Il canone annuale del Bancoposta sale da 30 a 48 euro all’anno: fare un
bonifico tramite Bancoposta costerà un euro in più. Poste Italiane sta
annunciando i rincari tramite delle lettere che stanno arrivando ai
correntisti. Si tratta di modifiche unilaterali, giacché il correntista non
può contrattare, ma solo adeguarsi o, al limite, cambiare banca. Ecco le
modifiche: dal 1°gennaio 2013, il canone annuo passa da 30 a 48 euro. Inoltre,
un bonifico verso l’Italia fatto allo sportello con addebito in c/c aumenterà
di un euro così da 2,5 passerà a 3,5 euro. Il rilascio del libretto degli
assegni postali non trasferibili costerà 3 euro. Nei primi due casi,
Bancoposta ha motivato gli aumenti con l’adeguamento dei costi a quelli del
mercato bancario. Per quanto riguarda gli assegni, Bancoposta sostiene che si
vuole incentivare l’uso del denaro elettronico.
Negativo il commento di Federconsumatori e Adusbef: “La
manovra che scatta dal 1 gennaio graverà sulla parte più debole del paese e
mentre per l’aumento più consistente (incrementi del 60% del canone
Bancoposta) si potrebbe evitare con l’attivazione di alcuni servizi già
disponibili da tempo, quali accredito pensione o stipendio, domiciliazione di
utenze, ecc., l’altra parte che riguarda i bonifici (aumento del 40%) ed il
costo dei carnet di assegni, che passano da0 a 3,00 €, non si potrà eludere”.
“Questa filosofia non ci piace perché si continua a colpire sempre
la stessa parte, con l’aggravante che è la stessa parte da tempo
subissata da aumenti e manovre governative, che non fanno che peggiorare le
condizioni di vita già provate ed allontanano le possibilità di ripresa dei
consumi e di un nuovo ciclo economico” concludono le Associazioni che
chiedono fermamente a Poste Italiane un ripensamento totale di queste
decisioni.
http://www.helpconsumatori.it
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