Invia un pacco dagli Stati Uniti nel giugno 2006
ma lo sta ancora aspettando. Il Centro per I Diritti del Cittadino - Codici
Campania ha inviato in merito una nota di diffida alla Direzione Generale di
Poste Italiane per denunciare la gravità di una situazione occorsa al suo
associato. Lo riferisce Codici in un comunicato. L'associato,
all'epoca minorenne, residente nella zona vesuviana, dopo un
soggiorno studio annuale trascorso negli Stati Uniti, in vista del suo
rientro in Italia ha provveduto ad inviare un pacco del peso di circa 30
Kg., contenente capi di vestiario, libri e documenti di vario uso personale,
del valore di oltre 400 dollari al proprio indirizzo di residenza. In
Italia, dopo alcuni giorni di attesa per rientrare in possesso dei propri
beni, è iniziato l'iter di telefonate e lettere per conoscere e rintracciare
il pacco spedito.
Che fine ha fatto il pacco? Dopo svariati reclami
l'utente è venuto a conoscenza che il pacco era arrivato in Italia ma che
era fermo a Milano dal giorno 10.07.2006 in attesa di essere sdoganato. "La
cosa singolare è che per sdoganare il pacco - scrive Codici - Poste Italiane
si serviva di un vettore privato". "Bene - ha commentato il segretario
regionale dell'associazione, Giuseppe Ambrosio - a tutt'oggi il nostro
associato è ancora in attesa di riavere i suoi effetti personali ma per di
più il pacco, non si sa per quale motivo, è stato rimandato al mittente
nell'Iowa! Questo è ancora l'ennesimo disservizio, di una lunga serie, che
Poste Italiane mette in atto a discapito degli utenti."
L'Associazione ha già costituito in mora l'ente e si
avvarrà di quanto in suo potere per tutelare gli interessi del proprio
associato. Inoltre ricorda che è già partita la campagna di adesioni alla
class action contro Poste Italiane che sta riscuotendo notevole successo;
tutte le informazioni sono reperibili sul
sito di Codici.
http://www.helpconsumatori.it
Archivio Class Action
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