
Le elezioni politiche sono incostituzionali, il loro
risultato è nullo. Sono stupefatto che il Presidente della Repubblica non abbia
PRIMA dato corso al referendum chiesto dai cittadini e DOPO
alle elezioni.
Lo psiconano minacciava la marcia su Roma se le Camere non venivano sciolte? I
leghisti imbracciavano i fucili? Napolitano gli mandava l'esercito
e la faceva finita. Lo paghiamo perchè prenda decisioni, non per fare la statua
al Pincio.
La Costituzione è semplice, scritta bene. Si può discutere, ma
la sua interpretazione è chiara. Il primo articolo dice: "La sovranità
appartiene al popolo". Invece deputati e senatori sono eletti dai segretari di
partito. Il Parlamento è deciso per quasi l''80% da due
persone: Topo Gigio e lo psiconano. E' il loro Parlamento,
veltrusconiano, non italiano. Ma vi rendete conto della colossale presa
per il culo di queste elezioni? E' in corso il grande mercato delle liste
elettorali. Un mercato in cui c'è di tutto. Veline e puttane, condannati e
prescritti. Ogni giorno una nuova candidatura della società incivile. Con la
copertura di qualche precario o sopravvissuto alle stragi sul lavoro. Dopo che
la legge 30 non è stata cambiata, dopo che l'indulto ha mandato
assolti i colpevoli delle morti bianche. Stessi partiti, stesse
facce di cuoio. L'Italia è come Bisanzio prima della caduta.
Tutti interpretano, tutti si parano il culo.Tutti hanno
ragione, tutti hanno torto... Quando incontrate un politico leggete a voce alta
la Costituzione e chiedetegli di rispettarla. Un Parlamento incostituzionale non
ha alcuna legittimità. I suoi componenti vadano a giocare alla
pallacorda ad Arcore o al Festival del cinema 'de Roma.
Riporto il ricorso al Tar di tre avvocati contro la legge
elettorale.
"Elezioni del 13/14 aprile: ricorso al Tar. La legge elettorale è
incostituzionale e viola la Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Oggi tre cittadini elettori, gli avvocati Aldo Bozzi, del foro
di Milano, Giuseppe Bozzi, del foro di Roma e Giuseppe Porqueddu, del foro di
Brescia hanno proposto ricorso al Tar del Lazio, impugnando i
decreti del Presidente della Repubblica con i quali sono stati convocati i
comizi per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica,
nella parte in cui danno attuazione alle norme della legge Calderoli che
appaiono in più stridente contrasto con i diritti fondamentali dei cittadini e
le prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica.
I ricorrenti, sulla scia dei rilievi mossi dalla Corte Costituzionale con la
sentenza n. 15 del 2008 (ammissiva del referendum elettorale), chiedono che il
Tar sollevi la questione di costituzionalità della legge Calderoli
con riferimento a tre punti critici:
1) Le liste bloccate che privano l'elettore
della possibilità di scegliere le persone che dovrebbero rappresentarlo in
Parlamento
2) L'attribuzione di un premio di maggioranza
non subordinato al raggiungimento di alcuna soglia minima
3) L'indicazione sulla scheda elettorale del candidato
premier
L'impossibilità per gli elettori di scegliere i candidati cambia la natura del
Parlamento perché trasforma tutti gli eletti, anziché in rappresentanti del
popolo in rappresentanti dei partiti o dei capi politici che li
hanno selezionati, comprimendo il principio costituzionale della
rappresentativita e della libertà dei parlamentari, che devono
esercitare le loro funzioni senza vincolo di mandato. Essa inoltre viola la
Convenzione Europea dei diritti dell'uomo (articolo 3 del Protocollo I).
L'attribuzione di un premio di maggioranza, svincolato da ogni soglia
minima, altera profondamente la composizione della rappresentanza.
Entrambi i sistemi, sia il premio di maggioranza, sia le liste bloccate sono
stati adoperati dal fascismo, con la legge Acerbo del 1924 e
con la successiva legge del 1928, per espropriare il corpo elettorale della
possibilità di compiere delle scelte libere e mortificare il Parlamento.
L'indicazione sulla scheda del capo della coalizione candidato alla carico di
premier pregiudica le funzioni e la libertà del Capo dello Stato
a cui la Costituzione attribuisce il compito di nominare il Presidente del
Consiglio dei Ministri".
P.S. Il
meetup degli
Amici di Beppe Grillo dell'Isola d'Ischia sta cercando candidati per
integrare la lista che verrà presentata alle elezioni amministrative. Chi fosse
disponibile può contattare Andrea D'Ambra (andreadambra@gmail.com).

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