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15/04/2008 Presentato il Rapporto 2007 dell'Ombudsman Ue (GA, http://www.helpconsumatori.it)

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Il 28% delle inchieste intraprese dal Mediatore europeo nel 2007 riguardavano la mancanza di trasparenza, mentre il 18% avevano come bersaglio le ingiustizie e gli abusi di potere / LINK: Il Rapporto annuale

Oggi il Mediatore europeo Nikiforos Diamandouros, conosciuto anche come Ombudsman, ha presentato a Bruxelles il suo Rapporto annuale per il 2007. L'osservazione più importante che ne è emersa è stata la mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni dell'Unione europea, che si evince soprattutto dal diffuso rifiuto di accesso alle informazioni e ai documenti.

La mancanza di trasparenza ha riguardato il 28% delle inchieste intraprese dall'Ombudsman mentre il 18% avevano come bersaglio le ingiustizie e gli abusi di potere, il 13% le procedure inadeguate, il 9% i ritardi evitabili (soprattutto nei pagamenti per i contratti con l'Ue), l'8% la discriminazione e un altro 8% la negligenza.

"I reclami che vertono su una mancanza di trasparenza sono un'opportunità per le istituzioni e gli organi europei per dimostrare la loro volontà di apertura e di responsabilizzazione" ha dichiarato Diamandouros. "Io spero - ha aggiunto il Mediatore - che i propositi della Commissione europea di riformare la legislazione in materia di accesso del pubblico ai documenti, contribuiscano a realizzare questo obiettivo importante".

Durante il 2007 il Mediatore Europeo ha ricevuto circa 3211 reclami da parte dei cittadini dell'Ue, di imprese, di Ong e di associazioni. In quasi il 70% dei casi il Mediatore è stato in grado di portare avanti delle azioni, aprendo direttamente un'inchiesta, trasferendo la documentazione ad un organismo competente, o indicando un ricorso appropriato.

Diamandouros ha intrapreso, nel corso del 2007, un numero record di inchieste: 641, contro le 582 dell'anno precedente. Il 64% di queste inchieste hanno riguardato la Commissione europea; il 14% l'Ufficio europeo di selezione del personale, il 9% il Parlamento Europeo, il 3% l'OLAF (Ufficio europeo di lotta antifrode) e l'1% il Consiglio. Grazie al suo intervento l'amministrazione dell'Unione europea ha emesso delle fatture, pagato degli interessi, fornito accesso ad alcuni documenti, rimediato a delle ingiustizie e messo fine a molte discriminazioni.

Il maggior numero di reclami è arrivato dalla Germania (16%), seguita dalla Spagna (11%), dalla Francia (8%) e dalla Polonia. Ma, proporzionalmente alla popolazione, sono stati il Lussemburgo, Malta e Cipro a produrre il numero più grande di reclami.

A seguito di un reclamo fatto dal Mediatore sono stati 129 i casi risolti dalle istituzioni, a fronte dei 64 del 2006; Diamandouros ha dovuto emettere 55 note critiche e trasmettere un rapporto speciale al Parlamento europeo, che rappresenta il ricorso ultimo del Mediatore. Tale rapporto ha avuto come oggetto la direttiva europea sulle ore di lavoro che, secondo un reclamo di un medico tedesco, è stata infranta dal suo governo da più di sei anni.

Altri casi eclatanti del 2007 hanno riguardato grossi risarcimenti, ad esempio la Commissione europea ha pagato 88 000 euro ad una società francese; su un reclamo di un giornalista maltese il Parlamento europeo ha dovuto concedere l'accesso ad informazioni dettagliate sulle indennità e i pagamenti degli europarlamentari;

http://www.helpconsumatori.it

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