Sconti dal 10 al 30% sui medicinali, apertura di nuovi esercizi
commerciali, maggiore qualità dell'offerta. Questi ed altri i temi
discussi al convegno "Più concorrenza, + diritti", organizzato da
Cittadinanzattiva.
Gli effetti delle liberalizzazioni dei farmaci ci
sono stati e continuano ad esserci sia per i cittadini sia per i
farmacisti che possono esercitare la libera professione al di fuori del
canale farmacia, cioè nelle parafarmacie. "Con il decreto Bersani il binomio
farmaco-farmacia è diventato farmaco-farmacista, imponendo la figura del
professionista, e questo vantaggio si abbina al fatto che sono aumentati i
punti vendita dei medicinali, quindi c'è una maggiore concorrenza e sappiamo
tutti che questo significa risparmio e liberà di scelta". Lo ha dichiarato
Vincenzo De Vito, presidente del Movimento Liberi Farmacisti, nel corso del
convegno "Più concorrenza più diritti. Liberalizzazione e farmaci"
organizzato a Roma da Cittadinanzattiva. L'evento ha illustrato il
progetto, denominato appunto "Più concorrenza, più diritti",
finanziato con le multe dell'Antitrust e portato avanti da 6 associazioni
dei consumatori: Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento
Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori.
"Il progetto - ha spiegato Antonio Longo, presidente del
Movimento Difesa del Cittadino - è iniziato con una serie di convegni
tematici, a cui abbiamo affiancato la divulgazione di guide complete e
materiale informativo distribuito in molte piazze di capoluoghi italiani.
Abbiamo incaricato l'Ipsos-Explorer - ha aggiunto Longo - per le analisi
quantitative rispetto agli addetti ai lavori e riteniamo che ci siano stati
importanti risultati". Nel suo intervento il presidente del Movimento Difesa
del Cittadino ha sottolineato che per la prima volta in Italia "è stato
affrontato di petto quel retaggio di normative che sanno più di corporazioni
che di libertà a favore della tutela del cittadino".
Oltre agli sconti sui farmaci, ormai attestati, che
vanno dal 10 al 30% e all'apertura di circa 1200 nuovi esercizi commerciali,
le lenzuolate di Bersani hanno innescato un processo irreversibile, che
"deve andare avanti perché lo vuole l'economia del Paese che non può più
chiudersi in corporazioni medievali".
La conclusione di Antonio Longo è stata rafforzata
dall'intervento del vice ministro dello Sviluppo economico Sergio D'Antoni,
che ha insistito sull'azione positiva portata avanti dall'ultimo Governo che
ha iniziato a sciogliere alcune ingessature dell'economia italiana. La
denuncia del vice ministro resta forte verso quelle arretratezze culturali
che allontanano il cittadino dai suoi diritti e che si possono contrastare
solo attraverso un'opera di informazione e di interventi propositivi e non
semplicemente difensivi, come quelli di molte categorie.
A tal proposito il vice-segretario nazionale di Cittadinanzattiva,
Giustino Trincia, ha ricordato alcuni allarmi ingiustificati lanciati da
qualcuno per ostacolare il decreto sulla liberalizzazione dei farmaci. Si
era palesato ad esempio il rischio di un avvelenamento di massa, quello
della chiusura delle farmacie o della perdita di importanza della
professione. "A distanza di mesi - ha dichiarato Trincia - non solo nessuna
farmacia ha chiuso, ma si sono create opportunità occupazionali per giovani
farmacisti nell'ambito della grande distribuzione, e si sono registrati -
considerando solo le farmacie - diminuzioni dei costi dei farmaci dell'11%".
E' aumentata la qualità e l'ampiezza dell'offerta, la trasparenza dei
prezzi, gli orari di apertura al pubblico e l'efficacia nella gestione dei
reclami. "Ora occorre uno sforzo comune - ha concluso Trincia - per
considerare in modo unitario i temi dell'accesso, della qualità e del costo
dei farmaci".
Le proposte delle associazioni al Governo sono:
- l'estensione della liberalizzazione della vendita dei farmaci di
fascia C (obbligo di ricetta), per contribuire alla riduzione dei loro
costi che sono a totale carico dei cittadini;
- la presenza del farmacista nel punto vendita;
- lo spazio dedicato deve essere ben distinto da quelli degli altri
prodotti;
- il divieto di iniziative commerciali promozionali;
- il sostegno e la riqualifica delle farmacie con servizi di supporto e
di integrazione del sistema sanitario nazionale.
"Noi con i consumatori porteremo avanti una progettualità comune
che fa bene ai consumatori. Collaboriamo da tempo e siamo sulla stessa
lunghezza d'onda " ha ribadito Vincenzo De Vito, presidente del Movimento
Liberi Farmacisti.
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Tutto sul Decreto Bersani e le Liberalizzazioni
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