Senza
informazione libera non c’è democrazia. Se l’informazione diventa
strumento di interessi privati e dei partiti non c’è democrazia. Se Testa
d’Asfalto ha tre televisioni nazionali e quaranta giornali e periodici non c’è
democrazia. Se i partiti hanno il controllo della RAI non c’è democrazia.
Il non voto è un voto. Il non voto è il voto del cittadino informato.
Se i referendum elettorali sono cancellati da Calderoli o rinviati da Napolitano
non c’è democrazia. Se 350.000 firme per tre leggi popolari marciscono in una
cantina del Senato non c’è democrazia. Se non possiamo votare il
candidato non c’è democrazia. Se Cuffaro, Crisafulli, Carra, Dell’Utri,
Cesa sono già eletti in Parlamento non c’è democrazia. Se 100 persone
condannate in primo e secondo grado, in via definitiva o rinviate a
giudizio ci rappresenteranno dopo le elezioni truffa non c’è democrazia. Se i
giornali ricevono un miliardo di euro all’anno di finanziamento pubblico non c’è
democrazia. Se Rete 4 non va sul satellite dopo la sentenza della Corte di
Giustizia europea non c’è democrazia. Se la Bonino non ha
urgenza di applicare la sentenza europea su Rete 4 e lo
dichiara senza pudore non c’è democrazia. Se Bossi può
minacciare lo Stato con i fucili non c’è democrazia. Se i
partiti prendono i voti delle mafie non c’è democrazia. Se Bassolino
è presidente della Regione Campania non c’è democrazia. Senza informazione
libera non è possibile scegliere. I cittadini hanno il diritto di essere
informati. Senza questo diritto non c’è democrazia. I cittadini hanno il diritto
di essere rappresentati da galantuomini. Senza questo diritto
non c’è democrazia. Beppe Grillo sarà il 10 aprile a Pescara
per sostenere la lista civica per le elezioni comunali. Beppe Grillo non
appoggia nessuna lista nazionale per le elezioni politiche. Il Tribunale di Roma
ha proibito l’uso del nome e dell’immagine di Beppe Grillo alle liste “Grilli
parlanti” e a “No Euro – Lista del Grillo”. Le televisioni e i giornali non
possono promuovere queste liste. I conduttori televisivi non possono promuovere
queste liste. Beppe Grillo vi invita a
leggere la sentenza del tribunale. Sostenete le liste civiche
comunali nelle vostre città e la lista regionale in Sicilia di Sonia
Alfano. Il rinnovamento del Paese inizia dai Comuni e dalle Regioni. Il
rinnovamento inizia dai giovani. La libertà inizia dall’informazione libera. V2
day – 25 aprile.
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Fatta eccezione per le liste sopra indicate, ogni riferimento al mio nome
ed alla mia immagine per la connotazione di iniziative elettorali in sede
politica o amministrativa è da considerarsi illecito ed eseguito contro la mia
volontà. Ricordo che il Tribunale di Roma ha ordinato di cessare l'uso di tali
riferimenti in ogni forma, equiparando a questi fini ed effetti la parola
"Grillo" alla parola "Grilli" ritenendo che tale condotta integri una "patente
violazione del diritto al nome ed all'identità personale, quest'ultimo inteso
nella sua accezione di diritto a non vedersi attribuiti fatti azioni e
comportamenti estranei alla propria persona". Ricordo anche che il diritto non
viene leso solo se gli atti illeciti vengono compiuti dai destinatari del
provvedimento ma anche qualora chiunque altro compia materialmente le iniziative
censurate dal Tribunale.
http://www.beppegrillo.it
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