La portabilità e la rinegoziazione restano le ipotesi più vantaggiose
per il consumatore e non prevedono costi. L'ipotesi del tasso fisso del
2006 è una misura aggiuntiva che dà sollievo ad alcune famiglie". Lo ha
detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
"La convenzione sui mutui prevista dal
decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 maggio è una
misura di democrazia condivisa e di civiltà per le famiglie che negli ultimi
anni si sono trovate in difficoltà. L'operazione sui mutui non è solo una
partita economica, ma anche civile in quanto incrocia 2 beni fondamentali:
il risparmio e la casa". E' quanto ha affermato il ministro dell'Economia,
Giulio Tremonti, durante la conferenza organizzata oggi per chiarire alcuni
punti del decreto legge. Tremonti ha sottolineato che la possibilità di
riportare il tasso variabile della rata del proprio mutuo al tasso fisso del
2006 è semplicemente una misura aggiuntiva, che va dunque ad affiancare le
altre 3 ipotesi già previste e che può essere accompagnata dal trasferimento
di banca o dalla rinegoziazione del mutuo. Secondo il Ministro, anzi, le
vere possibilità di risparmio per il consumatore sono la portabilità e la
rinegoziazione del mutuo, da effettuare senza pagare alcun costo. "La
gratuità di queste opzioni non viene assolutamente toccata" ha ribadito
Tremonti. "Ci sarà inoltre, un osservatorio che presto verrà istituito
insieme ai consumatori e che avrà il compito di vigilare che queste misure
siano rispettate". Il Ministro ha ricordato che la possibilità di
trasferire il mutuo da una banca all'altra faceva parte del
programma della Casa delle Libertà del 2006. "Questo strumento di
rinegoziazione è una possibilità che chi vuole utilizza. Non c'è alcun
trasferimento di ricchezza, ma solo la possibilità di passare da un tasso
variabile ad uno fisso, soprattutto per chi si trova da anni con uno
stipendio fisso". Tremonti ha spiegato che nella vita media di un mutuo, che
è di 17 anni, può succedere che i tassi salgano o che scendano: nel caso in
cui il tasso salga succede semplicemente che i tempi del mutuo si allungano,
ma sempre in base al tasso fisso; nel caso in cui il tasso scenda il cliente
ha diritto al rimborso.
"Apprezziamo la possibilità che abbiamo avuto da questo
Governo, anche se crediamo che le ipotesi di portabilità e rinegoziazione
siano quelle realmente vantaggiose per il consumatore" ha dichiarato Paolo
Landi, Segretario Generale di Adiconsum. Alla conferenza ha partecipato
anche Federconsumatori che ha "dato atto al Ministro di aver chiarito molte
questioni che stavano affliggendo le famiglie nell'ultimo periodo". Toccherà
ai consumatori ora vigilare che queste misure vengano attuate" - ha
sottolineato il Presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti.
Corrado Faissola, Presidente dell'Abi, ha garantito che
"il cliente sarà tutelato da una pubblicità chiara ed omogenea, con tutte le
informazioni sulla convenienza o meno del tasso fisso". "Il sistema bancario
non trarrà alcun vantaggio - ha aggiunto Faissola - però siamo molto
soddisfatti di questo provvedimento e ci auguriamo che ne usufruiscano le
famiglie con un potere d'acquisto più debole". Faissola ha ripetuto più
volte che quella prevista dal decreto legge è soltanto una possibilità e
nessuna banca ha ostacolato questa proposta. Le banche dal canto loro
saranno libere di fare tutte le offerte che vogliono. Il ministro
dell'Economia ha concluso dicendo che questa possibilità non va considerata
in termini di risparmio economico, ma di sollievo per alcune famiglie.
27/05/2008 EDITORIALE. L’accordo ABI-Tremonti azzera la concorrenza (A. Longo, http://www.helpconsumatori.it)
Il Ministro della creatività ha superato se stesso.
Un accordo sui mutui stipulato in poche ore, quando invece l'ABI aveva
combattuto per mesi e mesi lo scorso anno con le associazioni dei
consumatori, prima per la riduzione delle penali in caso di estinzione
anticipata del mutuo, poi per azzerare i costi della surroga e della
portabilità dei mutui. Invece in un battibaleno magicamente si è trovato
l'accordo per cui chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile può tornare
al tasso medio 2006 che diventa un tasso fisso.
Strano davvero e infatti a sentire puzza di imbroglio
per i consumatori è stato per primo con numeri documentati Il Sole 24 Ore,
che ha documentato un aggravio di decine di migliaia di € per chi dovesse
avvalersi di questa "agevolazione" offerta graziosamente dalle banche. Già,
perché in realtà il mutuatario che sceglie di tornare al 2006 e di cambiare
il tasso variabile in fisso in realtà non risparmia neppure un €, perché
alla fine della durata prevista del mutuo se risultano variazioni del tasso
a suo sfavore è costretto a pagare la differenza fino all'ultimo €,
allungando il tempo del mutuo, e la differenza sarà pure aumentata anno per
anno di un ulteriore interesse!
Se per caso invece i tassi fossero stati in discesa, non
ci guadagna niente lo stesso perché intanto è costretto a pagare sempre al
tasso 2006 e l'eventuale conguaglio a suo favore gli verrà riconosciuto alla
fine, ma comunque avrebbe pagato di meno lo stesso restando a tasso
variabile.
Le banche invece ci guadagnano tre volte. La prima volta perché a fronte di
tassi aumentati si riprendono tutto alla fine con gli interessi; la seconda
volta perché in caso di tassi in discesa le somme pagate in più dai
mutuatari, e che dovranno essere restituite agli stessi a fine mutuo,
intanto resteranno nella disponibilità degli istituti bancari per anni e
anni, potendo quindi essere impiegate a tassi 7-8 volte più alti di quello
che verrà riconosciuto al mutuatario; ma il guadagno maggiore sta nel fatto
che non saranno più costrette a garantire rinegoziazioni e surroghe e
portabilità a costo zero, come aveva tentato di fare Bersani.
Con buona pace del mercato della concorrenza e dell'Antitrust,
che evidentemente è rimasto spiazzato dall'annuncio dell'accordo. Stupisce
davvero che Catricalà ritenga corretto questo accordo, che in realtà
configura un cartello nascosto: ogni banca si tiene i suoi, il mercato e la
concorrenza possono attendere.
http://www.helpconsumatori.it
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