Il 28% delle inchieste intraprese dal Mediatore europeo nel 2007
riguardavano la mancanza di trasparenza, mentre il 18% avevano come
bersaglio le ingiustizie e gli abusi di potere /
LINK: Il Rapporto annuale
Oggi il Mediatore europeo Nikiforos Diamandouros,
conosciuto anche come Ombudsman, ha presentato a Bruxelles il suo Rapporto
annuale per il 2007. L'osservazione più importante che ne è emersa è stata
la mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni dell'Unione europea,
che si evince soprattutto dal diffuso rifiuto di accesso alle informazioni e
ai documenti. La mancanza di trasparenza ha riguardato il 28%
delle inchieste intraprese dall'Ombudsman mentre il 18% avevano come
bersaglio le ingiustizie e gli abusi di potere, il 13% le procedure
inadeguate, il 9% i ritardi evitabili (soprattutto nei pagamenti per i
contratti con l'Ue), l'8% la discriminazione e un altro 8% la negligenza.
"I reclami che vertono su una mancanza di trasparenza
sono un'opportunità per le istituzioni e gli organi europei per dimostrare
la loro volontà di apertura e di responsabilizzazione" ha dichiarato
Diamandouros. "Io spero - ha aggiunto il Mediatore - che i propositi della
Commissione europea di riformare la legislazione in materia di accesso del
pubblico ai documenti, contribuiscano a realizzare questo obiettivo
importante".
Durante il 2007 il Mediatore Europeo ha ricevuto circa 3211
reclami da parte dei cittadini dell'Ue, di imprese, di Ong e di
associazioni. In quasi il 70% dei casi il Mediatore è stato in grado di
portare avanti delle azioni, aprendo direttamente un'inchiesta, trasferendo
la documentazione ad un organismo competente, o indicando un ricorso
appropriato.
Diamandouros ha intrapreso, nel corso del 2007, un
numero record di inchieste: 641, contro le 582 dell'anno precedente. Il 64%
di queste inchieste hanno riguardato la Commissione europea; il 14%
l'Ufficio europeo di selezione del personale, il 9% il Parlamento Europeo,
il 3% l'OLAF (Ufficio europeo di lotta antifrode) e l'1% il Consiglio.
Grazie al suo intervento l'amministrazione dell'Unione europea ha emesso
delle fatture, pagato degli interessi, fornito accesso ad alcuni documenti,
rimediato a delle ingiustizie e messo fine a molte discriminazioni.
Il maggior numero di reclami è arrivato dalla Germania (16%),
seguita dalla Spagna (11%), dalla Francia (8%) e dalla Polonia. Ma,
proporzionalmente alla popolazione, sono stati il Lussemburgo, Malta e Cipro
a produrre il numero più grande di reclami.
A seguito di un reclamo fatto dal Mediatore sono stati
129 i casi risolti dalle istituzioni, a fronte dei 64 del 2006; Diamandouros
ha dovuto emettere 55 note critiche e trasmettere un rapporto speciale al
Parlamento europeo, che rappresenta il ricorso ultimo del Mediatore. Tale
rapporto ha avuto come oggetto la direttiva europea sulle ore di lavoro che,
secondo un reclamo di un medico tedesco, è stata infranta dal suo governo da
più di sei anni.
Altri casi eclatanti del 2007 hanno riguardato grossi
risarcimenti, ad esempio la Commissione europea ha pagato 88 000 euro ad una
società francese; su un reclamo di un giornalista maltese il Parlamento
europeo ha dovuto concedere l'accesso ad informazioni dettagliate sulle
indennità e i pagamenti degli europarlamentari;
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