Nasce a Seul la Banca mondiale delle staminali. La struttura, battezzata
World Stem Cell Foundation, e' stata inaugurata il 19 ottobre
nella capitale della Corea del Sud e sara' diretta dallo scienziato
Hwang Woo-Suk, professore all'universita' nazionale di Seul (Snu)
e tra i pionieri della clonazione di cellule umane. Il nuovo centro,
presso l'ospedale della Snu, sara' operativo a partire da novembre e
promette di aiutare in tutto il mondo i pazienti con paralisi spinale,
Parkinson o diabete. "Saranno la nostra priorita' perche' abbiamo
osservato che proprio contro queste malattie possiamo sperimentare
meglio gli effetti delle cellule staminali embrionali", ha spiegato il
ricercatore. La Banca mondiale fornira' ai ricercatori di tutto il
mondo nuove linee di cellule staminali embrionali da utilizzare per la
ricerca e per le future terapie. In particolare, rappresentera' il
cuore di un consorzio che include alcuni tra i principali centri
attivi del settore, tra cui strutture negli Stati Uniti e in Gran
Bretagna.
La Banca mondiale fornira' un servizio di clonazione su misura di
paziente creando coltivazioni cellulari embrionali. Ancora non e'
stato precisato il costo di una simile operazione, ma i laboratori
avranno la capacita' di generare fino a 100 linee cellulari all'anno.
Praticamente tre tecnici di Seul si trasferiranno regolarmente nei
laboratori satellite (uno a San Francisco e uno in Gran Bretagna) per
realizzare il passaggio critico della procedura, vale a dire il
trasferimento nucleare introducendo il genoma del paziente in un ovulo
donato e precedentemente privato del proprio genoma. I laboratori
satellite coltiveranno le cellule staminali e le invieranno a Seul per
il controllo di qualita'. Solo allora, le cellule verranno consegnate
al ricercatore che ne ha fatto richiesta.
Park Ki-Ho, un altro scienziato della World Stem Cell
Foundation, ha annunciato che presto il nuovo polo iniziera' a
reclutare i primi pazienti, ma per prima cosa ne valuteremo l'idoneita'.
Gli esperti invitano a non lasciarsi prendere da facili entusiasmi.
"Abbiamo ancora molta strada da fare prima di riuscire a sperimentare
nell'uomo le nostre ricerche sulle staminali embrionali: potrebbero
volerci cinque anni prima di iniziare i test sugli animali e altri 10
prima passare ai malati".
Al momento della presentazione e' intervenuto il presidente sudcoreano
Roh Moo-hyun che ha spiegato come l'obbiettivo sia quello di
"iniziare una collaborazione internazionale che sara' di beneficio per
tutta l'umanita'".
Il Governo ha investito 30 mila milioni di wons, pari a 24 milioni di
euro, sulla ricerca con le staminali embrionali e la clonazione
terapeutica. In Corea del Sud la clonazione per fini riproduttivi e'
proibita, grazie alla legge entrata in vigore dall'inizio dell'anno,
ma gli esperimenti per la quella terapeutica sono incoraggiati con
finanziamenti ad hoc. Specialmente quelli di Hwang. Il suo team e'
stato il primo al mondo a creare un embrione umano fotocopia per
estrarne le staminali. E in maggio lo scienziato aveva annunciato di
avere ottenuto le prime cellule staminali embrionali geneticamente su
misura per i singoli pazienti.
Molti i commenti all'iniziativa. Il prof. Bernat Soria,
direttore del centro andaluso di biologia molecolare e medicina
rigenerativa (Cabimer) nel complimentarsi con il collega coreano ha
detto: "Hwang ha a Seul una vera fattoria, con decine di tecnici che
lavorano in turni di 12 ore". "La fondazione e' un progetto
interessante, ed e' coerente con questo nuovo stile asiatico di
produzione scientifica a catena. Sono sicuro che funzionera' bene".
Soria ha anche ricordato che e' bene che l'Europa rifletta sul modello
asiatico e investa di piu' in biotecnologia.
Gia' alcuni ricercatori hanno segnalato l'intenzione di richiedere il
servizio di clonazione e cosi' il neurologo Evan Snyder
dell'istituto Burnham della California, sollecitera' cellule staminali
per pazienti con sindrome di Lesch-Nyhan, una malattia metabolica
congenita. Gerald Schatten dell'universita' di Pittsburgh e
altri suoi colleghi richiederanno cellule clonate per pazienti malati
di Parkinson e Sla, sclerosi laerale amiotrofica, ma anche di persone
resistenti all'Hiv, secondo l'idea di ottenere linfociti che non
possano essere infettati dal virus dell'Aids.
Archivio cellulestaminali
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