Distinguere e isolare le cellule staminali normali e tumorali mammarie
osservandone semplicemente il colore. Su questa idea si basa l'innovativa
tecnologia presentata il 17 novembre a Milano dai ricercatori Giuseppina
Bonizzi e Salvatore Pece al primo Workshop Internazionale sulle
cellule staminali del cancro in svolgimento al Campus IFOM-IEO.
"La tecnica e' semplice -spiega Bonizzi- abbiamo colorato le cellule
provenienti da una ghiandola mammaria di topo con dei coloranti specifici per
la membrana cellulare: il pkh26, che colora le cellule di rosso, oppure il
pkh2, che le rende invece verdi. Successivamente abbiamo fatto crescere queste
cellule colorate su un terreno di coltura. Poiche' le cellule staminali sono
per loro natura quiescenti, durante questa fase una quota di esse non cresce e
rimane colorata. In questo modo, e' possibile riconoscerle e isolarle dalle
altre cellule che invece perdono progressivamente il colorante, durante le
numerose divisioni cellulari cui vanno incontro".
E anche le prime sperimentazioni in vivo hanno dato risultati molto
promettenti. "Le cellule staminali mammarie normali e tumorali isolate con la
nuova tecnica sono state in grado, iniettate in topi diversi, di ricostituire
negli animali ghiandole mammarie sane o affette da tumore a seconda della
provenienza delle cellule staminali. Ma la cosa piu' sorprendente e
promettente e' che per ottenere questo risultato basta iniettare solo 50
cellule staminali, contro le 10 mila cellule epiteliali mammarie che servono
per ottenere un risultato analogo".
"La capacita' di isolare le cellule staminali sia normali sia tumorali apre la
strada ad approcci terapeutici e diagnostici innovativi per il tumore della
mammella, che potrebbe in futuro essere individuato e bloccato nei primissimi
stadi del suo sviluppo
Archivio cellulestaminali
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