3.500 casi e 1.500 decessi ogni anno in Italia:
il tumore al collo dell'utero rappresenta la seconda causa di morte dopo
quello al seno per le donne tra i 15 e i 44 anni. E' quanto afferma
l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna che in occasione del
convegno "Piccole donne crescono: virus hpv e tumore al collo dell'utero"
ieri, a Milano, ha presentato i dati sulla diffusione in Italia del tumore
all'utero.
Circa mille pazienti sono state ricoverate nel 2006 in
Lombardia dove, dal prossimo settembre, partirà la campagna di vaccinazione
sulle undicenni contro il virus hpv, prima causa del tumore all'utero: 388 i
casi di malattia (di cui oltre 70 a Milano) e 115 i decessi (di cui 15 a
Milano).
"A Milano l'attività scientifica di medici e
ricercatori, unita a quella divulgativa delle associazioni - ha detto il
Presidente del Consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri - consente
oggi alle donne di avere strumenti efficaci per la prevenzione e la cura del
tumore al collo dell'utero: la libertà di sapere è un diritto di tutte. È
adesso necessario parlare direttamente alle nostre 'piccole donne'
attraverso il coinvolgimento delle scuole, che devono avere la giusta
attenzione anche per i temi della salute e dei corretti comportamenti
sanitari".
"Dobbiamo investire risorse ed energie sia umane che
economiche - ha spiegato dichiarato l'assessore alla Salute del Comune di
Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna - per penetrare nella cultura della
prevenzione come abitudine di comportamento, come approccio propositivo,
come stile di vita e di metodologia di pensiero. Se ne avvantaggia
l'individuo sul piano della propria salute personale, se ne avvantaggia la
collettività riducendo i costi sociali del Welfare. Basti pensare che, a
livello globale, 1 euro investito in vaccinazioni comporta un risparmio di
25 euro sulle spese sanitarie nei futuri 10-20 anni".
http://www.helpconsumatori.it
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