E' stata creata la prima 'anagrafe mondiale' delle cellule staminali
embrionali umane presenti nei diversi laboratori del mondo, e sono stati
schedati i 'segni particolari' di ciascun gruppo di cellule registrato: un
modo per condividere le conoscenze di tutti i gruppi di ricerca che
studiano queste cellule e accelerare cosi' la possibile messa a punto di
potenziali nuove terapie.
Realizzato da un gruppo di oltre 80 ricercatori di fama mondiale
nell'ambito del progetto International Stem Cell Initiative (Isci),
il registro ha esaminato finora 59 linee cellulari di 17 laboratori in
America, Europa, Israele, Giappone ed Australia.
La redazione del registro, che sara' utilissimo per l'avanzamento degli
studi su questo tipo di cellule staminali e per condividere i risultati
tra tutti i ricercatori del mondo, e' stata annunciata dalla rivista
Nature Biotechnology.
Diretto da Peter Andrews dell'Universita' di Sheffield in Gran
Bretagna, il progetto e' stato voluto dal Forum Internazionale sulle
Cellule Staminali (ISCF), una rete di agenzie che in tutto il mondo
contribuisce ai finanziamenti per la ricerca sulle cellule staminali e di
cui fa parte, per l'Italia, l'Istituto Superiore di Sanita'.
L'isolamento della prima linea di cellule staminali embrionali umane e'
stato riportato nel 1998. Da allora, in numerosi laboratori del mondo sono
state isolate da blastocisti (embrioni molto precoci) altre linee di
cellule embrionali umane. Ma in nessun modo le differenti linee cellulari
che ne sono derivate erano mai state catalogate, ne' la loro identita'
resa fruibile alla comunita' scientifica tutta.
Per fare ordine e permettere a tutti gli scienziati che nel mondo lavorano
su staminali di procedere piu' speditamente nella ricerca, e' stato ideato
il progetto ISCI. Il registro, che e' nato a conclusione della prima fase
del progetto finanziata dall'ISCF per 426 mila sterline e in piu' con
risorse dei singoli laboratori partecipanti, ha permesso non solo di
catalogare e tracciare l'identikit molecolare delle diverse linee oggi
esistenti, ma anche di verificare che le staminali embrionali umane
riportate nel registro sono, nonostante la loro diversa origine e i
differenti metodi di coltivazione in laboratorio, molto simili tra loro.
Gli esperti hanno gia' identificato un set di marcatori molecolari che in
futuro potra' permettere a qualunque gruppo di ricerca stia lavorando su
nuove cellule di verificarne l'identita' e capire se si tratta di
staminali embrionali.
'Il lavoro quindi -spiega Andrews- fornisce i criteri chiave per
identificare le linee di staminali embrionali umane e la possibilita' di
approfondire le conoscenze sui meccanismi che permettono a queste cellule
di mantenere il loro 'status' di staminali e di trasformarsi in diversi
tipi cellulari'.
Gia' finanziata dal Forum per due milioni di dollari, la prossima fase del
progetto, anticipano gli esperti, fara' invece luce sul miglior metodo di
conservazione in laboratorio e sulle eventuali modifiche che intervengono
nelle cellule dopo un prolungato tempo di conservazione in provetta.
'Le potenzialita' della ricerca sulle cellule staminali sono enormi -ha
dichiarato Colin Blakemore, uno dei leader del Forum- speriamo che
la scienza delle cellule staminali porti a trattamenti contro ogni
malattia, dal diabete alla sclerosi multipla. Creando il registro e
rendendolo gratuitamente disponibile, il progetto non solo si configura
come una risorsa per gli scienziati di tutto il mondo, ma crea quello
spirito collaborativo con cui speriamo continui la ricerca, a beneficio di
molti e non di pochi'.
Archivio Cellule Staminali
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