29/10/2006 La Risonanza Magnetica indichera' dove impiantare Cellule Staminali (www.aduc.it)

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  • Osservare il tessuto del cuore danneggiato da un infarto per localizzare esattamente le lesioni e dirigere proprio in quei punti le cellule staminali destinate a riparare il danno: potra' essere utilizzata cosi' la risonanza magnetica, una delle tecniche che permettono di osservare il cuore senza disturbarlo e del cui uso nella cardiologia dei prossimi anni si e' discusso nel congresso mondiale di Ecocardiografia e imaging cardiovascolare che si e' concluso a Roma.
    Se le terapie basate sulle cellule staminali sono fra le attese maggiori della cardiologia del futuro, un aiuto indispensabile in questo campo verra' dalle tecniche che permettono di osservare il cuore e lo stato di salute dei suoi tessuti in modo non invasivo e assolutamente indolore.
    'Sara' la risonanza magnetica a indicare il punto del cuore in cui il tessuto e' danneggiato, indicando cosi' la sede piu' adatta a ricevere le cellule staminali', ha osservato il direttore della I cattedra di Cardiologia dell'universita' di Roma La Sapienza, Francesco Fedele.
    Risonanza magnetica, TAC cardiologica, tomografia a emissione di positroni combinata con la TAC (PET-CT) sono le tecniche destinate a diventare sempre piu' 'amiche del cuore'. Sono tecnologie disponibili fin da ora, ma utilizzate ancora poco nella routine, soprattutto per gli alti costi (dai circa 2 milioni per la Risonanza magnetica e la TAC ai cinque milioni della PET-TC).
    La risonanza magnetica, ha proseguito Fedele, 'e' la tecnica piu' promettente, soprattutto perche' permette di analizzare esattamente la composizione del muscolo cardiaco'. In questo modo, per esempio, e' possibile valutare quanta parte di esso e' stata distrutta, oppure verificare quante cicatrici sono comparse in seguito a un infarto. Un'informazione, quest'ultima, utile ad esempio per stabilire l'opportunita' o meno di un defibrillatore impiantabile.
    Ancora meno diffuso ma altrettanto promettente e' l'uso della PET-TC per avere diagnosi piu' precoci e precise. Questa tecnica, ha proseguito Fedele, permette infatti di valutare le condizioni del cuore di pazienti con una sospetta cardiopatia, oppure di osservare l'anatomia delle coronarie, o ancora di sapere se nel miocardio sono avvenute alterazioni del metabolismo provocate da un'ischemia.

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