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Ho fatto un giro a Milano. Le sfilate di moda hanno traslocato.
Non si fanno più tra via della Spiga e via Montenapoleone, ma in via
Triboniano. In un campo nomadi, vicino al Cimitero Maggiore, messo a
nuovo grazie al “Patto di Legalità” del Comune di Milano. Le modelle arrivano
dalla Romania, belle e giovani, sui quindici anni. Le ragazze
non vengono truccate, ma stuprate, picchiate, tenute senza cibo. Poi escono in
passerella, forse un po’ anoressiche, per un clan di delinquenti stranieri che
le ammira nude. Completamente nude. Più sono belle, più il
valore sale. Si pagano fino a cinquemila euro per una fanciulla da far
prostituire sui viali. Le donne, un tempo, sfilavano nude di fronte ai nazisti
che le selezionavano per le camere a gas.
Milano vuole l’EXPO 2015 e non sa proteggere delle bambine, perché sono
poco più che bambine, nel suo territorio. A Milano è ritornato lo
schiavismo, la capitale CO2 ha superato in peggio l’antica Roma. Le ragazzine
sono merce sui marciapiedi per i pedofili locali. La richiesta
è alta, le si può ammirare anche in pieno giorno. Carne fresca d’importazione.
Il campo modello non può però essere perquisito e, tanto meno, tenuto sotto
controllo. Lo riporta il Corriere della Sera: “poche settimane fa il pm Ester
Nocera avrebbe voluto ordinare una perquisizione a riscontro di
una prostituta stanca di umiliazioni e botte, ma un alto ufficiale dell’Arma
ha allargato le braccia. E il perché è spiegato facilmente. O
al campo di via Triboniano ci si va in massa, o la perquisizione non serve a
nulla, perché un sistema di sentinelle avverte dell’arrivo dei militari e avvisa
chi può fare sparire persone o cose in tempo reale.”
Polizia di Stato, Carabinieri, Magistrati, Polizia locale, Guardie di Finanza,
Vigili, Esercito: quanti sono tutti insieme? Centinaia di
migliaia, ma insufficienti per il campo di via Triboniano. Il pensiero di un
cittadino si perde. Come è possibile che delle ragazze siano trattate
come delle bestie non lontano da Piazza del Duomo, che tutti lo
sappiano e non succeda nulla. Un maledetto nulla. Forse l’Italia non
c’è più, forse siamo in estinzione.
Articolo Corriere della Sera

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