SALARI“..nei 5 anni del nostro governo le
retribuzioni, i salari si sono mantenuti sopra l’inflazione. La media
dei 5 anni della crescita dei salari è stata del 3,1%, mentre
l’inflazione è cresciuta del 2,1. Mentre negli ultimi due anni questo
non è avvenuto…”(Berlusconi, Porta a Porta, martedì 12
Febbraio 2008)
La prima considerazione che appare opportuno fare in merito alla
dichiarazione riguarda la distinzione che sarebbe stato necessario
fare tra salari lordi e netti. Le due variabili nel corso del
quinquennio considerato non hanno avuto lo stesso andamento.
Un’ulteriore distinzione riguarda le retribuzioni lorde e le
retribuzioni contrattuali. Dai dati ISTAT dei conti nazionali appare
che nel periodo 2001- 2005 il tasso di variazione medio delle
retribuzioni lorde è stato del 3,3% mentre le retribuzioni
contrattuali in media sono cresciute di circa il 2,6%. Passando poi
alle due misure in termini reali, considerando l’indice dei prezzi al
consumo armonizzato europeo, le variazioni percentuale media delle
retribuzioni lorde è dello 0,68% e di solo lo 0,11% per quelle
contrattuali.
L’affermazione appare quindi abbastanza attendibile per le
retribuzioni di fatto anche selo slittamento salariale è ascrivibile
anche alla contrattazione di secondo livello in un periodo di
progressivo declino della produttività del lavoro.
Negli ultimi due anni le retribuzioni lorde reali sono rimaste
praticamente stabili e le retribuzioni contrattuali aumentate solo
dell1%.
|
Retribuzioni lorde per ula a
t.p. |
Tassi di variazione annui delle
retribuzioni lorde (in %) |
Retribuzioni contrattuali per
ula a t.p. |
Tassi di variazione annui delle
retribuzioni contrattuali (in %) |
Prezzi al consumo indice
armonizzato europeo |
Retribuzioni lorde reali, tassi
di variazione % |
Retribuzioni contrattuali
reali, tassi di variazione % |
2000 |
20,862 |
|
17,908 |
|
|
|
|
2001 |
21,592 |
3.5 |
18,338 |
2.4 |
2.7 |
0.8 |
- 0.3 |
2002 |
22,147 |
2.6 |
18,704 |
2.0 |
2.6 |
- 0.0 |
- 0.6 |
2003 |
22,857 |
3.2 |
19,310 |
3.2 |
2.8 |
0.4 |
0.4 |
2004 |
23,643 |
3.4 |
19,904 |
3.1 |
2.3 |
1.1 |
0.8 |
2005 |
24,414 |
3.3 |
20,386 |
2.4 |
2.2 |
1.1 |
0.2 |
2006 |
25,092 |
2.8 |
21,293 |
4.4 |
2.2 |
0.6 |
2.2 |
2007* |
25,490 |
1.6 |
21,782 |
2.3 |
2.0 |
- 0.4 |
0.3 |
Media 2001-2005 |
|
3.20 |
|
2.63 |
|
0.68 |
0.11 |
Media 2006-2007 |
|
2.2 |
|
3.35 |
|
0.1 |
1.25 |
Fonti: Istat, conti nazionali *
dato stimato sulla base del tasso di variazione dei primi tre
trimestri |
|
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MERCATO DEL LAVORO
“…Grazie alla legge Biagi l’occupazione è cresciuta grazie
alla creazione nei nostri 5 anni di 1.600.000 di posti di lavoro di
cui 500.000 per le donne. La legge Biagi ha spiegato i suoi effetti
negli anni successivi creando 600.000 posti nel 2006, 100.000 nel 2007
e oggi siamo scesi a 6.4% di disoccupazione” (Berlusconi,
Porta a Porta, martedì 12 Febbraio 2008)
Dai dati ufficiali emerge che a settembre 2007, rispetto a
settembre 2006, sono stati creati 416 mila
posti di lavoro e che la disoccupazione è scesa al 5,6%, il dato più
basso da 15 anni circa.
L’aumento del numero di occupati e la diminuzione del tasso di
disoccupazione sono fenomeni in atto da circa 10 anni ed è
praticamente impossibile stabilire il merito relativo ai diversi
provvedimenti legislativi. La riforma del mercato del lavoro da cui
dipende il miglioramento in atto ha riguardato i Governi sia di
centro – destra sia di centro – sinistra. L‘insieme delle riforme del
mercato del lavoro, dal pacchetto Treu del 1995, alle leggi del Part
Time del 2000 e del contratto a termine del 2001, fino alla Legge 30
del 2003 sono state compiute da coalizioni di governo e da diversi
schieramenti politici.
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
“…per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale del
governo Prodi i risultati non sono stati di 40 miliardi di euro come
detto ma di circa 2 miliardi….La lotta all’evasione avrà portato nelle
casse dello stato 2 o 3 miliardi, non i 40 annunciati da Prodi…”(Berlusconi,
Porta a Porta, martedì 12 Febbraio 2008)
I dati ufficiali apparsi lo scorso 22 Ottobre nella Relazione al
Parlamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze sui risultati
della lotta all’evasione appaiono ben diversi da quelli citati da
Silvio Berlusconi. Nella relazione si legge che: “La strategia di
lotta all’evasione del governo ha dato ottimi risultati: tra il 2006
ed il 2007 sono stati recuperati al fisco circa €23 miliardi di
maggiori entrate precedentemente non pagate e in buona parte legate ad
un miglioramento della tax compliance dei cittadini, allo stesso tempo
le entrate da ruoli e riscossioni coattive sono aumentate di oltre il
20 percento. In pratica, sembra essersi messo in moto un rilevante
processo di emersione di base imponibile e gettito.”
La relazione del Ministro poggia su una serie di ipotesi ben
precise, la frase di Berlusconi non è invece argomentata. Per smentire
il documento ufficiale sarebbe servita una dimostrazione volta a
smentire la validità delle ipotesi su cui il documento è basato.
RIFIUTI
“…in realtà le tonnellate ancora da togliere sono
1.000.000. Fino ad ora c’è stato un pessimo governo perché non si è
introdotta la raccolta differenziata. Al Nord si differenzia il 50% in
Campania il 10%...” (Berlusconi, Porta a Porta, martedì
12 Febbraio 2008)
L’affermazione appare eccessivamente ottimistica per il Nord e
pessimistica per la Campania. Secondo il decimo rapporto dell’APAT
presentato lo scorso 11 Febbraio, il Nord è sicuramente virtuoso
rispetto alla differenziazione con una media del 39,9%, con una
variazione incrementativa di 2 punti percentuali nell’ultimo biennio,
ma resta ancora distante dal 50%.
Il sud nel suo complesso ha raggiunto il 10%, con un incremento
biennale dell’1,4%. La Campania invece parendo dal 10,3% ha raggiunto
l’11,3%.(www.atap.org.it)
PRESSIONE FISCALE - PENSIONI
“…rivendico il primato che il mio governo è: stato l’unico
dal 1968 in avanti a diminuire la
pressione fiscale. Non come si era previsto nel contratto ma solo
perché abbiamo incontrato una stagione economica molto difficile
soprattutto dopo l’11 settembre. La crisi ha investito non solo
l’america ma anche l’europa. Nonostante questo siamo riusciti a
diminuire le tasse, a non mettere assolutamente le mani nelle tasche
degli italiani, a aumentare le pensioni a 1.850.000 cittadini, aprire
106 cantieri di grandi opere.” (Berlusconi, Porta a
Porta, martedì 12 Febbraio 2008)
Come già documentato sul nostro sito, per quanto riguarda la
pressione fiscale considerando il periodo amministrativo del governo
Berlusconi ed escludendo l’anno delle elezioni poiché è difficile
attribuire i risultati a uno dei due schieramenti, risulta che nel
periodo 2002-2005 la pressione fiscale è effettivamente diminuita
dello 0,7% mentre nel periodo 1997-2000 si è mantenuta costante.
Per un approfondimento si veda
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2105.html
Il dato sul numero dei pensionati che hanno beneficiato dell’aumento
non appare invece corretto. Come già documentato degli oltre sei
milioni di pensionati esistenti nel nostro paese nel 2001 che
percepivano importi inferiori ai 516 euro mensili solo 1.600.000 hanno
beneficiato dell’aumento deliberato dal Governo di centrodestra con la
Finanziaria del 2002.
Per un approfondimento si veda
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2056.html.
SPESA PUBBLICA
“..noi almeno per la spesa pubblica siamo riusciti a fare
meglio dei governi precedenti” (Brlusconi, Porta a Porta,
martedì 12 Febberaio 2008)
Come già documentato sul nostro sito, per quanto riguarda la spesa
pubblica considerando i periodi 1997-2000 e 2002-2005 (l’esclusione
dell’anno delle elezioni è dovuta al fatto che è difficile attribuire
i risultati ai diversi schieramenti) si evidenzia che la spesa
corrente primaria è diminuita dello 0.1% nel dal 1997 al 2000 mentre
nel periodo successivo è aumentata del 2,3%
Per un approfondimento si veda
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2105.html
DEFICIT
“…il deficit con l’ultima finanziaria è arrivato al 2.6%
rispetto alla previsione dell’1,4%” (Berlusconi, Porta a
Porta, martedì 12 Febbraio 2008)
L’affermazione non è corretta.Senza legge finanziaria per il 2008,
il deficit previsto per il 2008
sarebbe stato di 1,8%. Con la legge finanziaria 2008 il deficit
previsto è salito al 2,2%.
Risulta quindi sicuramente vero che la finanziari ha peggiorato il
deficit del 2008, tuttavia la base di partenza era 1,8% e non 1,4% e
la nuova stima si attesta sul 2,2%.
CONSUMI
“…Con la ricerca estrema di lotta all’evasione del governo
prodi si è creato un’atmosfera che ha frenato i consumi, e siamo a un
calo importante dei consumi, e di conseguenza ha frenato la produzione
e gli investimenti. Il calo della produzione è stato addirittura di
circa il 4% nel 2007. E addirittura su alcuni beni durevoli che sono
indicativi dell’atmosfera generale come gli immobili il calo è stato
dell’11% e per le automobili addirittura del 16% nell’inizio
dell’anno” (Berlusconi, Porta a Porta, martedì 12
Febbraio 2008)
Secondo i recenti dati ISTAT dello scorso 11 Febbraio nel mese di
dicembre 2007 l'indice della produzione industriale con base 2000=100
è risultato pari a 86,4 e ha registrato una diminuzione di quasi 4
punti percentuali rispetto a dicembre 2006 quando risultava pari a 90.
Se tuttavia si considera la media dell’intero anno 2007 l’indice ha
registrato un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente.
Sempre in dicembre è da segnalare una diminuzione tendenziale di 6,5
punti percentuali dell’indice della produzione corretto per i giorni
lavorativi (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 18 di dicembre
2006).
La media del 2007 dell’indice è di -0,2 per cento rispetto al 2006 (i
giorni lavorativi sono stati 253 contro i 250 del 2006). L'indice
della produzione destagionalizzato è invece calato dello 0,5 per cento
rispetto a novembre 2007 risultando pari a 96,4.
Per i beni durevoli l’indice nel confronto tra dicembre 2006 e
dicembre 2007 registra variazioni negative dell’11% ma la media
annuale è di meno 1,2%. L’analisi per settore di attività economica
mostra che la industriale dei mezzi di trasporto ha subito invece un
calo del 3.4% nel confronto tra dicembre 2006 e dicembre 2007.
COSTI DELLA POLITICA
“…a ogni cittadino tedesco l’apparato dello stato costa
3.300 euro, in Italia oggi siamo a 4.600 euro” (Berlusconi,
Porta a Porta, martedì 12 Febbraio 2008)
Moltiplicando il costo pro-capite dell’apparato dello stato citato
da Silvio Berlusconi (4.600 euro) per la popolazione Italiana al primo
Gennaio 2007 (59.131.287) si ottiene un costo complessivo di circa 272
miliardi.
Considerando che la spesa pubblica prevista per il 2007 era di 689
miliardi e la spesa corrente del 2006 di 589 miliardi di cui 163
miliardi per stipendi, 120 miliardi di acquisti, 253 miliardi per
prestazioni sociali e 53 miliardi per la voce residuale altro appare
difficile risalire a quale sia la voce aggregata sottostante la
dichiarazione.
L’unica voce che si avvicina alla cifra citata è la spesa pubblica
totale prevista per consumo finale della pubblica amministrazione
(definita come la somma dei consumi intermedi e dei redditi da lavoro)
ma nel 2005. Tale spesa era di 287 miliardi.
OPERE PUBBLICHE
“…Abbiamo aperto 106 cantieri. I chilometri di strada
aperti e terminati come lavori sono stati più di 1000 sotto il nostro
governo” (Berlusconi, Porta a Porta, martedì 12 Febbraio
2008)
Lo scorso 2 Marzo 2007 l’Onorevole Silvio Berlusconi dichiarava in
un discorso alla Camera: “Le grandi opere infrastrutturali - che
in cinque anni di Governo stabile erano diventate il volano di un
nuovo slancio nazionale… con 106 cantieri aperti, 1500 chilometri di
strade iniziati e conclusi…”
Sul sito
http://www.governoberlusconi.it si legge invece “…Nei 70
cantieri aperti per le grandi opere lavorano oltre 450.000 addetti.”
Appare quindi un primo dubbio circa il numero di cantieri
effettivamente aperti negli anni in esame.
Per quanto invece riguarda la lunghezza dei tratti stradali aperti e
terminati nell’ultima dichiarazione viene semplicemente detto più di
1.000 mentre nel discorso ufficiale del 2007 viene indicato 1.500.
Dai dati ufficiali ISTAT sulle statistiche sui trasporti al momento
disponibili arrivano fino al 2004, e quindi non coprono l’intero
incarico del Governo Berlusconi. I dati mostrano che dal 2001 al 2004
la rete stradale nazionale totale non solo non aumenta, ma si riduce
di 433 Km.
Spetta all’Onorevole Berlusconi fornire i dati ufficiali degli anni
mancanti al completamento del mandato che mostrino un incremento della
rete stradale di 1933 Km.