E' stata inaugurata ieri a Conegliano
Veneto la
nuova sede della Servizi Ambientali Veneto Nord
Orientale (Savno),
società che gestisce il ciclo integrato dei
rifiuti urbani.
L'edificio di 2 piani, di circa 600 metri
quadri è costituito da materiali riciclati e
riciclabili, adottando soluzioni progettuali
all'insegna del risparmio energetico e delle
fonti rinnovabili.
Le strutture portanti sono in
acciaio.
L'isolamento termoacustico è
garantito grazie a fogli di poliestere riciclato,
una fibra di plastica, priva di resine
e di colla, proveniente dal riciclo
di bottiglie della raccolta differenziata.
L'isolamento dei pavimenti è
assicurato da una fibra di cellulosa derivante
dalla raccolta dei giornali riciclati, mentre i
pannelli in legno cemento derivano dagli scarti
delle segherie.
La progettazione dell'edificio
ha puntato da un lato a garantire il minor consumo
possibile di energia e dall'altro ad assicurare le
migliori condizioni possibili di benessere,
ricorrendo all'utilizzo della fonte geotermica per
la climatizzazione ed ai pannelli
fotovoltaici integrati per la generazione di
energia elettrica.
Sul tetto dell'edificio, infine,
è stato realizzato un giardino pensile, grazie al
compost ottenuto dalla raccolta
differenziata.
Secondo il Presidente di Savno,
Riccardo Szumski, in un periodo di scarsità di
riserve energetiche, era doveroso un atto di civiltà e di
rispetto per l'ambiente, in linea con l'attività della Società. Di
qui la scelta di costruire un edificio ecologico, solido ed
energeticamente efficiente anche attraverso il riciclo e recupero di
materiali provenienti dalla raccolta differenziata, a dimostrazione
che gli sforzi dei cittadini nel differenziare hanno degli sbocchi
concreti. Il costo complessivo della nuova sede è di circa un 20% in
più rispetto ad un normale edificio, ma grazie alle caratteristiche
ecologiche del fabbricato, nel giro di breve tempo tali costi
verranno ammortizzati.
Sembra fantascienza, vero?
Si ringrazia (anche per l'immagine):
-
savnoservizi.it
29/05/2008 Vuoi comprare energia rinnovabile? Vai al supermercato (http://paroleverdi.blogosfere.it)
Carrefour Belgium ha infatti
lanciato il programma
Carrefour Energie EcoPlanet, con la fornitura di
energia elettrica verde al 100%,
derivante esclusivamente da fonti rinnovabili.
L'offerta prevede tariffe
dell'energia elettrica pari a quelle dell'energia
tradizionale.
Il consumatore può, inoltre, avvalersi di
tariffe bloccate per un periodo di tempo a sua scelta:
1, 2 o 3 anni.
L'iniziativa è promossa dalla Commissione Europea
e rientra nel programma relativo
Sustainable Energy for Europe.
Le fonti rinnovabili dalle quali viene
generata l'energia elettrica venduta in Belgio nei
supermercati Carrefour sono l'eolica (circa il
62,96%), le biomasse o il biogas
per il 35,58%, la cogenerazione di alta
qualità per più del 1,38% e l'idroelettrico
per la restante parte, poco più del 0,07%.
Qui potete leggere il comunicato stampa di
Carrefour Belgium.
Si ringrazia:
- carrefour.com
27/05/2008 Le rinnovabili fanno bene all’economia
Basta guardare quel che
avviene in Germania.
Dal 2004 al 2007, gli
operatori del settore sono cresciuti da 160.000
a 249.000, mentre l'export è aumentato da
2,5 miliardi a 12 miliardi di euro.
A gennaio di quest'anno, la quota di energia totale
consumata derivante da rinnovabili è risultata pari al
17%.
Le imprese tedesche sono leader nella
gestione dei rifiuti (ne sappiamo qualcosa qui in Campania)
nella gestione delle acque, nelle rinnovabili
e nel risparmio energetico.
Un occhio all'ambiente e l'altro al
portafogli: il solito pragmatismo tedesco.
Altro che
nucleare...
Si ringrazia:-
rinnovabili.it
26/05/2008 Ma davvero il nucleare è più conveniente delle rinnovabili? (http://paroleverdi.blogosfere.it)

Non è l'autore del presente blog a chiederselo. E',
piuttosto, Amory Lovins, chairman e
direttore scientifico del Rocky Mountain Institute,
in un articolo uscito ieri sul
Newsweek.
E la risposta è no.
Nel solo 2007, le rinnovabili
hanno attratto investimenti pari a circa 71 miliardi di dollari.
Ed il
nucleare? Zero.
Ci sarà un motivo.
Secondo Lovins, è di carattere squisitamente
economico.
Il nucleare non conviene.
Secondo Lovins, l'inaffidabilità
dell'energia rinnovabile è un mito, mentre quella
dell'energia nucleare è reale.
Di tutte le centrali nucleari costruite negli Stati
Uniti, il 21% è stato abbandonato, il 27%
ha avuto almeno una volta problemi. Ed anche i reattori costruiti con
successo hanno bisogno di rifornirsi di carburante
ogni 17 mesi per 39 giorni.
E quando interrompono la loro attività
per problemi alla rete elettrica, non possono ripartire
velocemente.
Tutto questo non avviene per l'eolico.
E poi ci lamentiamo che le rinnovabili sono
discontinue?
Qui
potete leggere l'articolo di Lovins.
Vi consiglio di farlo, nella speranza che la
lettura dell'articolo possa contribuire a sfatare
il
mito delle rinnovabili discontinue ed incapaci
di provvedere all'alimentazione anche soltanto di una
piccola comunità.
Si ringrazia:
- newsweek.com
23/05/2008 Nucleare, fonti rinnovabili e risparmio energetico
(http://paroleverdi.blogosfere.it)

Il Governo ha annunciato il ritorno al
nucleare.
Non sono un esperto del settore. Lascio ad altri la
valutazione di tale scelta.
A me interessa, invece, analizzare
due dei presupposti, a partire dai quali è maturata tale
scelta.
Il primo concerne i consumi
energetici.
Secondo le stime più attendibili, i
consumi dovrebbero aumentare nel corso dei prossimi anni.
Il secondo, strettamente connesso al
primo, prevede che l'unica alternativa possibile al sistema
di approvvigionamento energetico basato sul petrolio,
sia replicare tale modello, sostituendo al petrolio un'altra fonte.
Come il nucleare.
Ma siamo davvero sicuri che queste due
condizioni siano vere?
Siamo davvero sicuri che sia impossibile
ridurre i consumi energetici?
Eppure con gli interventi di risparmio energetico,
attuabili investendo
pochissimi soldi, non si costringe nessuno a
modificare negativamente il proprio stile di vita.
Il risultato, semmai, è di
eliminare o
ridurre drasticamente gli enormi sprechi
attualmente esistenti.
Perché noi l'energia
non la usiamo. La sprechiamo.
E siamo davvero sicuri che l'attuale
modello di produzione centralizzata e di
distribuzione dell'energia elettrica sia l'unico
possibile?
Siamo davvero sicuri che la
generazione distribuita sia impossibile da realizzare o che,
comunque, possa coprire solo quote insignificanti del
fabbisogno energetico nazionale?
Eppure
esempi in tal senso ve ne sono, in Europa.
Tornando alla scelta del nucleare ed al
relativo dibattito, vi segnalo un bel
post di Marco Zoli.
Sottoscrivo in pieno le sue considerazioni sul
risparmio energetico e sulla generazione distribuita.
23/05/2008 Investire in rinnovabili: parola di petroliere (http://paroleverdi.blogosfere.it)
Succede alla
Exxon Mobil
I Rockefeller sono
contrari alla linea strategica adottata dal
management: ancora troppi i soldi destinati
alle fonti fossili e pochi quelli indirizzati alle
fonti rinnovabili.
E succede anche alla
Shell,
dove è stata contestata da parte degli azionisti la decisione
di rinunciare all'investimento in un impianto eolico
off shore.
La Exxon Mobil ha speso circa 100 milioni di
dollari per un progetto sul cambiamento climatico
all'Università di Stanford.
Pochini, si lamentano gli azionisti del
colosso petrolifero, se paragonati ai 25 miliardi di dollari
investiti nelle fonti fossili.
Alla Shell, gli azionisti criticano, invece, la decisione
di ritirarsi dal progetto eolico del
London
Array, uno dei più grandi al mondo. Un investimento da
4 miliardi di dollari, un terzo dei quali a carico di Shell.
Questi soldi invece sono stati destinati allo sfruttamento delle
sabbie bituminose in Canada.
Ma non sono solo gli azionisti delle due
società a spingere perché siano investiti più soldi
nelle
rinnovabili ed in soluzioni tecnologiche a
tutela dell'ambiente.
Wall Street, per esempio, invita a
seguire l'esempio della
BP, molto attiva nel costruirsi una immagine di
impresa ambientalista.
Il management della Exxon Mobil, secondo Neva
Rockefeller Goodwin si sta concentrando su un sentiero angusto
che non tiene in considerazione i cambiamenti rapidi del panorama energetico
mondiale.
Capito?
Si ringrazia:
|