Ci saranno brochure informative, riunioni sul
territorio e un'indagine che partirà nei prossimi giorni fra i
consumatori, ai quali sarà chiesto di compilare un questionario su attese,
risultati e informazione sulle liberalizzazioni: è stata lanciata oggi a
Roma la campagna informativa "Progetto Consumatori e Mercato", un progetto
realizzato da cinque associazioni di consumatori - Adiconsum, Acu, Casa del
consumatore, Centro tutela consumatori utenti, Lega consumatori - con il
cofinanziamento del Ministero dello Sviluppo economico. La campagna intende
fornire ai consumatori e alle famiglie le informazioni per potersi
avvantaggiare dei provvedimenti delle liberalizzazioni. Le 5 miniguide e le
12 brochure realizzate saranno disponibili sui siti internet delle
associazioni e saranno diffuse anche in incontri territoriali con i
consumatori, mentre il questionario sarà distribuito in almeno 4000 copie
per poi elaborarne i risultati a fine anno. Allo stesso tempo, il lancio
dell'iniziativa ha rappresentato l'occasione per promuovere una serie di
"Istruzioni per l'uso" nel campo della liberalizzazione del mercato
energetico. La principale indicazione delle associazioni dei consumatori?
Per il momento, non cambiare fornitore. Alla presentazione è intervenuto
anche il viceministro dello Sviluppo economico Sergio D'Antoni: "Penso che
nel corso di questo anno e mezzo - ha detto - nonostante tutte le
resistenze, passi avanti consistenti siano stati fatti. Dobbiamo continuare,
perché in una società rigida e corporativa abbiamo imboccato una strada
importante". D'Antoni ha anche ricordato il difficile cammino della terza
lenzuolata, il nuovo disegno di legge sulle liberalizzazioni attualmente
presente al Senato, che conta 500 emendamenti presentati sia dalla
maggioranza sia dall'opposizione. Secondo le associazioni dei
Consumatori, alcuni provvedimenti hanno portato un beneficio
immediato ai consumatori e altri hanno avviato un processo di riforma
destinato a cambiare il rapporto dell'utente con l'impresa o con il
professionista. I provvedimenti rischiano però di avere effetti limitati per
fenomeni legati alla mancanza di concorrenza, all'aumento dei prezzi o delle
pratiche commerciali scorrette: ad esempio, le banche che aumentano lo
spread, il cambio di piani tariffari e l'aumento delle tariffe da parte
della telefonia, l'elusione dei benefici sul secondo veicolo attuata da
alcune imprese assicurative o l'aumento di tariffe da parte di alcuni ordini
professionali. Da qui l'invito ad accompagnare i provvedimenti con strumenti
di tutela più efficaci come l'azione collettiva.
Per il momento non cambiare fornitore: questo il
consiglio in tema di liberalizzazione del mercato energetico. Le
associazioni dei consumatori hanno chiesto all'Autorità dell'energia uno
studio comparativo delle varie offerte per consentire una scelta ragionata e
hanno elaborato una serie di "Istruzioni per l'uso" con accorgimenti e
consigli di fronte ai cambiamenti del mercato dell'energia. Se dal 1 luglio
c'è infatti la possibilità di scegliere offerte diverse sul mercato
dell'energia elettrica e del gas, viene ribadito che si tratta di una
possibilità e non di un obbligo. Oltre al prezzo, alcune condizioni
contrattuali - ricordano le associazioni - possono essere diverse da quelle
stabilite dall'AEEG, come periodicità della bolletta e delle letture,
modalità dei conguagli, bolletta unica elettricità/gas, quindi "è bene
guardare oltre al prezzo anche le altre condizioni scritte nel contratto".
L'Autorità ha predisposto un elenco delle imprese qualificate a fornire
offerte ai clienti domestici e dunque è opportuno "controllare che l'impresa
che propone un nuovo contratto sia inserita nell'elenco". Quest'ultima deve
presentare al cliente anche una scheda nella quale si confronta il prezzo
offerto con il prezzo di riferimento stabilito dall'AEEG e si evidenzia
l'eventuale vantaggio o svantaggio annuale, in cifra fissa e in percentuale,
ma "è abbastanza facile aggirare le informazioni" indicate. Le associazioni
rilevano inoltre che, attualmente, le proposte commerciali presentano
risparmi limitati, pari a circa 10-15 euro l'anno per l'energia elettrica e
20-25 per il gas. Da qui il consiglio: per il momento non cambiare
fornitore.
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