I carnivori inveterati rischiano di sviluppare un cancro al colon molto di piu'
di quelli che si nutrono di pesce. Secondo uno studio condotto da European
Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC), che ha coinvolto
480mila persone di 10 Paesi europei, tra i 35 e i 70 anni, per 5 anni, chi
mangia piu' di 160 grammi al giorno di carne rossa o trasformata, presenta un
rischio di sviluppare il cancro al colon del 35% in piu' di chi ne mangia meno
di 20 grammi. Parallelamente chi mangia pił di 80 grammi quotidiani di pesce
riduce del 31% la probabilitą di sviluppare il tumore del colon, rispetto alle
persone che ne mangiano in media meno di dieci grammi al giorno. I due fenomeni
sono indipendenti. I dati sono stati depurati da altri fattori di rischio
(alcol, peso, attivita' fisica, ecc.).
L'indagine e' senz'altro vasta e abbraccia un arco di eta' dei soggetti
consistente. Ci chiediamo pero': chi mangia oggi piu' di 160 grammi di carne
rossa al giorno? Bisognerebbe essere mangiatori di carne incalliti per arrivare
a quei valori. Ovvio che tali persone esistono, infatti 25mila persone sono
cadute in malattia (circa il 5%), ma questo ci fa riflettere sugli eccessi
dell'alimentazione. Un giorno forse si scoprira' che un eccesso di pesce fa
male.
La soluzione sta nel buon senso: un po' di olio di oliva fa bene, un
eccesso e' dannoso.
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