Intesaconsumatori, commentando i dati diffusi da
Cgia, si dichiara ''molto
preoccupata''per l'indebitamento delle famiglie ma è ''ancora piu'
allarmata dalla disattenzione del Governo che incita alla cultura del debito
piuttosto che a quella del risparmio''. Elio Lannutti ha
affermato: ''Dopo i dati di Bankitalia, Assofin ed altre fonti, che
confermano una crescita abnorme (+24,6%) del credito al consumo, con banche
e finanziarie che fanno affari d'oro sui bisogni primari delle famiglie,
anche gli ultimi dati diffusi dalla Cgia di Mestre, confermano una realta'
sotto gli occhi di tutti, eccetto che del Governo: famiglie italiane che
stringono la cinghia di fronte al carovita, costrette ad indebitarsi per
sbarcare il lunario''. Continua affermando che, i dati ''dimostrano la
totale assenza del Governo da politiche sociali e di contrasto al debito,
per scelte di politiche economiche errate che hanno arricchito la rendita, i
monopoli ed i cartelli, prodotto rincari di tariffe insostenibili, mentre al
contrario, l'attenzione si e' indirizzata verso forme pericolose che
incitano all'indebitamento, sia con la cessione del quinto dello stipendio
estesa a lavoratori atipici e pensionati che prima erano esclusi, con tassi
di interesse che viaggiano oltre il 20% su base annua, che l'incitamento
legislativo a favorire la vendita delle case degli anziani, per sbarcare il
lunario. Che il Governo abbia favorito monopoli e cartelli, aiutato le
imprese che si erano comportate male stangando i consumatori e le famiglie,
e' un dato incontrovertibile: basta guardare alla legge salvacompagnie ed
alla mancata riduzione delle accise sui carburanti, che ha fruttato 3,2
miliardi di euro di surplus fiscale.''
Le 4 associazioni hanno inoltre elaborato uno schema
riportante i cambiamenti dei prezzi avvenuti dal 2001 a fine 2005, per
alcuni generi di consumo quotidiano e che quindi incidono con un peso
maggiore sui bilanci della famiglia media. Intesaconsumatori ha sottolineato
che
"Troppo spesso il dibattito politico tra i partiti si basa su sterili
polemiche e questioni lontane anni luce dall'interesse dei cittadini e dalla
quotidianità della vita delle famiglie. Con tale iniziativa vogliamo
sensibilizzare la classe politica e spingerla ad occuparsi con più
incisività dei temi che davvero stanno a cuore ai cittadini, primo fra tutti
l'aumento dei prezzi per i beni di prima necessità".
Ecco i valori in euro:
2001 2005 VAR. %
AFFITTO € 610,00 € 1.010,00 +66%
RC AUTO € 667,50 € 822,40 +23%
BENZINA € 1,00 € 1,27 +27%
GAS € 879,87 € 969,56 +10%
LUCE € 334,20 € 369,29 +10%
RSU (100 MQ) € 175,36 € 213,66 +22%
LATTE (1 LITRO) € 1,08 € 1,35 +25%
ACQUA MIN. (1 LITRO) € 0,36 € 0,65 +81%
VINO ( 1 LITRO) € 1,81 € 3,99 +120%
OLIO (1 LITRO) € 5,06 € 7,10 +40%
PANE (1kG) € 1,80 € 2,49 +38%
PASTA (1KG) € 0,84 € 1,20 +43%
POMODORI (1 KG) € 0,40 € 1,99 +398%
PATATE (1 KG) € 0,35 € 0,65 +86%
BIGLIETTO AUTOBUS € 0,77 € 1,00 +30%
ASPIRINA € 2,79 € 3,50 +25%
Archivio Crisi Economica
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