La Corte costituzionale ha ammesso tutti e tre i referendum
sulla riforma della legge elettorale. Si tratta dei quesiti relativi al divieto
di candidature multiple e abrogazione, alla Camera e al Senato, della
possibilità di collegamento tra liste, in modo che il premio di maggioranza sia
attribuito alla lista che raccoglie il maggior numero di voti e non più alla
coalizione. A questo punto, toccherà al governo decidere la data di convocazione
della consultazione popolare, che dovrà essere fissata tra il 15 aprile e il 15
giugno prossimi. Le motivazioni della decisione della Consulta dovranno essere
depositate entro il 10 febbraio.
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Archivio Una sola settimana alle ELEZIONI PORCATA volute da Berlusconi
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