Il capo della Banca Europea
Jean Claude Trichet ha dichiarato che la Bce “è
pronta a iniziare a rimuovere parte dello stimolo
fornito all’economia” e quindi ad aumentare i tassi
d’interesse sin da dicembre.
Che la Banca Europea avesse stimolato l’economia se ne sono accorti
in pochi, soprattutto in Italia, ma che ora si proponga di rimuovere lo
stimolo all’economia mi sembra una gag bancaria.
Il suo compito non dovrebbe essere esattamente l’opposto?
Se i tassi d’interesse aumentano, aumenta il costo del denaro,
la possibilità di investimento, la capacità di pagare mutui e prestiti a
tasso variabile ed anche la disoccupazione.
Questo però non è il parere di Trichet che considera la manovra
“preventiva” per combattere l’inflazione nel caso questa aumenti, e che
anzi darà un aiuto all’occupazione.
Peccato che questo non sia mai successo.
Me l’ha chiarito ieri a pranzo Joseph Stiglitz, premio
Nobel per l’economia, consigliere di Clinton e
autore di un libro che vi consiglio:
“I ruggenti anni ‘90” a cui ho cercato, inutilmente, di spiegare
perché Fazio è Governatore della Banca d’Italia.
“Ad una inflazione contenuta corrisponde un tasso di
disoccupazione vicino al 10%.
Perché la Banca Centrale Europea aumenta i tassi di interesse?
Non è mai stato dimostrato che questa misura abbia un impatto
positivo sull’inflazione.
L’aumento del tasso di interesse farà sì che la gente compri l’euro,
aumentandone il suo valore, ma l’esportazione diminuirà.
Io penso che la BCE sta tentando di contrastare l’inflazione con gli
strumenti sbagliati.
L’effetto sarà l’aumento della disoccupazione”.
L’aumento del tasso serve però sicuramente a contrastare il deficit
di alcuni Paesi, e l’Italia è campione nello sforamento del
deficit.
E allora consiglio alla BCE di cacciare Fazio invece di
aumentare i tassi di interesse.
In caso contrario, quanti disoccupati dovranno dire grazie a
Fazio?
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