Dalla relazione del governatore Fazio davanti al Comitato
interministeriale per il credito ed il risparmio:
La correttezza dei provvedimenti e dei
comportamenti non può che derivare dalla loro conformità alla legge. Non
sussistono altri parametri. Ciò che fuoriesce da questo ambito, non attiene
ai fattori da prendere in esame, soprattutto in Sedi istituzionali, come
questa. La Banca d'Italia ha scrupolosamente osservato le norme
dell'ordinamento comunitario e di quello italiano, le norme regolamentari,
le disposizioni di vigilanza.[...]"
Qualche settimana prima dai dialoghi tra Fazio e Fiorani:
"Vieni in Bankitalia ma come al solito passa da dietro"
"Ah... Tonino, io sono commosso, con la pelle d'oca.
Guarda... ti darei un bacio in questo momento, sulla fronte
ma non posso farlo... ".
Ho creato un'immagine con "Fazio vattene!" sulla barra laterale destra
(diffondetela sui vostri siti) che contiene le informazioni per l'acquisto
della pagina sulla Repubblica, il cui costo è 15 mila euro più iva.
Il conto corrente per la lettera sulle
dimissioni di Fazio da pubblicare su un quotidiano è il seguente,
le offerte sono libere:
Beppe Grillo ABI 05018 – CAB 12100 - c/c 116276 - CIN B - BANCA
POPOLARE ETICA - causale: Fazio.
Questo è il blog originario
Cari amici del blog,
ho deciso di raccogliere l’invito di molti di voi e di
pubblicare con il vostro aiuto una pagina sul Corriere
della Sera con un appello per mandare a casa Fazio.
Riporto il testo che verrà pubblicato.
Il costo della pagina mi deve essere ancora comunicato.
Chiunque voglia partecipare potrà, a partire dalla
settimana prossima, fare un versamento su un conto corrente
intestato a mio nome presso la Banca Etica, che sarà reso
noto sul blog insieme alle modalità di versamento.
APPELLO DEL BLOG BEPPEGRILLO.IT
E’ trascorso un mese da quando i giornali hanno
pubblicato le telefonate fra il governatore della Banca
d’Italia e alcuni protagonisti italiani della scalata alla Banca Antonveneta.
E’ trascorso un mese da quando la comunità internazionale
ha avuto, dalla viva voce del governatore, la prova che in Italia il
capitalismo, il mercato, la libera concorrenza
sono finti.
L’”arbitro” Antonio Fazio gioca con una delle squadre in
campo, la Banca Popolare Italiana di Lodi. L’altra, il ABN Amro, non ha
santi in paradiso, dunque ha perso la partita prima ancora di giocarla.
L’”arbitro” Fazio (con la collaborazione della sua signora) coccola il
lodigiano Gianpiero Fiorani, lo invita in Bankitalia (“passando dal retro”),
cestina i rapporti negativi dei suoi stessi ispettori
interni sul suo amichetto “lumbard”. Lo stesso sospetto aleggia su altre
scalate, da quella dell’Unipol alla Bnl a quella dei “furbetti del
quartierino” Ricucci & C. alla Rcs-Corriere della sera.
Dietro il paravento di un’anacronistica e sciovinistica difesa
dell’”italianità” delle banche, Fazio ha reso ridicola e
inaffidabile l’Italia agli occhi del mondo. Finchè resterà in
servizio un “arbitro” così, nessuno verrà più a investire in Italia. Ma
intanto un bel pezzo del governo difende Fazio & C.
Un bel pezzo dell’opposizione balbetta e si barcamena.
Centinaia di imprenditori e banchieri sempre pronti a spiegarci il libero
mercato tacciono, con le lodevoli eccezioni del presidente di
Confindustria Luca di Montezemolo e pochi altri.
Il premier Silvio Berlusconi annuncia una legge
per impedire le intercettazioni per i reati finanziari e mandare in
galera i giornalisti che pubblicano quelle già fatte. Fazio
è ancora al suo posto e non ha alcuna intenzione di andarsene.
Anzi, chiede un’ispezione interna contro gli ispettori di Bankitalia che han
fatto il loro dovere, opponendosi alle sue manovre e dicendo la verità ai
magistrati.
Il blog beppegrillo.it, a nome di migliaia di cittadini,
con un atto di democrazia diretta autofinanziato,
chiede al governatore Fazio di andarsene a casa. Un uomo così
mediocre non può e non deve più ricoprire un incarico così cruciale. La
smetta di screditare, con la sua presenza alla Banca d’Italia, l’Italia e
gli italiani.
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