Potrebbe cominciare entro qualche mese la sperimentazione clinica
sull'uomo delle cellule staminali cerebrali prodotte in laboratorio nel Centro
di ricerca di Terni. Lo ha annunciato il direttore scientifico della
Fondazione cellule staminali di Terni, Angelo Vescovi, nel corso di un
convegno nazionale promosso nella citta' umbra dall'associazione culturale
'Per Terni citta' universitaria'.
Vescovi ha spiegato che il centro e' 'in grado di produrre in laboratorio
staminali cerebrali adulte umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e
poi moltiplicate'.
Cellule utili per malattie neurodegenerative, in primo luogo sclerosi laterale
amiotrofica (Sla) e sclerosi multipla.
'Abbiamo avviato le procedure di certificazione del centro - ha detto Vescovi
- e contemporaneamente stiamo scrivendo i protocolli clinici. Dunque entro
qualche mese potremmo cominciare la sperimentazione di fase 1 sull'uomo'.
La Banca delle cellule staminali di Terni, che Vescovi dirige, e' sostenuta
dalla Fondazione cellule staminali, che annovera tra i soci l'Istituto
superiore di sanita', la diocesi di Terni-Narni-Amelia, la Fondazione Carit,
il Comune di Terni e la Neurothon Onlus.
Per mettere a punto i laboratori in grado di prelevare le staminali cerebrali
adulte dai feti abortiti, e per poi coltivarle in laboratorio, e' servito fino
ad ora un milione di euro circa.
La sede del centro e' ancora in fase di ultimazione, ma nell'ospedale di Terni
e' completa e funzionante una banca dati.
Proprio Vescovi ha intanto annunciato la visita a Terni di un pool di
investitori cinesi per il prossimo 11 dicembre. I manager visiteranno il
Centro di ricerca ternano, attivato in ospedale, e la ex Milizia, dove a marzo
2008 dovrebbe cominciare ad operare l'Institute for Brain Repair (IBR).
Il problema di fondo, pero', resta quello economico. Nella fondazione e'
entrato in questi giorni anche il Monte dei Paschi di Siena. 'Ci sara' certo
di grande aiuto - ha detto Vescovi - perche' una iniziativa come la
sperimentazione sulle cellule staminali richiede interventi finanziari
cospicui'.
Preoccupazioni sono state manifestate -riferisce una nota degli organizzatori
del convegno- per la mancanza di una convenzione tra la Regione dell'Umbria e
la Fondazione cellule staminali per l'attivita' della Bio-Banca cellulare
attivata nell'Azienda ospedaliera di Terni e per l'avvio del progetto
'Officina del cervello' all'Ospedale Niguarda di Milano, finanziato e
sostenuto dalla Regione Lombardia con 2,5 milioni di euro per i prossimi tre
anni, ai quali si aggiungeranno le risorse messe a disposizione
dall'associazione Neurothon Onlus.
In Lombardia, infatti, operera' l'equipe del professor Vescovi, grazie anche a
una convenzione con il Dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell'Universita'
Milano Bicocca, con attivita' di ricerca sovrapponibili a quelle di Terni.
L'Associazione ha ricordato come nel Patto di territorio erano previsti
importanti strumenti per garantire l'affermazione di incentivazioni
all'innovazione e allo sviluppo.
'L'Umbria, ancora una volta, rischia di marciare a una doppia velocita'', ha
commentato Ciano Ricci Feliziani, segretario generale dell'Associazione
Terni citta' universitaria.
'Il progetto di ricerca legato alle cellule staminali va collocato - ha detto
il presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli - pur se nella sua
specificita', all'interno della programmazione e strumentazione regionale e
nei percorsi nazionali, per garantire i doverosi supporti'.
http://www.aduc.it
Archivio cellulestaminali
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