Il governo approva
la manovra: vendita dei farmaci nei supermercati e inasprimento fiscale
per le rendite. Verdi: "Manovra equa". Soddisfatti sindacati e consumatori
Liberalizzazione delle
licenze dei taxi, vendita dei farmaci da banco nei supermercati,
aumento delle imposte sugli affitti stagionali, dell’imposizione fiscale
sulle stock option, i pacchetti azionari appannaggio dei
manager aziendali, attualmente molto basse, e sulle rendite finanziarie. E
poi ancora liberalizzazione delle tariffe dei professionisti e
possibilità di effettuare il passaggio di proprietà dell’auto
presso i comuni e non più presso i notai.
Questi i contenuti
principali di maggior novità della manovra aggiuntiva da 8 miliardi di
euro spalmata in due anni varata oggi dal governo.
“Quella che viene
chiamata manovrina è in realtà il motore di avviamento della
ripresa italiana", ha detto il premier Romano Prodi al termine del
Consiglio dei ministri. "Nei giorni scorsi avevo parlato di sorprese. Oggi
presentiamo delle sorprese per lo sviluppo del Paese. Non solo
un'azione rivolta al risanamento dei conti, come previsto, ma anche
un'azione di impulso per la ripartenza dell'Italia, come
preannunciato".
La manovra dovrà passare
ora all’esame delle Camere ed è propedeutica alla finanziaria di
settembre che dovrebbe aggirarsi intorno ai 45 miliardi, cifra da
far tremare le vene ai polsi, ma necessaria, secondo alcuni esponenti
della maggioranza sentiti da Notizie Verdi, per “l’effettivo
buco lasciato dal governo Berlusconi”.
Il giudizio sulla
manovra “è sostanzialmente positivo”, per il ministro verde dell’Ambiente
Alfonso Pecoraro Scanio, che al termine del Cdm ha
annunciato anche lo slittamento di una settimana della
presentazione del piano nazionale delle emissioni (la scadenza
era fissata per il 30 giugno), previsto dalla direttiva europea sull’emission
trading per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Il motivo
del rinvio, concordato con Bruxelles assicura Pecoraro Scanio, è legato
alla necessità di condurre ulteriori verifiche sul piano di concerto con
il ministero per lo Sviluppo economico.
Sulla manovra interviene
il senatore dei Verdi Natale Ripamonti,
vicepresidente del Gruppo 'Insieme con l'unione Verdi-Pdci: "Affiancare la
manovra correttiva prevalentemente impostata sull'aumento delle entrate,
in ogni caso con un criterio equo e senza gravare sui consumatori,
a misure di liberalizzazione è una scelta giusta che denota lo
spirito innovatore del governo Prodi".
"Le misure previste
permettono, senza gravare sulle spese, di favorire i consumatori - spiega
infatti Ripamonti - e di rendere più dinamico il mercato. Risulta
particolarmente positiva la possibilità di acquistare farmaci da banco nei
supermercati. In questo modo - conclude il senatore dei Verdi - si
abbasserà la spesa farmaceutica a tutto vantaggio dei
consumatori".
L'Unione, dice Angelo Bonelli capogruppo del Sole che
ride alla Camera, “garantisce misure che coniugano rigore ed
equità e che assicurano al paese il superamento della scellerata
fase della finanza creativa. Noi Verdi vigileremo affinché sia tutelata e
rafforzata la sostenibilità socio-ambientale della politica
economica del governo".
Nel cdm di oggi sono
stati stanziati anche 1,8 miliardi per le ferrovie e 1 miliardo a
favore di Anas, appostamento che come ha assicurato il ministro delle
Infrastrutture Antonio Di Pietro, servirà a impedire la chiusura
dei cantieri, come per esempio quello per il potenziamento della Salerno
Reggio Calabria, opera infinita.
Dalla maggioranza e dai
sindacati emergono i giudizi positivi sulla manovra, che ha puntato
decisamente su lotta all’evasione, all’aumento della tassazione sulle
rendite e sulle liberalizzazioni di settori richieste a gran voce
dalle associazioni dei consumatori.
"Abbiamo detto più volte
che deve bere il calice chi finora non l'ha fatto", ha detto il
segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, il
sindacato "è abbastanza soddisfatto perché si è posto un problema che un
mese e mezzo fa non era dato per scontato: è cioè la lotta all'evasione
fiscale e alle rendite".
"Federconsumatori e
Adusbef, che da anni portano avanti questi obiettivi e che su questi
temi hanno fatto tante battaglie, sono decisamente favorevoli" alle misure
approvate oggi, hanno detto le associazioni dei consumatori.
“Riteniamo – aggiungono
- che il Governo abbia scelto una via giusta che è quella di
abolire le rendite di posizione, favorire la concorrenza
e, in questo modo, ridurre il prezzo di prodotti e servizi per il bene di
tutti i cittadini".
"Giudizio positivo"
arriva anche dall'Adiconsum: "Senza dubbio - spiega Paolo Landi
segretario generale dell'associazione - queste misure favoriranno sia i
consumatori che il sistema Italia”.
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