Dopo lo scoop di mercoledì quando
l'Unione Nazionale Consumatori ha pubblicato sul proprio sito il
"testo proibito" su cui sta lavorando il Governo, sono ancora molte le
perplessità manifestate - in primis - dalle associazioni dei consumatori. Il
Movimento Consumatori definisce il testo sulla class action "frutto di un
grave comportamento del Governo". L'Associazione aggiunge: "ci troviamo di
fronte ad una vera e propria farsa: primo, perché il Governo non ha accolto
le proposte unitarie di tutte le associazioni dei consumatori, secondo,
perché non le ha nemmeno consultate e non ha riunito il gruppo di lavoro
costituito, tenendo solo contatti segreti con le imprese e le loro
associazioni".
In linea generale - piega Paolo Fiorio, responsabile
dell'Osservatorio Credito & Risparmio di MC - viene precisato che
l'azione può andare a vantaggio solo di coloro che vi aderiscono, ma si
impedisce una pluralità di azioni per il medesimo fatto, con l'effetto di
consentire la proposizione di azioni 'gialle', strumentali e comode
all'impresa che si chiudono con la reiezione della domanda e poche adesioni;
per le azioni serie viene ridotto il termine per aderire (non più di 120
giorni dalla dichiarazione di ammissibilità) e viene resa più difficile
l'adesione. Quanto alle azioni esercitabili - continua Fiorio - si prevede
che possano essere fatti valere solo diritti identici e si esclude l'esperibilità
di azioni per illeciti extracontrattuali; queste previsioni di fatto rendono
impossibile le cause collettive per i principali illeciti di massa, o, ad
esempio, per la responsabilità delle agenzie di rating nei confronti dei
risparmiatori che hanno acquistato obbligazioni Lehman. Inoltre, dichiarata
ammissibile l'azione, il giudice dispone che ne sia data pubblicità senza
che sia previsto che gli oneri pubblicitari siano posti a carico del
convenuto. La farsa principale è contenuta all'ultimo comma che prevede che
la nuova azione si applichi retroattivamente, per gli illeciti compiuti
successivamente al 1° luglio 2008, ovvero con l'esclusione di tutti i
principali scandali finanziari ad oggi emersi, ivi compresi i danni subiti
da coloro che hanno acquistato le obbligazioni Lehman nei mesi precedenti a
luglio".
"Si comprende - aggiunge Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento
Consumatori - che il Governo abbia tenuto segreto il testo fino ad
oggi e che lo stesso sia stato disponibile solo a Confindustria. Le novità
che pare il Governo voglia realizzare sono nuovi palesi regali
all'associazione imprenditoriale e minano alla radice le stesse finalità di
deterrenza e di compensazione delle azioni di classe".
"E' inaccettabile l'esproprio che rischiano di subire le
Associazioni di consumatori se venisse approvato l'emendamento
sulla class-action allo studio del Governo - dichiara Massimiliano Dona,
Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori - Il Governo aveva
intenzione di tenerlo segreto per evitare il clamore mediatico che ha
accompagnato l'argomento negli ultimi mesi. Da parte nostra riteniamo utile,
invece, pubblicarlo perché sia chiara all'opinione pubblica l'operazione per
fermare la class-action: può sembrare incredibile, ma nel nuovo testo
scompare ogni ruolo delle associazioni dei consumatori che non potranno
attivare la procedura per reclamare danni collettivi". Secondo
l'emendamento, infatti, la tutela collettiva sarebbe rimessa all'iniziativa
del singolo danneggiato. Si trova così la strada per approvare "un testo
inutile, nel senso che è destinato a restare pressoché inutilizzato: nessun
consumatore darà l'avvio ad un'azione di classe per le difficoltà tecniche,
i costi ed i rischi connessi ad una simile iniziativa".
"Insomma -conclude Dona- siamo al paradosso per cui quello stesso
consumatore che oggigiorno rinuncia ad agire per recuperare i 20
euro di una bolletta sbagliata, sarebbe investito della pesante
responsabilità di agire non solo per sé, ma anche a beneficio di tutti
coloro che si trovano nella stessa condizione: evidentemente lascerà perdere
e l'azienda scorretta la farà franca".
http://www.helpconsumatori.it
Archivio Class Action
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