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07/01/2009 CDP e risparmio postale, Bassanini: "Non cambia nulla" (BS, http://www.helpconsumatori.it)

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Dopo la lettera aperta di Consumatori e Ambientalisti il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini assicura: "Utilizzo solo per opere pubbliche. E comunque è il Parlamento che decide"

Dopo la lettera aperta di Consumatori e Ambientalisti che paventava il rischio dell'uso del risparmio postale per compiere qualsiasi operazione di interesse pubblico anche solo promossa dallo Stato, dalle Regioni e da altri enti pubblici, arriva la risposta diretta del presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini. In una lettera inviata alle associazioni firmatarie, Bassanini osserva innanzitutto che "non spetta agli amministratori della Cassa Depositi e Prestiti (quorum ego) valutare la opportunità e il merito delle disposizioni di legge che ne regolano l'attività: questo è un compito del Governo e del Parlamento, secondo la Costituzione e le regole della democrazia". Per cui, aggiunge in riferimento al decreto legge 185, "attendiamo rispettosamente che il processo decisionale democratico esaurisca il suo corso".

Bassanini aggiunge che "dal punto di vista della tutela del consumatore e del risparmiatore, così come nella difesa dell'ambiente - che con impegno perseguite - la nuova normativa non cambia nulla rispetto al passato. Semmai, nel favorire un maggior utilizzo del risparmio postale per stimolare l'economia e l'occupazione, ne prevede modalità d'uso più severe e rigorose rispetto al passato".

Scrive inoltre il presidente della CDP: "I risparmi investiti in libretti di risparmio e in buoni fruttiferi postali non corrono alcun rischio". E continua: "Buoni e Libretti postali, esattamente come Bot, Cct e Btp, godono e continueranno a godere della garanzia diretta dello Stato, a prescindere dall'impiego che viene fatto della raccolta postale. Nessuna nuova disposizione ha modificato le condizioni di questa garanzia, che è assoluta, ed è prestata direttamente dallo stato, non da CDP". Inoltre, scrive, l'articolo 22 del decreto legge 185 "che potenzia il ruolo di investitore istituzionale di lungo termine di CDP" lo sottopone "a condizioni ben precise e rigorose: dovrà trattarsi di interventi di interesse pubblico, realizzati o promossi da amministrazioni pubbliche, espressamente previsti dallo statuto della Cassa, e di accertata 'sostenibilità economico-finanziaria'".

PDF:La lettera del presidente CDP Franco Bassanini



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