popoli europei. In quanto rappresentante delle vittime del
conflitto oggi godo della possibilità di potermi rivolgere direttamente
all'UE, chiedendo di porsi con una posizione unita e proteggere le vittime
dagli abusi che sono costretti a subire ogni giorno. Questa protezione è
possibile tramite una forza ibrida unita europea e africana".
Il discorso di Salih insiste sull'impossibilità di
arrivare alla pace nel Darfur senza questa protezione e" l'Europa ha una
grande responsabilità perché ha la capacità di rafforzare il processo
internazionale di pace". La situazione nella regione peggiora sempre di più:
i gruppi di ribelli si stanno dividendo; nessuna delle vittime può rientrare
a casa perché c'è un'assoluta mancanza di sicurezza e c'è "una cultura di
impunità totale". "Nonostante queste gravi violazioni dei diritti umani e
del diritto internazionale - sottolinea Salih - nessuno dei colpevoli è
stato preso dal sistema giudiziario. La giustizia non può essere oggetto di
nessun compromesso politico". Purtroppo il Darfur non è l'unica regione del
Sudan a vivere questa grave situazione e l' invito del vincitore del Premio
Sacharov è a promuovere la Stato di diritto di tutti i cittadini africani.
"Ringrazio gli eurodeputati - conclude Salih - che sono venuti a giugno a
Cartun per vedere con i loro occhi la situazione. Questo riconoscimento ci
da la forza e il coraggio di continuare questa lotta e dar voce alle
vittime".
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