Eseguiti per la prima volta a Termoli, presso il reparto di Ortopedia e
Traumatologia dell'ospedale San Timoteo, due trapianti di cellule
staminali per il trattamento di due pseudoatrosi (fratture che non
riescono a consolidare spontaneamente) una di femore e l'altra di omero.
Questa nuova tecnica, ricorda un comunicato dell'Asrem, permette di
introdurre, nel focolaio di frattura, cellule staminali prelevate dall'ala
ilaca del paziente. Studi medici hanno dimostrato che e' possibile isolare
dal midollo osseo cellule staminali mesenchimali. Queste sono in grado, se
introdotte in un ambiente idoneo (il focolaio di pseudoartrosi), di
differenziarsi nelle varie componenti del tessuto scheletrico
(osteoblasti) facendo ripartire il processo di guarigione delle fratture
che si era interrotto. La tecnica usata dall'equipe del primario
Roberto Regnoli e' consistita in prelievi dalla cisti iliaca del
midollo osseo. Successivamente sono stati effettuati dei filtraggi da
un'apposita apparecchiatura che ha diviso le cellule mesenchimali da
quelle del tessuto emopoietico che non hanno affinita' osteoproduttive. Le
cellule sono state poi introdotte nell'osso formando quindi un trapianto
inserito a livello del focolaio di frattura.
'Questa nuova tecnica -ha dichiarato il primario del reparto Ortopedia,
Regnoli- permette di risolvere una patologia estremamente grave, di
difficile soluzione che per anni ha creato grossissimi problemi ai
chirurghi ortopedici. Il reparto di Ortopedia del San Timoteo si dimostra
sempre all'avanguardia nell'applicazione di nuove tecniche operatorie'.
Archivio cellulestaminali
|