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Disposizioni principali |
1951 |
Trattato CECA |
Viene istituito un mercato comune per
il carbone e l’acciaio. Il trattato CECA è giunto a scadenza nel 2002. |
1957 |
Trattati
CEE e EURATOM |
Istituzione di un mercato comune basato sulla
libertà di circolazione di merci, servizi, persone, e capitali (le
quattro libertà). Creazione dell'unione doganale e definizione di
politiche comuni per agricoltura e trasporti. L’Assemblea parlamentare
ha un ruolo consultivo e di supervisione. Il Trattato Euratom viene
prevede il coordinamento dei programmi di ricerca degli stati membri
per promuovere l’uso pacifico dell'energia nucleare |
1965 |
Trattato sulla fusione degli esecutivi |
Vengono unificati Consiglio e Commissione per i tre
organismi della CEE, della CECA e del’EURATOM. |
1966 |
Compromesso di Lussemburgo |
La crisi della ‘sedia vuota’ – con la Francia che
non partecipava più alle riunioni europee – ci chiude con l’impegno da
parte degli Stati membri di evitare decisioni a maggioranza nelle
materie di "interesse vitale" – di fatto si formalizza un diritto di
veto degli stati membri |
1970 |
Trattato
di Lussemburgo |
Modifica delle disposizioni in materia di bilancio.
Introduzione di un sistema di risorse proprie (diritti doganali, dazi
sulle importazioni agricole, aliquota 1% della base imponibile IVA
armonizzata). Aumento dei poteri dell'Assemblea Parlamentare
(approvazione-rigetto in blocco del bilancio) |
1974 |
Consiglio Europeo |
Viene istituito il Consiglio Europeo come organo di
impulso politico, composto dai capi di stato e di governo degli Stati
membri ‘con’ il Presidente della Commissione. |
1976 |
Atto relativo alle elezioni del
Parlamento europeo |
Il
Parlamento europeo sarà eletto a suffragio universale diretto. Le
prime elezioni si terranno nel 1979. |
1978 |
Sistema Monetario europeo |
Il
Consiglio europeo adotta una risoluzione che istituisce lo SME, un
accordo tra le banche centrali per limitare le oscillazioni dei cambi. |
1986 |
Atto Unico europeo |
Viene fissato il programma legislativo per la
realizzazione progressiva del mercato interno entro la fine del 1992.
Il Consiglio deciderà a maggioranza qualificata per le misure
destinate all'instaurazione del mercato interno. Viene rafforzato il
ruolo del Parlamento attraverso le procedura di cooperazione (per le
direttive) e del parere conforme (per le decisioni circa l’ingresso di
un nuovo Stato o la firma di accordi commerciali internazionali). |
1992 |
Trattato di Maastricht |
Nasce l'Unione Europea, costituita da i tre
pilastri: la Comunità europea, la politica estera e di sicurezza
comune (PESC) e la cooperazione di polizia e nei settori della
giustizia e degli affari interni (GAI). All’interno del primo
pilastro: creazione dell’Unione economica e monetaria, dell’euro e
della
Banca centrale europea; Danimarca e Regno Unito, e più tardi la
Svezia, non adottano l’euro. Aumentano le competenze dell’Unione (in
particolare la politica sociale) e si estende a nuove materie la
votazione a maggioranza qualificata; il metodo comunitario –
iniziativa della Commissione e co-decisione di Consiglio e Parlamento
– diventa il metodo normale di decisione; viene introdotto il
principio di sussidiarietà per le competenze condivise tra l’Unione e
gli stati membri. In materia di PESC e GAI sono previste decisioni e
azioni comuni; non sono previsti né un potere d’iniziativa della
Commissione né una partecipazione del parlamento alle decisioni. |
1997 |
Trattato di Amsterdam |
Introduzione delle cooperazioni rafforzate, anche
se con forti limitazioni pratiche – tra cui il diritto di ogni stato
membro di bloccare una specifica iniziativa. Viene aggiunto al Tratto
CE un nuovo Titolo dedicato all’occupazione, con procedure di
coordinamento non vincolanti. Alcune delle materie del GAI vengono
portati nel pilastro CE, con nuovi Titoli per "Visti, asilo,
immigrazione ed altre politiche connesse alla libera circolazione
delle persone" e per "Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia
penale". Il Trattato di Shengen (1985) viene inserito in un
protocollo; il Regno Unito e l’Irlanda si avvalgono della possibilità
di opt out. Si concorda un Protocollo sull’applicazione del
principio di sussidiarietà e proporzionalità. |
2000 |
Carta dei diritti |
Viene firmata la Carta dei diritti
fondamenti dell’
Unione europea elaborata da una Convenzione. |
2001 |
Trattato di Nizza |
Nuova ponderazione dei voti in Consiglio, con una
tripla maggioranza dei votanti, degli stati e della popolazione.
Modifica del numero dei seggi del
Parlamento europeo in vista dell’allargamento. In mancanza di un
accordo, di decide che il numero dei commissari verrà rivisto quando
gli stati membri raggiungeranno il numero di ventisette. Il sistema
delle cooperazioni rafforzate viene reso più flessibile, con
l’eliminazione del diritto di veto e l’ estensione dei settori cui si
possono applicare. |
2004 |
Trattato Costituzionale
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La parte I del Trattato contiene le norme relative
a: gli obiettivi dell’Unione, i diritti fondamentali, la definizione
delle competenze, il funzionamento delle istituzioni e la gerarchia
delle norme; viene attribuita la personalità giuridica unica all'
Unione europea. La parte II riprende la Carta europea dei diritti
fondamentali. La parte III include le disposizioni relative alle
politiche e al funzionamento dell’Unione. Viene soppressa la struttura
per pilastri; ma la politica estera e di sicurezza comune e la
giustizia e gli affari interni mantengono procedure di decisione
diverse. Il Trattato è stato firmato da tutti gli stati membri ed è
stato ratificato da 18 di essi; la Francia e i Paesi Bassi hanno
rifiutato la ratifica con referendum popolare. Tre paesi – Repubblica
Ceca, Polonia e Regno Unito - la procedura di ratifica è sospesa
sine die. |