Scoperto grazie a una ricerca italo-britannica un meccanismo naturale di
'pronto soccorso' per riparare i piccoli danni muscolari che potrebbe essere
riadattato a scopo terapeutico per indurre la riparazione di grosse lesioni.
E' il risultato di uno studio diretto da Nadia Rosenthal direttrice del
Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL) di Monterotondo (Roma)
insieme con Harefield Heart dell'Imperial College di Londra. Secondo
quanto riferito sul Journal of Cell Biology si tratta della proteina
calcineurina, 'CnA-beta1', normalmente attiva nelle cellule staminali
muscolari che servono per la 'manutenzione ordinaria' dei muscoli.
Potenziata l'attivita' della calcineurina in topolini, i loro muscoli sono
risultati resistenti a lesioni e atrofia, inoltre sono piu' efficienti nel
riparare danni. 'Inoltre quantita' supplementari di calcineurina -ha
dichiarato la Rosenthal- riducono la formazione di tessuto cicatriziale a
livello di muscoli danneggiati, accelerano il riassorbimento di infiammazione
e proteggono le cellule muscolari da atrofia dovuta a carenza di nutrimento'.
Questo meccanismo molecolare potrebbe dunque essere sfruttato a fini
terapeutici.
I muscoli sono soggetti continuamente a piccoli danni, movimenti sbagliati
possono lasciare il segno su di loro.
Tuttavia per fortuna nel nostro tessuto muscolare disponiamo di una piccola
officina cellulare di staminali adulte, la quale si attiva per la manutenzione
ordinaria della nostra muscolatura.
Si tratta delle cosiddette 'cellule satellite' che proliferano e si
trasformano in nuove fibre muscolari.
Gli esperti hanno scoperto un segnale molecolare importante per accendere
questo meccanismo di riparazione rapido per rispondere a piccoli danni
muscolari. Si tratta appunto di una particolare forma di calcineurina che
risulta attiva nelle cellule satellite e che stimola la rigenerazione
muscolare.
Infatti topolini transgenici che producono un eccesso di calcineurina hanno
mostrato di essere resistenti agli effetti distruttivi di lesioni muscolari e
di riparare i danni con piu' efficacia.
'Questi risultati fanno di CnA-beta1 un promettente candidato per nuovi
approcci terapeutici contro la degenerazione muscolare'.
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