Personalmente non sono contrario a permettere la ricerca fatta a
detrimento dell'embrione, che non si puo' ancora considerare persona umana".
E' l'opinione personale del prof. Sergio Rostagno, gia' docente di
Teologia dogmatica alla Facolta' valdese di teologia di Roma, e coordinatore
della Commissione della Tavola valdese "sui problemi etici posti dalla
scienza", che riflette quella della maggioranza degli studiosi. "La ricerca
sulle cellule staminali embrionali potrebbe essere necessaria, secondo molti
scienziati. Le controindicazioni hanno soltanto carattere etico, in quanto la
ricerca sugli embrioni umani porta a sacrificare l'embrione stesso in funzione
di un possibile vantaggio per l'umanita'. Secondo molte chiese la ricerca deve
essere permessa in quanto si valutano i vantaggi e non si considerano gli
embrioni umani come persone umane a ogni effetto. La discussione e' aperta e
non e' in nessun modo una lotta tra illuminismo e oscurantismo. E' invece una
divergenza che riguarda il rispetto, piu' o meno assoluto, da mantenere nei
riguardi dell'embrione. Sulla possibilita' di rendere utili alla ricerca gli
embrioni cosiddetti soprannumerari (creati, ma non impiantati) devono
pronunciarsi gli scienziati e le coppie che li hanno generati. Anche qui,
dunque, lo Stato dovrebbe guardarsi dall'assolutizzare in un senso o
nell'altro una scelta contingente e probabilmente transitoria".
Archivio cellulestaminali
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