Un gruppo di medici ha presentato una ricerca scientifica che applica un
nuovo procedimento di autoimpianto di cellule staminali nel pancreas per la cura
del diabete di tipo I (che si diagnostica nell’infanzia). La presentazione e’
stata fatta nella Casa de la Cultura de Salta dal suo coordinatore,
Alejandro Mesples, il quale, pur consapevole che per accettare il nuovo
procedimento la societa’ scientifica pretende un’evidenza clinica maggiore di
quella offerta dal suo gruppo, lo giudica pero’ una strada percorribile.
I medici hanno sottoposto al trattamento dodici pazienti: a quattro e’ stata
soppressa totalmente la dose di insulina quotidiana di cui necessitavano; in
altri sette casi la dose e’ stata ridotta del 50%. Poi c’e’ stato
l’autotrapianto di cellule staminali adulte che hanno consentito di rigenerare i
tessuti del pancreas, allo scopo di produrre insulina.
Durante la conferenza stampa, alcuni membri della Sociedad de Diabetologia de
Salta hanno espresso la loro opposizione al trattamento. Mesples ha
ribattuto che dipendera’ dall’apertura di ciascuno se accettarlo o no. “In
Argentina uno puo’ pensare, vivere e lavorare liberamente, cosi’ sia benvenuta
l’opinione della Sociedad de Diabetologia de Salta”.
I medici hanno applicato il trattamento in pazienti insulinodipendenti tra i 21
e i 60 anni, dopo aver ottenuto, l’anno scorso, l’autorizzazione dagli organi
competenti. L’intero procedimento dura una ventina di minuti, ma e’ importante
che il paziente non riceva additivi farmacologici ne’ sia sottoposto a
manipolazione cellulare di alcun tipo. Le cellule staminali sono estratte dal
midollo osseo dell’anca e collocati nel pancreas. I medici hanno spiegato che
continueranno a lavorare per adempiere ai requisiti imposti dalla comunita’
scientifica, tra questi l’obbligo di seguire i risultati di ogni singolo caso
per almeno cinque anni
Archivio cellulestaminali
|