Solo 2 banche su 40 interpellate da Altroconsumo rispettano la
legge 40/2007. Catricalà: "Serve un intervento chiarificatore sui
poteri coercitivi e sugli strumenti sanzionatori ". Zadra: "Non c'è
resistenza dolosa del sistema bancario".
"Il banco vince sempre, la banca pure".
A distanza di un anno dall'entrata in vigore del provvedimento Bersani,
poi legge 40/2007, sulla portabilità del mutuo con surrogazione
dell'ipoteca a costo zero, solo 2 banche su 40 la rispettano. Questa la
fotografia scattata da Altroconsumo che oggi, in occasione del convegno
"Obiettivo trasparenza mutui", ha presentato a Roma i risultati
dell'inchiesta sui mutui. Obiettivo: verificare quanto gli istituti di
credito siano trasparenti al momento in cui offrono un mutuo e valutare
la possibilità di effettuare la portabilità alle condizioni previste
dalla legge. L'associazione ha visitato a più riprese -novembre
2007, gennaio 2008, marzo 2008 - 20 agenzie bancarie a Roma e 20 a
Milano. Di queste, soltanto due agenzie della Capitale (Banco Desio e
Intesa San Paolo) hanno offerto la possibilità di ricorrere alla
portabilità del proprio mutuo con surrogazione dell'ipoteca a costo
zero. Grosse banche come il gruppo Unicredit e Bnl-Bnp Paribas hanno
dichiarato di "non essere pronte all'operazione".
Altroconsumo ha calcolato in circa 4,5 milioni di euro il
danno per i mutuatari che hanno surrogato il proprio mutuo nel
corso del 2007, sobbarcandosi costi non previsti dal decreto Bersani. Il
danno procurato dalle banche ai risparmiatori per la mancata
applicazione della legge 40/2007 potrebbe anche raddoppiare, superando i
9 milioni di euro, se la percentuale dei mutui oggetto di surroga
corrispondesse con il totale dei mutui sostituiti, che rappresentano il
15% dei mutui erogati nel corso del 2007.
"Forse bisognava pensare ad una sanzione ma chi
poteva pensare che banche così importanti non avrebbero rispettato la
legge?" Così il presidente Antitrust, Antonio Catricalà intervenendo al
convegno questa mattina. "Serve - ha aggiunto Catricalà - un intervento
chiarificatore sui poteri coercitivi e sugli strumenti sanzionatori che
noi e altre autorità dovremmo avere per ottenere il rispetto delle nuove
normative sull'estinzione e sulla portabilità dei mutui".
Il presidente dell'Authority ha anche ricordato che 530.000
famiglie italiane sono interessate dai mutui, di queste: 420.000 sono in
difficoltà per l'aumento del costo della rata e 110.000 hanno problemi
di possibile insolvenza. "La legge Bersani - ha detto Catricalà - aiuta
veramente chi ha bisogno e crea concorrenza dove serve. Il settore
bancario presenta un tasso di mobilità del 7,7%, più basso che nell'Rc
Auto dove é all'8%. Siamo di fronte a mercati completamente ingessati".
"Non è la prima legge che si fa in Parlamento,
dicendo 'poi si mette a posto'. Noi siamo in questa fase, ma questo
momento di assestamento viene visto come una forma di resistenza dolosa"
da parte del sistema bancario ad adeguarsi alle nuove norme sul
trasferimento dei mutui. Ha risposto così il presidente dell'Abi,
Giuseppe Zadra ai risultati dell'indagine di dell'associazione dei
consumatori. "Non c'è un atteggiamento doloso - ha continuato Zadra -
nell'avere bisogno di tempo per mettere a punto un sistema che è molto
complicato e che richiede mesi di tempo per essere messo in funzione e
sulle rinegoziazione ho detto che ne sono state fatte 100 mila e quindi
che mi sembra che provino che non c'è nessuna voglia di ritardare o di
non farlo".
Risultati negativi anche sul fronte della trasparenza.
Su 168 istituti di credito interpellati da Altroconsumo per stipulare un
mutuo, solo 68 hanno consegnato il modello Esis, strumento necessario
per poter confrontare le offerte di tutte le banche, istituti stranieri
compresi. Il modello non è imposto da nessuna legge, ma le banche hanno
firmato volontariamente un codice di condotta che ne prevede la consegna
al consumatore. Inoltre, solo il 4% delle banche ha consegnato copia del
contratto di mutuo, senza che derivasse da ciò un obbligo alla stipula,
un dovere dell'istituto chiaramente indicato dalla legge.
Infine, Eric Ducoulombier della DG MARKT della Commissione
europea ha sottolineato come sia necessario "migliorare la comprensione
dei clienti, il cui livello medio di alfabetizzazione è abbastanza
basso" e "perseguire il giusto equilibrio: troppa informazione uccide
l'informazione". "L'esempio italiano di Patti Chiari - ha concluso
Ducoulombier - dal punto di vista della Commissione europea è la
direzione giusta da seguire".
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