Con il 2009 via libera agli incentivi per le
biomasse per le aziende agricole. È quanto rende noto Coldiretti,
per la quale "la diatriba tra Russia e Ucraina sulle forniture di gas che ha
provocato la chiusura dei rubinetti verso l'Unione europea mette in evidenza
la necessità di differenziare sempre più le fonti di approvvigionamento
energetico per evitare di trovarsi spiazzati dalla dipendenza da questo o
quel Paese produttore". Sulla prima Gazzetta Ufficiale del 2009, scrive la Coldiretti, è stato pubblicato il decreto del Ministero dello sviluppo
economico che dà il via libera agli incentivi per la produzione di energia
elettrica da parte di piccoli impianti, installati in aziende agricole e
stalle, alimentati a biomassa agricola come le colture energetiche, i
residui di potature o letame proveniente dagli allevamenti. L'organizzazione
ricorda come secondo recenti studi attraverso l'uso delle fonti rinnovabili
dell'agricoltura si può arrivare a coprire oltre il 13% del fabbisogno
energetico nazionale.
Il decreto introduce, spiega la Coldiretti, una tariffa
omnicomprensiva di 0,22 euro/kW in "conto energia" per l'energia
prodotta da impianti di potenza inferiore ad 1 Mw alimentate a biomasse e
biogas, in attesa della successiva adozione dell'apposito decreto da parte
del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Viene
previsto inoltre un coefficiente di moltiplicazione dei certificati verdi,
titoli destinati ad incentivare sul mercato la produzione di energia
elettrica da parte di impianti della stessa potenza elettrica.
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