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07/12/2007 Terni. Entro qualche mese sperimentazione clinica con staminali cerebrali (http://www.aduc.it)

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Potrebbe cominciare entro qualche mese la sperimentazione clinica sull'uomo delle cellule staminali cerebrali prodotte in laboratorio nel Centro di ricerca di Terni. Lo ha annunciato il direttore scientifico della Fondazione cellule staminali di Terni, Angelo Vescovi, nel corso di un convegno nazionale promosso nella citta' umbra dall'associazione culturale 'Per Terni citta' universitaria'.
Vescovi ha spiegato che il centro e' 'in grado di produrre in laboratorio staminali cerebrali adulte umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e poi moltiplicate'.
Cellule utili per malattie neurodegenerative, in primo luogo sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e sclerosi multipla.
'Abbiamo avviato le procedure di certificazione del centro - ha detto Vescovi - e contemporaneamente stiamo scrivendo i protocolli clinici. Dunque entro qualche mese potremmo cominciare la sperimentazione di fase 1 sull'uomo'.
La Banca delle cellule staminali di Terni, che Vescovi dirige, e' sostenuta dalla Fondazione cellule staminali, che annovera tra i soci l'Istituto superiore di sanita', la diocesi di Terni-Narni-Amelia, la Fondazione Carit, il Comune di Terni e la Neurothon Onlus.
Per mettere a punto i laboratori in grado di prelevare le staminali cerebrali adulte dai feti abortiti, e per poi coltivarle in laboratorio, e' servito fino ad ora un milione di euro circa.
La sede del centro e' ancora in fase di ultimazione, ma nell'ospedale di Terni e' completa e funzionante una banca dati.
Proprio Vescovi ha intanto annunciato la visita a Terni di un pool di investitori cinesi per il prossimo 11 dicembre. I manager visiteranno il Centro di ricerca ternano, attivato in ospedale, e la ex Milizia, dove a marzo 2008 dovrebbe cominciare ad operare l'Institute for Brain Repair (IBR).
Il problema di fondo, pero', resta quello economico. Nella fondazione e' entrato in questi giorni anche il Monte dei Paschi di Siena. 'Ci sara' certo di grande aiuto - ha detto Vescovi - perche' una iniziativa come la sperimentazione sulle cellule staminali richiede interventi finanziari cospicui'.
Preoccupazioni sono state manifestate -riferisce una nota degli organizzatori del convegno- per la mancanza di una convenzione tra la Regione dell'Umbria e la Fondazione cellule staminali per l'attivita' della Bio-Banca cellulare attivata nell'Azienda ospedaliera di Terni e per l'avvio del progetto 'Officina del cervello' all'Ospedale Niguarda di Milano, finanziato e sostenuto dalla Regione Lombardia con 2,5 milioni di euro per i prossimi tre anni, ai quali si aggiungeranno le risorse messe a disposizione dall'associazione Neurothon Onlus.
In Lombardia, infatti, operera' l'equipe del professor Vescovi, grazie anche a una convenzione con il Dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell'Universita' Milano Bicocca, con attivita' di ricerca sovrapponibili a quelle di Terni.
L'Associazione ha ricordato come nel Patto di territorio erano previsti importanti strumenti per garantire l'affermazione di incentivazioni all'innovazione e allo sviluppo.
'L'Umbria, ancora una volta, rischia di marciare a una doppia velocita'', ha commentato Ciano Ricci Feliziani, segretario generale dell'Associazione Terni citta' universitaria.
'Il progetto di ricerca legato alle cellule staminali va collocato - ha detto il presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli - pur se nella sua specificita', all'interno della programmazione e strumentazione regionale e nei percorsi nazionali, per garantire i doverosi supporti'.

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