Estendere la possibilità di Class Action anche ai
contenziosi che riguardano la pubblica amministrazione ed in
particolare i contenziosi che riguardano casi di illegittimità di misure
fiscali o tributarie; avviare una radicale riforma della giustizia
tributaria in modo da garantire il principio costituzionale della "terzietà"
del giudice. Sono le due proposte che Federcontribuenti ha lanciato nel
corso di un'iniziativa nazionale organizzata ad Arezzo.
"Non è infatti possibile - ha detto il presidente nazionale di
Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro - che, sulla base della
norma approvata in Senato, il cittadino possa ricorrere collettivamente di
fronte ad ingiustizie che vengono perpetrate da privati e non possa fare lo
stesso di fronte ad iniziative illegittime da parte della Pubblica
Amministrazione e di quella finanziaria in particolare".
"L'introduzione nel testo della finanziaria della class action
- ha detto il sottosegretario alle Finanze, Mario Lettieri - è un fatto
positivo. Tuttavia il testo va migliorato, ma non si può più ignorare
l'urgenza di introdurre nell'ordinamento lo strumento che tuteli il
cittadino nei confronti di grandi potentati economici, finanziari e dei
servizi. Non ho obiezioni di principio - ha concluso il rappresentante del
Governo - all'estensione della class action anche alla pubblica
amministrazione di fronte ad palesi errori come ad esempio quelli delle
cosiddette cartelle pazze".
Altro tema centrale affrontato dal Presidente Finocchiaro
è quello della paradossale condizione della giustizia tributaria in Italia.
"Avere la certezza della tutela dei propri diritti - ha concluso il
Presidente di Federcontribuenti - è un elemento fondante di un sistema
democratico e libero. La garanzia di questa tutela si lega in maniera
diretta al dovere di contribuire - in maniera progressiva - come sancito
dalla Costituzione al mantenimento dello Stato nelle sue varie
articolazioni. Nessuna battaglia dunque per suggerire vie di fuga dal dovere
di pagare in maniera giusta le tasse, ma una battaglia per far si che non vi
siano più vessazioni".
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