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03/10/2005 Un Manuale per
Difendersi dall’Usura (Franco Muzzi,
www.federconsumatori.it)
Migliaia di imprenditori e cittadini ricorrono ogni
anno agli usurai, ma calano le denunce. Una piaga mai sconfitta, anzi in
netta ripresa. Così Confesercenti ha redatto un utilissimo “Manuale
Antiusura”...
Migliaia di imprenditori e cittadini ricorrono
ogni anno agli usurai, ma calano le denunce. Una piaga mai sconfitta, anzi
in netta ripresa. Lo ha sottolineato il segretario provinciale di Cagliari
di Confesercenti, Carlo Abis, in una conferenza stampa per la presentazione
del “Manuale Antiusura”. In alcune zone di Italia, soprattutto nel
Mezzogiorno, il fenomeno è come se non esistesse. Lo studio di Carlo Abis
prende in considerazione la Sardegna, la regione che conosce meglio: nel
1998 erano 21 i procedimenti aperti in Sardegna per i reati di usura, oggi
sono appena 12. Il fenomeno dell'usura si concentra soprattutto nelle aree
metropolitane del Cagliaritano e del Sassarese, coinvolge decine di migliaia
di persone, e va aggravandosi negli ultimi anni, ma non trova riscontro
nelle denunce. Molti imprenditori infatti hanno paura di perdere la faccia,
si vergognano, temono ripercussioni. Il coraggio manca e prevale il senso di
solitudine e abbandono. Le istituzioni vengono percepite “lontane” e non di
aiuto. Il “Manuale Antiusura”, stampato in 600 mila copie e diffuso nelle
Regioni del Sud incluse nell'Obiettivo Uno, nasce con lo scopo di spingere
gli imprenditori a trovare il coraggio di denunciare gli usurai “perché
esiste una via d’uscita”. “Molti imprenditori sardi”, afferma Lino Busà,
presidente di Sos impresa Confesercenti “hanno paura di perdere la faccia,
ma chiamano ai nostri uffici di Roma. Spesso la paura e la vergogna hanno la
meglio sul coraggio”.
Il manuale è quindi uno strumento concreto di difesa dall'usura ricco di
suggerimenti per evitare di finire nelle mani degli strozzini ed aiutare
quanti, sfortunatamente, stanno vivendo l'incubo. Il libro è stato
realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Interno e nasce
all'interno del progetto Diffusione della legalità per lo sviluppo del
commercio, un vademecum con le istruzioni per uscire definitivamente dal
tunnel dell’illegalità. La parola d'ordine è “denunciare, uscire allo
scoperto, perché una via d'uscita esiste”. Non molti sono al corrente
dell'esistenza di un fondo economico anti-usura creato appositamente per
venire incontro alle vittime, per aiutarli e sostenerli economicamente. La
paura, la vergogna di essere caduti nelle mani degli usurai, l'idea insana
di considerare il "carnefice" quasi come un benefattore, il non essere
riusciti trovare da soli una via d'uscita ai problemi finanziari, fanno sì
che il fenomeno resti sommerso. Nonostante le denunce siano calate negli
anni, i dati in possesso mostrano che le imprese che dal 2000 ad oggi hanno
chiuso bottega sono 357 mila ed il 30% lo ha fatto a causa del forte
indebitamento e all'usura. Particolarmente colpiti i settori alimentari,
calzature, fiori e mobili.
Confesercenti
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